4 capitolo

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Jonathan era un imprenditore di circa 60 anni, aveva capelli grigi e gli occhi verdi. Aveva una sua società di macchine d'epoca ma faceva affari anche in altri campi.

Prima di diventare un imprenditore aveva prestato servizio militare dove si era distinto brillantemente fino a ricevere una medaglia per il coraggio mostrato. Una volta finito il servizio, iniziò a lavorare in una piccola fabbrica come tuttofare per poi aprirne una sua e in poco tempo grazie anche all'aiuto di validi assistenti, fece diventare la sua fabbrica una vera società e riuscì anche ad ampliarla e ad espandersi in diverse città dando lavoro tantissima gente. Quando arrivo la notizia della morte di James, Jonathan che aveva lavorato con lui ed era diventato uno dei soci della sua azienda, pensò subito ad assicurarsi se la moglie stesse bene.

Aveva conosciuto James quando era ancora alle prime armi, Jonathan notato l'entusiasmo che aveva quando parlava del suo sogno di diventare un imprenditore famoso e aveva deciso di aiutarlo investendo nella sua società e diventando un socio minore dove grazie alla sua esperienza poteva veramente aiutarlo a realizzare il suo sogno.

Nei giorni dopo la morte del suo amico, venne contattato da un suo collega, Francis anche lui socio di James che lo avvisò che aveva fissato una riunione per decidere delle sorti della società di James.

Durante la riunione, Francis propose di vendere l'azienda, dato che James poco prima di morire aveva ricevuto un importante offerta da alcuni compratori, Jonathan si oppose sostenendo che James avrebbe voluto che il destino della loro attività fosse affidata a qualcuno di fiducia che amasse la società come lo faceva James. Successivamente quando Francis propose come alternativa l'acquisto delle quote della vittima, Jonathan controbatte sostenendo che James avrebbe voluto che le quote andassero ai figli così da continuare la tradizione del padre. Quando la riunione finì, Jonathan tornò a casa come faceva ogni sera.

Dopo qualche mese, venne contattato dalla moglie di James, victoria:

<< ciao Victoria, come mai mi hai chiamato?>> chiese Jonathan

<< ti volevo informare della sospensione delle indagini sulla morte di mio marito e volevo chiederti se potessi aiutarmi>> rispose Victoria

<< se è possibile, sicuramente? >> affermò Jonathan sorridendo

<< so che hai qualche contatto con persone che hanno abilità nel risolvere casi difficili e volevo chiederti se potessi mettermi in contatto con loro>> domandò Victoria

<< stai tranquilla, darò io tutte le informazioni ai miei contatti, tu non devi preoccuparti di niente>> rispose sinceramente Jonathan

<< ti ringrazio per l'aiuto che mi hai offerto, eri davvero un grande amico di mio marito>> affermo la donna cercando di non piangere.

Una volta conclusa la telefonata Jonathan chiamò uno dei suoi contatti in polizia che gli inviarono tutti le prove che avevano raccolto sul caso e decise che era il momento di intervenire. Tramite un suo amico medico, poté raccogliere anche le informazioni su com'era morta la vittima e che tipo di arma era stata usata. Successivamente tramite un esperto riuscì a risalire all'arma del delitto, una pistola calibro 60.

Successivamente quando seppe della morte dei suoi colleghi Francis e Paul, iniziò a pensare che ci fosse qualcuno dietro, sospettò di Francis, l'unico con un motivo valido per uccidere le vittime che avevano rifiutato di farlo entrare come socio di maggioranza nell'attività di James.

Oltre ad essere un famoso imprenditore, Jonathan era anche a capo dell'organizzazione di spionaggio americano segreta conosciuta solo da pochi.

Era stato reclutato quando aveva prestato servizio come soldato dopo la guerra in cuba. Aveva iniziato come agente per poi diventare il capo dell'organizzazione e fu in una delle sue ultime missioni che conobbe i genitori di Colin che gli salvarono la vita.

Aveva a sua disposizione i migliori agenti sul territorio americano che lui stesso aveva addestrato e istruito ma solo una persona poteva aiutarlo, il suo miglior agente, Colin Drake.

Quando i genitori di Colin e di Rose morirono in una missione in incognito, Jonathan per ripagare il debito che aveva nei loro confronti iniziò a prendersi cura in incognito dei loro figli. Era stato lui a spingere Colin ad arruolarsi nell'esercito per poi farlo diventare il suo miglior agente così come lo era suo padre prima di lui e sempre lui gli offrì un lavoro bella sua società una volta fi nito l'addestramento come copertura per destare sospetti alle persone a lui vicine.

Aveva addestrato lui stesso Colin perché aveva visto in lui della abilità e qualità incredibili. Aveva insegnato come andare in incognito, come combattere corpo a corpo e come usare ogni tipo di arma esistente ma soprattutto come uscire dalle situazione più pericoloso usando solamente quello che lo circondava. Sapeva che sarebbe stato difficile ma anche che era uno dei pochi in grado di scoprire la verità e a chi ci fosse dietro a tutto questo, perciò, lo chiamò per farlo rientrare alla base

Successivamente ricevette una chiamata dall'Inghilterra, prendendo il telefono fece

<< si? Pronto>>

<< signor Jonathan, credo che noi abbiamo la stessa missione>> fece la misteriosa voce

<< chi è lei scusi?>> fece lui arrabbiato

<<sia tranquillo, diciamo che lavoriamo nella stessa attività, sa cosa intendo>> rispose la voce

<<ho capito e che cosa vuole da me?>> fece Jonathan

<< collaborare ovviamente, so chi potrebbe essere il prossimo bersaglio del sicario>> affermò dall'altro capo del telefono

<< chi sarebbe?>> rispose lui

<< un'imprenditrice francese di nome Amelie>> concluse la voce

<<cosa vuole che faccia allora?>> chiese lui

<< deve mandare il signor Colin sotto copertura per proteggere la ragazza, abbiamo già qualcuno ma pensiamo che Colin potrebbe essere la chiave per fermare il killer>> rispose la voce

<< scommetto che non dovrò dire a nessuno di questa chiamata, dico bene? Chiese lui in maniera come se fosse già sicuro della risposta

<< affermativo, signor Jonathan>> rispose la voce per poi mettere giù il telefono

Jonathan dopo quella telefonata intuì che solamente M16 poteva starci dietro ma capì che non dire niente della telefonata era comunque la scelta giusta, perciò, fece esattamente come la voce misteriosa gli aveva chiesto di fare. Più avanti una volta saputo che l'aereo di Colin, stava atterrando, chiamò il suo autista e andò a prendere il suo miglior agente.





Colin Drake l'inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora