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È quasi ora di pranzo, sto guardando Veronica e le altre allenarsi con la squadra di Cheerleader e dall'altra parte c'è la squadra di Basketball in cui purtroppo fa parte anche Adrian.

I miei occhi vorrebbero essere concentrati su Veronica che si allena con le sue amiche, ma non riesco a distogliere lo sguardo dallo stronzo.

"Palla!" mi urla una voce maschile, ma la ignoro
"Helena la palla, passacela!" continua.

Noto che Trevis mi stava ripetutamente chiamando per la palla che era vicino a me, quindi mi alzo e vado a prenderla. Mi avvicino ai ragazzi e quando consegno il pallone a Trev mi sorride ringraziandomi

"Di niente" ricambio il sorriso. Non credevo uno di loro potesse essere gentile.
Prima che potessi girarmi per andarmi a sedere di nuovo in panchina mi ferma
"Perché non vieni a giocare con noi" aggiunge.

Neanche morta.

"Ma non posso, e poi il coach mi dirà un sacco di parole"
"Nemmeno ci presta attenzione, adesso vieni, niente scuse" ribadisce afferrandomi subito la mano facendomi quasi svolare.

"Ragazzi abbiamo un giocatore in più oggi" urla a tutti gli altri puntandomi il dito

Che imbarazzo.

Avevo tutti gli occhi puntati addosso, anche quelli delle ragazze, e questo mi metteva solo a disagio.

"Facciamo due coppie di squadra, chi perde la partita paga a tutti l'alcol alla prossima festa" propone Simon.

Sai che bel premio.

"Ci sto" dice Trevis
"Okay" aggiunge Adrian guardandomi con un sorriso sfottente sul viso
"Io passo, ho una lezione" dice Micheal andandosene
"Okay, allora iniziamo, Helena decidi tu con chi fare coppia" mi precisa Simon

Sicuramente non sceglierò Cooper, ci mancherebbe altro.

"White tu vieni con me" mi dice Adrian tranquillamente

"Ma anche no" dibatto, e dopo ciò mi sguarda senza tralasciare un centimetro del mio corpo.

"Basta così, Helena tu vai con Cooper e io vado con Simon" conclude Trevis

Ma cosa vuole questo?

Ad ogni modo, la partita comincia, Trevis ha la palla, io sono vicino al canestro imbambolata ma allo stesso tempo sento l'ansia che mi sale ogni volta che la palla si avvicina a me.

Simon che fa coppia con Trevis corre verso di lui e gli lancia la palla sperando che gli arrivi, ma Adrian la afferra di scatto e per evitare di farsela rubare dagli avversari fa una cosa che avrei sperato non facesse.

Mi lancia la palla

Fortunatamente e stranamente riesco a prenderla e all'improvviso sembro essere diventata la preda di tutti.
Cerco di correre il più veloce possibile, ero già vicina al canestro ma si trovava troppo in alto per la mia statura. Sentivo  gli altri che correvano verso di me, e nel momento in cui mi decido a tirare, prima che riuscissi a stendere le braccia, qualcuno mi afferra per il giro vita e mi solleva con totale nonchalance all'altezza del cesto, e senza pensarci due volte butto la palla all'interno del canestro .

Le mani calde che mi avvolgevano il girovita...un'altra sensazione che non mi è nuova, il suo tocco non mi è nuovo. La sua pressione stretta e salda mi ha stimolato un giramento allo stomaco che mi ha provocato ancora più adrenalina, e dopo il punto che ho tra virgolette segnato, ho cominciato ad esultare come una pazza mentre Trevis scuoteva la testa ridendo, e Simon mi faceva un applauso ironico.

Quando Adrian mi lascia con i piedi a terra mi incrocio per due secondi sul suo sguardo, i sui suoi occhi chiari e profondi allo stesso tempo,non so se li odio o vorrei guardarli per ore.

Mi volto verso le ragazze e noto che Alison mi sta guardando non male, di più.
Adesso ci voleva anche lei, non ne posso già più.
Trevis e Simon mi battono il cinque congratulandosi in modo scherzoso con me, io li saluto e vado in bagno per riempire la bottiglia d'acqua, può non sembrare ma ho faticato anche troppo.

Arrivata in bagno, che grazie a dio era vuoto, afferro la mia bottiglia, ma prima di aprire il rubinetto una voce mi interrompe.

In realtà mi ha spaventata a morte

"Potevi ringraziarmi almeno" dice

"Porca puttana Adrian, non farlo mai più, ho perso sei vite." gli esclamo mettendomi la mano sul petto dallo spavento

Due secondi prima c'era il silenzio tombale, e poi dal nulla sento una voce roca provenire dietro di me, che cazzo.

"Sennò?" dice afferrandomi il fianco sposandomi verso di lui.
È diventato ancora più bello di quanto già non lo fosse in estate, ma caratterialmente non è cambiato per nulla.

"Cosa vuoi Adrian" borbotto alzando gli occhi al cielo, e a causa di questo cenno mi stringe forte il fianco e mi avvicina ancora più a lui.

Questo gesto mi ha provocato un brivido dietro la schiena inaspettato. Lui mi guarda le labbra, io gli guardo gli occhi.

Si avvicina a me sempre di più finché le nostre labbra non stanno per incontrarsi, ma prima che succeda lui sposta di proposito il viso da un lato impedendo così che accada.

"Non ti bacerei nemmeno per sbaglio."  afferma lui  con il suo solito sorrisino sfottente in faccia, quasi come se mi volesse sfidare.

Spero solo che stia scherzando.

A queste parole spalanco gli occhi e gli mollo una spinta, chi cazzo crede di essere?

Lo ammetto, ho ancora un debole per lui, ma mai più nella vita ci farò qualcosa.

In un primo momento volevo urlargli contro ma, in fin dei conti dopo ciò che mi ha fatto durante i mesi estivi non ne vale la pena, gli risi in faccia per poi continuare a riempire la bottiglia.

"Ciao Adrian Cooper." alzo le spallucce e lo saluto mentre chiudo per bene la bottiglietta piena d'acqua fresca, e dopo questo mio gesto i suoi occhi blu li vedo solo cupi e arrabbiati mentre stringe i pugni della mano, come frustrato.

Dammi mille baciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora