The skeptic

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Lo vede perché si è fermato a fumare.

È seduto davanti a un negozio chiuso e la saracinesca gli gela la schiena, le dita tremano mentre stringe la sigaretta appena accesa. 

Il semaforo è rosso e con gli occhi stanchi può vedere le persone nelle macchine. Non gli interessano, tutta quella gente sarà morta. Lui è l'unico che non morirà.
Ha sette corvi sulle braccia, sette come i peccati capitali, che lui ha passato uno ad uno sulla sua pelle.

Ha la sensazione che stia nevicando. 

Lo vede arrivare quando il semaforo diventa verde.
Ha corso e si stringe nei suoi abiti, batte i denti e si guarda intorno. Non sembra un notturno, da come si muove. 

Quando lo nota, la prima cosa che fa è parlare. «Che ore sono?».

«Non lo so».

Lui annuisce come se potesse tirare fuori qualcosa da quella risposta. «Posso avere una sigaretta?».

Ha una voce strana, imbevuta d'acqua. Sembra gorgogliare come se avesse la gola recisa e piena di sangue. Le sue labbra sono color sangue. Ma non è pericoloso.

Nel pacchetto gli è rimasta solo una sigaretta, ma gliela offre lo stesso.
Il ragazzo gli si siede accanto, accettando la sigaretta e l'accendino che gli vengono dati.
Indossa un tabarro pesante, ma sotto vede solo sbuffi di stoffa nera e trasparente. 

«Hai freddo?» domanda, riappropriandosi dell'accendino. 

Lo sconosciuto annuisce, trascinandosi di più all'interno del tabarro. Trema come una fiamma appena nata. 

«Da morire».

Indossa un orecchino di perla che si illumina sotto i lampioni.


The Cigarette Psychology | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora