AMORE SPIETATO -tyler galpin

LA PRIMA VISIONE

"Sarebbe possibile che quel ragazzo, tyler, possa essere ancora un hyde? Devo indagare meglio."
Era una frase scritta in un foglio di carta dentro un quaderno nella scrivania di mercoledì.
Girai la pagina di quel quadernino.
"Potrei fare come quella volta, lo torturo fino a costringerlo a trasformarsi e vediamo che succede".
Ho sempre pensato mia sorella fosse psicopatica, ma il fatto che abbia scritto 'come quella volta' mi preoccupa, poi parlava di tortuna..
Tornai al bar di Tyler per parlare con lui.
<<Tyler>> lo chiamai.
<<Martedì, che ci fai qui?>> disse Ajax, il fidanzato di enid.
<<Ciao ajax, sei solo?>>
<<Sì, si. tu che fai?>>
<<Io? niente. sai dov'è il barista? devo ordinare>>
<<è appena uscito, ha finito il turno e si stanno per scambiare>>
<<ok grazie>>
corsi fuori dal locale e vidi tyler andare in macchina.
*toc toc* bussai nel finestrino della porta.
Lui lo aprì molto lentamente.
<<Martedì, che ci fai qui?>> disse lui.
<<Mercoledì>> dissi.
stavo tremando. mi sentivo in ansia per lui.
<<tua sorella? che ha?>> ribatté lui.
<<leggi>> dissi ponendogli i fogli di quella sorta di diario di mercoledì.
<<come quella volta>> ripeté lui sottovoce.
girò la testa verso di me, aveva gli occhi lucidi.
<<ehy non piangere, che hai?>> dissi nel panico.
<<pensavo che lei ci tenesse a me.. almeno un pochino... invece mi ha solo usato per scoprire la verità.. io l'ho pure protetta..>>
non lo lasciai finire.
<<quella volta di rowen!>>
<<come fai a saperlo?>>
nella mia mente c'erano così tanti pensieri che vagavano che oramai non ci capisco più niente.
<<dammi un passaggio, per favore>> dissi.
<<Dove vuoi che ti porti?>>
<<al laboratorio>>
<<sicura?>>
<<sicurissima.>>
Appena arrivai entrai nel laboratorio senza esitare.
lui decise di non seguirmi inventandosi una scusa: "ho troppi ricordi in quel cupo luogo".
<<Sala esperimenti... meglio che io entri qui>> dissi leggendo una scritta su una porta.
La stanza era completamente isolata, come il laboratorio, in fondo.
C'era un armadio pieno di cassetti.
<<Tyler... tyler... eccolo! tyler galpin!>> sussurrai.
Toccai il cassetto e di colpo caddi all'indietro e chiusi gli occhi. appena li aprii vidi un ragazzo, tyler, incatenato a una sedia mentre gli iniettavano prodotti di ogni tipo tramite siringhe e farmaci. lui soffriva, soffriva tanto. Mi svegliai all'improvviso e tornai alla Nevermore.

<<Hai avuto la stessa visone che ho avuto io... identica>> disse mercoledì, guardandomi negli occhi.
<<Visione?>> domandai.
<<Sì, da oggi ti capiterà spesso, anzi, dovrai esserne contenta! è come un potere che abbiamo solo noi addams. anche mamma le ha avute alla nostra età>> mi spiegò.
<<wow...>>
<<wow sì, sorellina>>
le sorrisi. era ancora molto confusa però.