-JOSIE'S POV-
Il momento più atteso da ogni studente della città era ormai arrivato: il weekend per loro quello era come un sospiro di sollievo dopo la lunga settimana passata dietro ai banchi e ora invece potevano tranquillamente dormire fi più, uscire con gli amici e fare ciò he si desidera senza doversi preoccupare della scuola.
Anche per Josie era così, il weekend per lei era un momento da dedicare alle proprie passioni senza lo studio di mezzo ad impedirglielo.
La festa a casa di Clay sarebbe dovuta iniziare per le 10:00 pm, quindi Josie decise di andare a darsi una veloce lavata così da poter essere lì in orario, ma mancando poco più di una decina di minuti non le sarebbe stato così facile.
dopo aver lasciato il bagno si diresse verso il proprio armadio dal quale scelse dei veloci capi : un vestito a bretelline nero in velluto, una maglia a rete e delle calze, ovviamente il tutto accompagnato dagli anfibi.
dopo aver indossato il tutto aggiunse un chocker ed una collana lunga, così da rendere il proprio outfit meno semplice.Diede un ultimo sguardo all'ora prima di truccarsi ed uscire dalla stanza un attimo dopo per poi percorrere la scale ed uscire di casa.
Mise in moto l'auto e si diresse verso l'abitazione di Clay, che raggiunse in poco tempo, notando subito dopo le varie auto parcheggiate e i ragazzi dirigersi verso l'entrata dell'abitazione dalla quale si udiva la musica.
Scese dall'auto per poi entrare anche lei, sperando di trovare un qualche viso familiare, ma non vi riuscì, era troppo pieno.
In quel momento si sentì sfiorare la spalla, quel gesto la fece girare di scatto mostrando uno sguardo infastidito che cambiò subito dopo aver notato chi fosse.
«Sei venuta» le disse il ragazzo con un sorriso sul viso subito dopo averla guardata.
«Ti avevo detto che sarei passata» gli disse ricambiando il sorriso a sua volta.
«La vuoi una birra?» le chiese puntando lo sguardo verso il tavolo, in cui vi erano diversi alcolici accompagnati da diversi bicchieri di plastica tinti di rosso.
Josie non se lo fece chiedere due volte, quindi gli rivolse un ampio sorriso accompagnato dal cenno di capo e dopodiché si diresse assieme al ragazzo verso il tavolo dove vi mise molto a porgerle una birra.
«Allora com'è andata la tua prima settimana alla Glenwood?»
le chiese con fare interessato.
sembrava davvero voler fare conversazione con lei, il che gli dava una marcia in più.
«Guarda, se non fosse stato per certi elementi sarebbe andata meglio.»gli rispose portando poi la bottiglia alle labbra e fare un sorso di birra.
«Una settimana lunga insomma»
le rispose con fare divertito per poi puntare lo sguardo verso un gruppo di ragazzi, probabilmente suoi amici spostandolo successivamente lo sguardo verso Josie.
Quella serie di gesti a Josie non passarono inosservati e conoscendo i ragazzi della propria età sapeva già come sarebbe andata: lui l'avrebbe liquidata con una scusa per poter raggiungere gli amici.
«Vieni ti presento i miei amici, sono simpatici giuro» disse accennando una lieve risata, portandosi una mano sul cuore e quella con la birra verso l'alto «almono potrai dire di aver conosciuto anche altre persone» aggiunse in fine con un cenno della mano indcandole di seguirlo.
Non si aspettava affatto un gesto della genere, ma da quello che aveva notato Clay nonostante la popolarità cercava comunque di essere amico di tutti.
Lo seguì facendo un altro sorso di birra.
«Lei è Josie sta nel corso di biologia con me.» disse il ragazzo rivolgendo lo sguardo prima verso di loro e poi su di lei.
In quel momento gli amici del ragazzo la guardarono per un attimo per poi presentarsi, li osservò a sua volta subito dopo essersi presentata anche lei.
«E da quando Clay fa amicizia con quelle come te? dovresi fare compagnia a quel coglione di Hunter Sylvester.»
disse il biondino guardandola da capo a piedi con tono abbastanza nervoso.
a quell'affermazione sul viso di Josie si dipinse un sorrisetto divertito mentre avanzava un passo in avanti verso di lui.
«Non sarà mica che ti sei innamorato di Hunter? sei talmente ossessionato da lui che per nasconderlo fai lo stronzo con tutti» Gli rispose di getto Josie, senza pensarci troppo vedendo subito l'espressione del ragazzo diventare più dura di qunto prima, il tutto accompagnato dalle risate trattenute dagli amici.
la spostò da davanti a sé con una leggera spallata accompagnato da un "fottiti"
«Devo ancora capire perché tutti ultimamente mi dicono di fottermi»
disse Josie ai presenti accompagnando poi la frase da una leggera risata.
«Adesso sarai il nuovo chiodo fisso di Skipp» disse uno dei ragazzi ridendo
«Non vedo l'ora » rispose lei facendo un altro sorso di birra per poi sfilare la canna dalla bocca di uno dei ragazzi che sembrava già essere assente.
