Victoria Murphy

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Ciao a tutti,
Io sono Victoria Murphy, ho 17 anni e vivo a Port Chester, una città in provincia di New York. Ho una famiglia molto numerosa,(mamma,papà,Otis,Jane,Io,Jackson e Margaret) e ognuno di noi è diverso, sia di estetica,(Io e Jackson, in realtà siamo gemelli, ma non siamo uguali) sia di carattere, dagli altri. L'unica cosa che ci accomuna sono i disastri e la sfortuna.

Non sò, quanti di voi conoscano già, la maledizione dei Murphy, ma vi assicuro che nessuno di voi vorrebbe essere al mio posto. In passato una maga maledisse la mia famiglia, condannando tutti noi ad una sfortuna eterna e, di conseguenza, disastri su disastri.

Io vivo di regole. In casa mia c'è una regola per tutto. Ho circa dieci telefoni ,in salotto, tutti di colori diversi per le diverse esigienze. E sono PIENA di quadri in casa con scritto "attento alle scale" "non staccare le prese" "apri il rubinetto con cautela". Inoltre abbiamo creato una raccolta di regole, intitolata "Regole dei Murphy".

Io sono sempre stata contraria a tutto ciò. Ho sempre desiderato vivere la mia vita indipendentemente da tutto quello che posso combinare. Ma non ci sono mai riuscita, mi incolpavo di ciò, e odiavo la mia famiglia, perchè per me non c'era mai nessuno, tranne il mio gemello.

Io sono, della famiglia, la più strana e distaccata. D'aspetto non posso lamentarmi; ho i capelli lunghi,rossi e mossi, gli occhi verdi chiari e un fisico non male. Di carattere invece sono un caos. Insomma, per gli appassionati di astrologia, io sono vergine ascendente scorpione, quindi sono timida, tranquilla e silenziosa, permalosa, emotiva e irrascibile. Come se non bastasse soffro di attacchi di panico, quindi somma non è il massimo.

Nonostante il mio aspetto, guardarmi allo specchio senza piangere era complicato. Avevo deciso di chiudermi e di non far sentire a nessuno il mio sguardo addosso, perchè io non volevo il loro. I miei occhi erano diventati un premio che nessuno è mai stato degno di riscuotere.

Sono all'ultimo anno un college linguistico, il mio peggior incubo. A scuola sono uno zimbello. I ragazzi ridono di me e fanno battute sessuali esplicite: non sento nulla. Le ragazze, invece, mi guardano male e mi escludono dai gruppi di studio o di attività extrascolastiche: non sento nulla. Mi facevo vedere coraggiosa, camminavo a testa alta anche se in realtà sapevo di star sprofondando in qualcosa di più grande di me, che mi avrebbe inghiottita per sempre.

In quanto amicizie sto messa bene per me. Ho un'unica amica, la mia migliore amica, Tess. Tess per me c'è sempre stata, nonostante tutto. Le ho rotto il garage di casa, il telefono appena comprato, tagliato praticamente a caschetto i capelli, un tempo biondi e lunghissimi. Ma mi ha sempre fatta ridere, mi ha aiutata quando pensavo di farla finita. È la mia colonna portante.

In amore,invece, non chiedete, e non giudicate: scopritelo e basta.

E non giudicatemi per i tempi, perchè il tempo è l'unica cosa che manca a questa storia; il tempo di innamorarsi, di guardarsi e anche di respirare.

UNA regola per ¡INNAMORARSI!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora