5

664 10 8
                                    

Oggi non posso saltare la dannata scuola e non posso ignorare tutte quelle maschere doppie facce.
Evitare Adrian e Alison sarà dura per me.

Mezz'ora dopo essermi preparata suona il campanello di casa e intuisco l'arrivo di Veronica, perciò infilo le scarpe e afferro lo zaino salutando mia madre.

"Ciao V" l'abbraccio e lei ricambia
"Come mai non sei venuta ieri? Non puoi capire cos'è successo a scuola."

Ovviamente capita di tutto quando io non ci sono, logico.

"Cosa??" domando incuriosita
"Ho visto tutto con i miei occhi, non dico che sia stato bello però almeno abbiamo saltato parecchie lezioni" aggiunge
"Ok, ma cos'è successo?" domando nuovamente, mi stava tenendo sulle spine.

"Adrian ha fatto a botte con un ragazzo della scuola, non puoi capire che scena"

Adesso voglio assolutamente sapere il motivo.

"Perché?" chiedo
"Non ne ho proprio idea, ha cominciato Adrian però"

Non ne avevo dubbi.

Nel frattempo eravamo arrivate a scuola e mentre stavo raggiungendo le amiche di Veronica una voce maschile pronuncia il mio nome, fermandomi così il passo.
Mi volto per vedere chi fosse, ed era Simon.
"Oggi hai deciso di non marinare scuola quindi" mi dice facendo un occhiolino sarcastico
"Hai sempre voglia di scherzare tu" sbotto quasi ridendo

Mi piaceva la sua compagnia

"Helena!" urla Veronica che si trovava poco più avanti di me assieme Alison, facendomi un cenno per dire "vieni o no?"
scuoto leggermente la testa e ripongo le mie attenzioni verso Simon

"Salti la prima ora?" chiede lui
"Se continuo di questo passo mi farai bocciare e mi porterai sulla cattiva strada" borbotto ridendo mentre ci dirigiamo all'interno della scuola"

"Peccato White" indietreggia facendo il suo solito occhiolino bizzarro, mollando quest'ultima parola.

Afferro il foglio degli orari e alla prima ora avevo matematica potenziata.

Il pensiero che sarei dovuta restare seduta accanto a Cooper per un'ora emmezza consecutiva, mi stava facendo detestare la matematica che tanto amavo.

Tiro un sospiro e vado verso la classe. Ero una delle prime ad essere entrata e per mia fortuna Adrian non si era fatto ancora vivo, perciò mi metto a sedere e ho iniziato a fare disegnini strani per passare il tempo.

Ma la tranquillità è durata fin troppo poco.

Entra in classe pochi minuti dopo, e si parlo di Adrian. Si siede accanto a me senza nemmeno guardarmi in faccia, non mi poneva le minime attenzioni e questo quasi mi infastidiva, ma forse è meglio così per me stessa.
I suoi capelli erano leggermente spettinati ma gli davano quel tocco di fascino e aveva labbro inferiore rotto, suppongo per la rissa di ieri.

Le sue labbra color rosè mi tentavano ancora, non lo nego.

Finalmente entra la professoressa e la lezione ha inizio.
Mentre prendo appunti, dalla velocità con cui scrivevo mi cade la penna sotto al banco, proprio ai piedi di Cooper.
In un primo momento ero sicura che avesse un minimo di gentilezza e che me la raccogliesse lui, ma figuriamoci, parliamo di Adrian.
Faccio per allontanare la sedia e mi chino per prendere la penna sotto il banco, ma non mi ero accorta che ero fin troppo vicina a lui

Per essere più precisi, troppo vicina al suo corpo

Velocemente cerco di ritornare sulla mia sedia ma prima di farlo a causa della troppa fretta sbatto la testa sopra la tavola creando una botta che ha sentito tutta la classe. L'imbarazzo cresceva sempre di più.

"Signorina White, che diamine sta facendo sotto il banco di Cooper?" mi sbraita la professoressa. Le risatine dei miei compagni si facevano sempre più forti, in quel momento preferivo rimanere lì sotto che vedere la loro faccia.

