| UNDICI |

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Il giorno dopo, Taehyung alzava gli occhi al cielo ogni volta che vedeva Jungkook.

e Jungkook ne ebbe abbastanza, quindi tirò di lato Taehyung con occhi scuri e lussuriosi.

"Perché cazzo mi ignori? solo perché non ti ho lasciato fare l'attivo?" ridacchiò, i loro volti a pochi centimetri di distanza.

Il respiro di Taehyung si fermò, sentendo una strana tensione allo stomaco,

"Hey, Jungkook? h-hai mai voglia di... hai mai voglia di b-baciare qualcuno così tanto ma sai di... n-non poterlo fare?" chiese Taehyung, la sua testa pendente, come se quella domanda fosse più per lui che per Jungkook.

"Beh, sì. Con quelle ragazze che mi stanno sempre sedute in grembo. Perché?" Il sopracciglio sinistro di Jungkook si inarcò, formando una piccola espressione di confusione.

Taehyung si morse il labbro.

"Nessun motivo...andiamo." Taehyung balbettò goffamente, la sensazione di oppressione incapace di lasciare il suo stomaco.

Quando entrarono nella loro classe, Jungkook andò all'estrema sinistra mentre Taehyung andò in fondo, proprio accanto alla finestra.

Prese i suoi auricolari, collegandoli al suo telefono e facendo partire una melodia adorabile e piena di sentimento, abbinandola in qualche modo allo scenario fuori dalla finestra.

"Taehyung." Taehyung canticchiò in risposta, i suoi occhi erano ancora fissi sullo scenario

"Tae fottuto hyung." Taehyung sentì delle risatine acute e la sua attenzione venne rivolta alla chiamata.

Era Jungkook, ovviamente.

Taehyung sospirò, tirando fuori un auricolare.

"Abbiamo allenamento dopo la scuola?"  Jungkook parlò, gli occhi di Taehyung viaggiarono sulle sue labbra inconsciamente.

"Terra a cretino. Ciao, è il cretino in grado di sentormi?" Jungkook agitò la mano avanti e indietro davanti al viso di Taehyung.

Taehyung sbatté le palpebre, i suoi occhi tornarono a quelli di Jungkook, incontrando le sue sfere profonde e cioccolatose.

"Sì, li abbiamo." Taehyung borbottò mentre rimetteva l'auricolare.

Jungkook si limitò ad annuire, abbracciando le due ragazze che erano sedute accanto a lui.

Taehyung diede un'ultima occhiata, tornando poi a guardare alla finestra e sorridendo vendendo un uccellino che cinguettava sulla ringhiera.

Finalmente, pausa pranzo.

Gli studenti uno ad uno si ammucchiarino nella mensa, riempiendola di chiacchiere, risate e profumo di acqua di colonia e sudore adolescenziale

"Puzza fottutamente qui dentro." Jimin si tappò il naso, camminando verso un tavolo vuoto con Taehyung al suo fianco.

"Sì, ho sentito." Taehyung tirò su col naso, tessendo in seguito.

Si sedettero, cominciando a mangiare quando il resto dei loro compagni di squadra di basket arrivò e si sedettero con loro.

Yoongi sedeva sul tavolo, con una mano poggiata sul ginocchio. Il resto della squadra si sedette sugli sgabelli.

"Abbiamo una partita domani."  pronunciò, la voce ruvida.

"Sì, non è che l'allenatore ci abbia assillato per settimane su questa partita imminente. Cazzo, è come una delle ragazze che Jungkook scopa e poi abbandona." Hoseok ridacchiò, Taehyung sentì una piccola fitta al cuore, e ne rimase confuso.

LOCKER •TAEKOOK• (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora