-JOSIE'S POV-
Il primo giorno di scuola non è mai stato il massimo per nessuno, per diverse ragioni: conoscere persone nuove, avere a che fare con elementi conosciuti in precedenza che non si sopportano affatto o semplicemente dover ricominciare da capo in un nuovo istituto.
Forse la peggior situazione è quella che le raggruppa un po' tutte, ovvero dover cambiare scuola, in una città che si odia, doversi sorbire le persone insopportabili ed il conoscerle altre da aggiungere gere alla categoria degli insopportabili come nel caso di Josie.I raggi solari filtravano dalla finestra spingendo la ragazza a chiudere gli occhi subito dopo averli aperti con malavoglia impedendole così di tenerli aperti troppo a lungo, un espressione infastidita si dipinse sul suo volto nell'attimo in cui realizzò di doversi recare alla nuova scuola.
Imprecò buttandosi velocemente dal letto, sforzandosi di tenere gli occhi aperti per poi fondarsi in fretta e furia in bagno per darsi una veloce lavata e non fare ancora più tardi.
Non vi mise molto a lavarsi perciò con i capelli ancora bagnati tornò all'interno della propria stanza ed aprì l'armadio dal quale prese i primi capi d'abbigliamento che le capitarono a tiro, il tutto rigorosamente nero, come quella giornata iniziata di merda.
indossò per primo gli slip poi i pantaloni ed infine una t-shirt dell'album repentless dei slayer, amava riportare modifiche nelle magliette che era solita indossare, difatti vi erano dei piccoli strappi ornati da delle spille da balia così da rendere il tutto più unico.
Si mise seduta sul letto ed indossò i suoi amati anfibi e una volta finito prese la giacca in pelle, la tracolla ed abbandonò la stanza recandosi il più velocemente possibile al piano inferiore.
Non controllò neanche se i suoi fossero lì si limitò solo ad uscire di casa e a salire in auto, mettere in moto e a prendere la strada per andare alla nuova scuola la "Glenwood Lake High School"
Già non aveva affatto voglia di andarci con quel ritardo poi ancor meno.
Non vi mise molto ad arrivare difronte all'istituto, quindi dopo aver parcheggiato entrò all'interno della struttura guardandosi attorno mentre percorreva quel corridoio vuoto cercando la segreteria dalla quale avrebbe dovuto ritirare l'orario scolastico e la chiave del proprio armadietto.
«Sai di essere in ritardo, vero?»
disse la donna dietro al monitor lasciandole una veloce occhiata da sotto gli occhiali.
La giovane si limitò ad annuire riordinando le parole nella propria mente prima di poterle rispondere: «Lo so, ho avuto un contrattempo, mi servirebbe l'orario sono Josie Carter.»
La donna non dosse nient'altro dopo averla guardata un ultima volta prima di porgerle il fogliettino e la chiave invitandola poi, con un gesto della mano, a lasciare la segreteria.
Josie prese il foglio dando un occhiata all'orario, notando che la prima lezione, inziata ormai da circa mezz'ora, era quella di biologia e che si trovava dall'altra parte dell'istituto.
imprecò iniziando a muoversi a passo felpato per i corridoi finché non si sentì redarguir da una voce femminile alle proprie spalle, al che si girò e notò la figura di una donna e dal modo in cui si era posta nei suoi confronti capì che era la preside.
"brava Josie oltre all'esserti svegliata tardi sei anche riuscita a farti notare dalla preside" pensò la ragazza tra sé e sé.
Incurvò le labbra verso l'alto in un mezzo e falso sorriso e glielo rivolse.
« Mi scusi, stavo cercando la mia classe.»
disse in fretta per evitare di farsi riprendere, infatti notò che la donna fece un sospiro prima di parlare.
« Per questa volta passa solo perché è il suo primo giorno, ma che non ricapiti più chiaro?» le disse inarcando le sopracciglia verso l'alto dandole successivamente il permesso di andare.
la ringraziò riprendendo poi il proprio percorso, trovando l'aula dopo circa cinque minuti.
Dopo aver bussato, la manciata di secondi passati davanti alla porta nell'attesa di una risposta dell'insegnante le sembrarono infiniti.
Quando vide la porta aprirsi avanti a sè e lo sguardo del professore sulla propria figura fece un passo in avanti varcando la soglia notando poi lo sguardo di tutti su di sè.
« deve essere la nuova arrivata, giusto?»
Josie non era di molte parole, ma lo si era già capito, quindi annuì per l'ennesima volta quella mattinata.
« Ragazzi so bene che siamo a metà anno ma lei è Josie e farà parte della nostra classe.»
disse l'uomo indicando la ragazza rivolgendo primo un sguardo alla classe e poi a lei, aspettandosi probabilmente qualche parola da parte sua ma non arrivò. la ragazza si limitò a rivolgere un veloce sguardo a quelli che sarebbero stati i suoi compagni e si defilò a capo chino verso l'unico posto libero agli ultimi banchi.
Odiava spendere parole per qualcuno che già a primo impatto le aveva rivolto uno sguardo d'indifferenza e d'orrore come se avesse commesso un crimine.
appoggiò la tracolla sul banco e si sedette affianco ad un ragazzo con i capelli medio-corti che le rivolse la mano per presentarsi.
quel gesto in parte la stupì, non sapeva a cosa fosse dovuta quella gentilezza ma non ci fece caso.
«Clay piacere» disse rivolgendole un lieve e sincero sorriso.
«Sempre Josie»
disse di rimando stringendogli la mano per poi portare l'attenzione sulla lezione iniziata in precedenza.

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𝑭𝑹𝑬𝑨𝑲 𝑶𝑵 𝑨 𝑳𝑬𝑨𝑺𝑯
FanfikceJosie una giovane studentessa che a causa di un'espulsione nella scuola precedente si ritrova ad affrontare il resto dell'anno alla Glenwood Lake High dove con il tempo imparerà a conoscere i vari studenti che la compongono.