«Ei» disse allungando la mano verso di lei catturando l'attenzione di Clay.
«Amico sei di nuovo fattiasimo, non ti è servito a niente il mese alla clinica dello scorso anno» disse Clay rimproverando l'amico.
«Scusa» gli rispose abbassando lo sguardo.
Josie si limitò ad osservare l'interazione tra i due, anche se non le importava molto.
si portò il joint tra le labbra e lo accese un attimo dopo facendovi così un paio di tiri aspirandone il fumo.
Rimase a chiacchierare per un po' con Clay e i ragazzi, non erano poi così male.
«Io vado a prendermi un altra birra, a dopo»
disse un attimo prima di rivolgere loro un veloce sguardo e farsi spazio tra la folla per raggiungere la cucina.
«JOSIEE» il proprio nome venne gridato da una voce euforica, al che girò il capo in direzione di essa notando subito dopo Kevin agitare la mano libera per salutarla.
Il ragazzo era visibilmente brillo, ma nonostante ciò sembrava molto tranquillo a differenza dell'amico che continuava ad avere l'espressione scocciata sul viso.
«Ciao Kevin» gli rispose di rimando prendendo anche lei un altra birra prima di posare lo sguardo su Hunter che un momento prima si era limitato a sbuffare.
Non capiva perché quel ragazzo risultasse sempre rigido, sembrava essere fuori posto anche in un luogo circondato da persone della sua età intente a divertirsi.
Avanzò un piccolo passo verso di loro facendo un paio di sorsi della propria birra .
«Emily?» chiese loro nel notare che la ragazza non fosse presente.
«Non è voluta venire» disse Kevin sistemandosi gli occhiali.«Quindi ho trascinato Hunter, anche se neanche lui voleva» aggiunse dopo aver fatto una piccola pausa.
-HUNTER'S POV-In quel momento Hunter sbuffò visibilmente scocciato facendo roteare gli occhi verso l'alto subito dopo.
odiava l'idea di essere a quella festa, come odiava quelle interazione futili tra adolescenti dove per essere accettati bisognava fare cose stupide come divertirsi a quelle squallide feste piene di adolescenti ubriachi.
Preferiva di gran lunga fare qualcosa di diverso, qualcosa che a lui desse soddisfazione ma per accontentare l'amico che amava quella sottospecie di interazione sociale decise di chiudere un occhio e prendervi parte anche lui.
«Sì e sappi che è l'ultima volta che ti assecondo» gli rispose seccamente facendo scorrere lo sguardo sull'ennesimo drink che teneva tra le mani.
«Vabbè io vi lascio, ci si vede in giro»
i pochi secondi di silenzio (per modo di dire vista la musica alta) vennero interrotti dalle parole di Josie.
Per pochi secondi la guardò, sollevato dal fatto che li avrebbe lasciati da soli così da non costringerlo ad interagire con lei.
Non aveva niente contro la ragazza, ma per qualche motivo non riusciva a farsela andare a genio, forse perché oltre a Kevin era stata la prima a dirgli qualcosa che non voleva sentirsi dire o semplicemente non la sopportava e basta.
Prima di andarsene la vide avvicinarsi a loro, in quanto poco prima vi era il bancone a separarli da ogni sorta di vicinanza.
«Ogni tanto un sorriso lo potresti anche fare» si rivolse a lui portando gli indici agli angoli della sua bocca, mimando un sorriso che si trasformò subito dopo nell'espressione infastidita che era solito avere.
«Come non detto » aggiunse dandogli le spalle, ma prima di andarsene fece un gesto a lui inaspettato: tolse il bicchiere dalle mani di Kevin per poi dargli una sistemata alla camicia sotto la felpa slacciata. «Credo tu abbia bevuto abbastanza»
«Noo, sto bene» rispose l'amico con voce leggermente sbiascicante sitemandosi poi gli occhiali.
Osservò Josie per qualche secondo prima di riportare l'attenzione sul proprio amico, che non reggeva l'alcol si era già capito alla loro prima festa, ma non capiva perché continuasse a farlo sapendo già come sarebbe andata a finire.SPAZIO AUTRICE:
Si lo so, avevo detto che questo capitolo sarebbe stato più lungo ma visto che non posto da molto, ho deciso di dividerlo in due parti sia per evitare di allungarlo troppo che per darvi un piccolo assaggio di ciò che ho in mente.
Come sempre vi chiedo di non fare caso agli errori, ma se avete qualche critica o altro la accetto volentieri.ps: a me non convince molto, quindi spero che a voi piaccia.
pps: ho sistemato un pochino il capitolo e a breve dovrei postare la seconda parte ☺️
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𝑭𝑹𝑬𝑨𝑲 𝑶𝑵 𝑨 𝑳𝑬𝑨𝑺𝑯
FanfictionJosie una giovane studentessa che a causa di un'espulsione nella scuola precedente si ritrova ad affrontare il resto dell'anno alla Glenwood Lake High dove con il tempo imparerà a conoscere i vari studenti che la compongono.