"Stavo raccogliendo la penna" rispondo dopo essermi tirata sù.
Sentivo i miei coetanei fare commenti indesiderati, e questo mi metteva solo che a disagio e in ansia, talmente tanto che iniziò a tremarmi la gamba.

Sono molto paranoica, moltissimo.

"Non credo proprio, lo segno sul registro e più tardi andrà dal preside" mi comunica la prof
"Ma che cazzo ha solo raccolto una penna" sbotta Cooper con un filo di arroganza

Questa non me l'aspettavo.

"Moderi il suo linguaggio all'istante o finirà in presidenza insieme alla sua compagna" esclama la prof alzandosi dalla sedia per la rabbia

A quel punto avevo tutti gli occhi puntati addosso,anzi, avevamo.

"Con tutto il rispetto Professoressa Clark...Vaffanculo" sbotta con nonchalance Cooper alzandosi dalla sedia nella stessa maniere in cui aveva fatto la Professoressa

La Clark fa un espressione quasi omicida e aggrotta le sopracciglia in un modo troppo buffo.

Ammetto che in quel momento mi sono trattenuta dalle risate

"Questo è troppo, filate subito in presidenza, subito!" Strilla sempre lei

Mi alzo ed esco dalla classe insieme a Cooper, appena chiudiamo la porta scoppio in risate e nonostante volessi, non riuscivo a smettere di ridere; la faccia della Prof era troppo divertente.

Adrian mi squadra attentamente con la sua solita espressione seria e incomprensibile, mi rovinava il divertimento

"Muoviti scema" sbotta cominciando a prendere strada verso la presidenza

Scema a chi? Idiota.

Mentre andavamo verso il preside ho cercato di non guardarlo in nessun modo, ma era impossibile. Appena mettevo occhio sul suo profilo, non so come, ma se ne accorgeva subito e mi guardava altrettanto con quello sguardo così cupo, ma allo stesso tempo attraente.

Era un po' un gioco di sguardi, che sembrava non finire mai.

Dopo aver bussato siamo entrati e il preside guardando Cooper ha fatto un grosso sospiro alzando gli occhi al cielo.

"Cooper è la quinta volta che finisci qua dentro in una settimana di scuola" dice il preside appena ci mettiamo a sedere

"E lei signorina White che ci fa qua?" mi guarda sorpreso ma comunque male, e questo mi ha provocato di nuovo il tremolio.

"Mi è caduta la penna e non ho capito il motivo per cui la professoressa si sia arrabbiata in quel modo, ma non ho fatto nulla che potesse compromettere la lezione, glielo posso assicurare"

L'ansia cresceva, non voglio perdere crediti o addirittura giorni scolastici per una cazzo di penna, chissà cos'avrà pensato quella..
Il tremolio ha smesso appena Adrian ha appoggiato la sua mano sulla mia coscia, in un modo talmente deciso ma allo stesso tempo delicato, che per un momento sono rimasta senza fiato, però sì

Mi ha calmata

Subito dopo che ha tolto la mano ho ricominciato a respirare... Amo e odio allo stesso tempo il suo tocco.

Però mi incasina totalmente sia la testa che il corpo.

"E lei che mi dice?" pone lo sguardo su Cooper, ma lui rimane in silenzio facendogli le spallucce

"Bene, rimarrete a scuola fino la sera per pulire tutto l'intero piano, classi, bagni eccetera. Sono stato sufficientemente chiaro?"

Ma che cazzo? Assolutamente no!

Adrian fa un sorriso quasi sfottente verso il preside e scuote la testa leggermente, ma non dice nulla.

"Adesso fatemi il favore di uscire da qui" il preside lascia le sue ultime parole, ed entrambi usciamo dalla stanza.

Mi state dicendo che adesso non si può nemmeno più raccogliere una penna, che finisci per lavare quasi l'intera scuola? Non commento che è meglio.

La campanella suona, e Cooper mi volta le spalle andando via, presumo per raggiunge qualcuno, forse i suoi amici o forse Alison.

Questa giornata sarà davvero lunga.

Dammi mille baciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora