Conto in sospeso

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Ho fame... ma devo prima risolvere un conto in sospeso
Mi dirigo verso la sala comune tassorosso e cerco qualcuno che mi posso aprire, e dopo una decina di minuti decido che lo andrò a trovare un altro giorno... a meno che non lo trovi come stamattina mentre vago per i corridoi; ogni tanto mi giro indietro per vedere se qualcuno mi stia seguendo o ci stia provando, ma per ora niente, questo mi fa pensare a due possibilità: o sono migliorati da qualche decina di minuti fa e sono quindi riusciti ad essere del tutto silenziosi e non sgamabili, o semplicemente non mi stanno seguendo... penso più la seconda, anche perché da quando mi hanno detto che prima mi stavano spiando ho messo in moto i miei poteri da licantropo, che sono molto sviluppati, credetemi.
Nel frattempo che penso questo sto continuando a camminare, o almeno lo stavo facendo prima che qualcuno mi venisse a dosso e mi sbattesse subito dopo al muro...
R: ma ciao, chi si rivede
C: già, chi si rivede
R: sai... ti stavo cercando
C: anche io... abbiamo un conto in sospeso noi due...
R: è ciò che penso anche io, è per questo che ti stavo cercando. Vieni con me...
Gli dico ciò con aria sensuale (?) e quindi lui pensando che sia ciò che lui voleva che fosse mi segue senza replicare. Lo porto nella foresta proibita, facendolo passare per il tunnel che si trova sotto il platano picchiatore, che effettivamente non era molto contento che noi entrassimo di fatti ci stava per sferrare un colpo, e lo porto nella stamberga strillante e poi lo faccio stendere sul letto
*INIZIO PARTE MOLTO CRINGE*
C: ti piacciono i luoghi macabri, eh?
R: non sai quanto... siamo qui così nessuno può sentirci... anzi sentirti
Dico le ultime due parole sussurrando, in modo che non mi possa sentire. Gli lego i polsi al letto con dei lacci molto molto difficili da togliere e lui mi guarda con un misto tra il confuso e il perverso
C: ti piacciono le catene? Perché se ti piacciono tanto possiamo fare uno scambio di posizioni...
R: no preferisco così... sai dalle mie parti quando qualcuno, che sia femmina o maschio non cambia la situazione, fa apprezzamenti disgustosi o peggio ancora fa quello che hai fatto tu la prima volta che ti ho visto non fa una, come dire, bella fine
C: cosa vuoi fare?!
R: sai, io non sono un amante delle tradizioni, mi danno un non so che di antico, ma quando qualcuno di così viscido mi si presenta in un modo barbaro come il tuo non penso più che le tradizioni siano antiche, anzi penso che certe persone hanno bisogno delle tradizioni
C: COSA VUOI FARE?!
R: SE URLI NON FAI ALTRO CHE ISTIGARMI A FARE QUELLO CHE SONO INDECISA SE FARE!
C: bene allora non lo fare, qualsiasi cosa tu voglia fare non la fare perché se mi farai qualcosa, alla prima occasione in cui ci incontriamo non ti risparmierò da quello che ho fatto ad altre... come, per esempio, una ragazza corvonero, dovevi sentirla come gridava e piangeva...
R: SEI UN ESSERE DISGUSTOSO... adesso devo solo capire come farlo... vediamo un po'...
potrei ucciderlo con gli artigli, o staccargli il collo con i denti, oppure potrei semplicemente fargli la maledizione cruciatus, in questo modo avrebbe una morte lenta e straziante, d'altronde se la facessi finirei ad Azkaban, ma non mi importa di questo dettaglio, oppure potrei fare tutte queste cose, tranne una (cioè staccargli il collo con i denti) e registrare nel frattempo tutto ciò che mi ha detto che ha fatto ad altre ragazze...
R: bene... prima che io possa fare qualcosa... vuoi dirmi cosa hai fatto a quelle povere ragazze, se fai ciò forse ti risparmierò...
Cedric racconta cosa ha fatto a quelle povere ragazze, cioè che ha abusato violentemente di loro, e io nel frattempo stavo registrando tutto
R: e questo è quello che volevi fare anche a me?!
C: beh, ovviamente... cos'altro avrei potuto fare in camera mia se non questo?!
R: non so se essere disgustata o incazzata nera per la tua affermazione e per ciò che volevi fare con me... ma penso che sceglierò la seconda...
Così prendo la bacchetta e lo crucio fino a quando non capisco che sta per morire, alche mi fermo e gli faccio capire che se avrebbe fatto un'altra volta una cosa del genere a qualsiasi altra ragazza, o ragazzo, lo avrei fatto pentire di averlo risparmiato... non ho deciso di fare niente con i miei poteri da lupo mannaro solo perché mi sono fatta le unghie ieri, e sono bellissime, quindi grazie ma non mi rovino la manicure per uno scarto umano; perciò l'ho liberato.
Se vuole andare all'infermeria ci arriva da solo, io ho una registrazione da far sentire al professor Silente...
Mi incammino verso l'ufficio del professor Silente, ma tutto ad un tratto sento qualcuno che tossiva da dietro un angolo, così vado a scovare quei deficienti che mi stavano ancora seguendo, una volta arrivata dietro di loro mi schiarisco la voca e loro saltano letteralmente in aria
M: e così siamo deficienti eh?
R: si... vi avevo detto di non seguirmi e che era tutto a posto, dovevo solo finire di fare una cosa, che tra l'altro devo ancora finire di fare, perciò non fatemi perdere tempo
T: che cosa devo fare ancora a quel tizio?!
R: mi stupisco che voi non mi abbiate letto la mente li giù, perciò siccome non lo sapete sarà semplicemente una sorpresa... domani vedrete, e ora andate a letto tutti e TRE
Mi rivolgo a Draco che era ancora nascosto
R: non pensare che io non ti abbia visto, TI VEDREBBE ANCHE UN CIECO!!!
D: e va bene, va bene, andremo a letto contenta?
R: non sarò contenta finché non mi assicurerò io stessa che non siate effettivamente a letto e che non uscirete dalla stanza per seguirmi ancora!
Quindi li accompagno alla sala comune serpeverde e dico al tizio che sta nel quadro di non fare uscire i tre moschettieri, dopodiché esco dalla sala comune e mi dirigo verso l'ufficio di Silente, ma proprio nel tragitto incontro Gazza che mi facilita il compito, anche perché penso di essermi persa, comunque una volta arrivati nell'ufficio di Silente lui si rivolge a Gazza e dice:
PS: Puoi andare adesso, grazie. Signorina Smith cosa ci fa lei in piedi a quest'ora della sera, mi deve dire qualcosa?
R: in effetti, Professor Silente, ero in cerca del suo ufficio, ma ad un certo punto penso di essermi persa...
PS: e cosa mi doveva dire di così importante da non poter aspettare neanche domani mattina?
R: ecco, vede, non le devo dire niente, in realtà devo farle sentire una registrazione...
Metto il registratore sul tavolo davanti a me e avvio la registrazione così da fargli sentire tutto ciò che Cedric ha detto a me quando inconsapevolmente veniva registrato ed il professore si gira verso la sottoscritta e afferma che provvederà ad una punizione esemplare... in effetti dice proprio che...

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