Capitolo sette

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"No ragazzi, il trio dell'ave maria no"

A parlare è Samu, che decide di anticipare la nostra presenza con questa lamentela. Si riferisce a me, Isobel e Gianmarco che da qualche giorno siamo diventati inseparabili.

Sarà dovuto anche al fatto che io e il ballerino ci stiamo impegnando per insegnare l'italiano alla bionda, o semplicemente perché alla fine ci siamo trovati bene fra di noi.

"Stai zitto pulce"

Vado a sedermi fra le sue gambe e lui come se gli venisse spontaneo mi cinge le spalle con le braccia muscolose.

"Che avete combinato oggi?"

Domanda ormai solo a me dato che gli altri due si sono dispersi per la casetta.

"Nulla di che, solo truccato Isobel ogni volta che sbagliava"

Entrambi ci concediamo una risata che attira degli sguardi di troppo su di noi.

Dall'ultima volta in sala, io e Wax non ci parliamo più. Il perché? Non ne ho la più pallida idea.

Mi ignora e se siamo obbligati a stare nella stessa stanza guarda tutto tranne me. Ha perfino scambiato alcuni turni delle pulizie in cui era con me.

Inizialmente aveva prevalso la rabbia per l'essere ignorata, ma dopo ho iniziato a sentire la sua mancanza. Notavo di provarla in momenti totalmente a caso della giornata, momenti in cui magari litigavo o mi punzecchiavo con lui.

Per nessuna ragione farò io il primo passo, dato che non sono io a star sbagliando, ma vorrei davvero avere una spiegazione.

"Ue fantastica, vieni un secondo con me?"

Annuisco alla richiesta insolita di Tommy

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Annuisco alla richiesta insolita di Tommy. Sembra avere fretta e ciò mi porta ad avere un po' d'ansia per ciò che vuole dirmi.

Ci sediamo sul suo letto ed in un attimo inizia a parlare.

"A te piace Samu?"

Mi irrigidisco non capendo il perché di questa domanda. Certo, io ed il cantante siamo abbastanza in confidenza, ma sento che c'è qualcosa sotto.

In più non ho le idee chiare riguardo i miei sentimenti per Samu, dato che da qualche giorno ho notato dei comportamenti da parte sua che mi hanno portato un po' in confusione.

"Si o no?"

Percepisco urgenza nella sua voce e questa cosa mi porta ad insospettirmi ancora di più.

"Non lo so, ma che domande sono Tommy"

Mi guarda dritto negli occhi.

"Non lo sai perché provi qualcosa per qualcun'altro, vero?"

La mia faccia probabilmente verrà usata per i prossimi tre mesi come meme, dato quanto è buffa. Non so nemmeno di cosa sta parlando, mentre lui sembra essere convinto delle sue parole.

"Ma hai fumato qualcosa? Tieni la febbre?"

Gli tocco la fronte, ma lui me la sposta velocemente.

"Ho capito tutto, grazie mi hai risparmiato mille problemi"

Si alza lasciandomi sola e soprattutto sbigottita. Vorrei capire cos'è successo, ma difficilmente ritornerò sull'argomento con il cantante di Rudy.

Mi fa paura.

Ma ormai non mi stupisco più di nulla.

Mentre sono immersa nei miei pensieri, sento una voce che mi risveglia.

"Sa sa prova il microfono alla mia camera"
Scoppio a ridere alla battuta pessima di Wax.

Appena mi rendo conto che però si tratta davvero dell' allievo di Arisa, torno seria. Non posso dimenticare in un attimo il suo bipolarismo e per certo non gliela darò vinta fino a quando non avrò delle scuse e delle spiegazioni adeguate.

"Ehi Wax"

Ritornare a Wax, almeno nella mia testa, serve a fargli capire la mia incazzatura.

Lui però sembra ignorare i miei evidenti segnali, andandosi a sedere ai piedi del mio letto.

"Come va?"

Allora le optioni sono due: o ci è o ci fa.

"Andava meglio quando non c'eri"

Accenno perfino un sorrisetto sarcastico, sperando che il messaggio sia definitivamente arrivato al mittente.

"Io sto bene, grazie di averlo chiesto"

Scimmiotta il mio tono di voce e ammicca nella mia direzione nel mio stesso modo, facendomi venire voglia di tirargli una pietra in faccia.

"Che vuoi Wax?"

Sbuffo, sperando di arrivare al dunque il prima possibile.

"Nulla, voglio stare qui con te. Non posso?"

"No che non puoi, sai benissimo anche il perché"

Il tempo di sbattere le ciglia che me lo ritrovo ad un centimetro di distanza.

"Io non so nulla, magari me lo puoi dire tu"

Nuovamente gli spaccherei la faccia, specialmente a causa del suo sorrisetto antipatico.

"Puoi benissimo rimanere nella tua ignoranza"

Posso benissimo morire in questo instante, ma nulla mi porterà ad ammettere ad alta voce che mi ha dato fastidio essere ignorata proprio da lui. Infondo spesso mi capita di dirgli che non lo sopporto e che non lo vorrei con me, il mio orgoglio non mi permetterebbe di ammettere il contrario.

Appoggia una mano sulla mia guancia, tracciando con il pollice dei cerchi immaginari. Non so cosa il mio corpo percepisca di così senzazionale, eppure i brividi si diffondono per tutta la mia schiena.

"Aspetto che tu l'ammetta, sappilo"

I suoi occhi non mollano i miei per nemmeno un secondo e questo accende sicuramente qualcosa in me. Odio le persone schiette e sincere, probabilmente l'ho già detto, eppure la situazione cambia quando si parla del rosso. Adoro la sua sfrontatezza, non sembra provare imbarazzo.

"Mai"

Soffio decisa sulla sue labbra che mi concedo di guardare per solo un instante ritornando subito con lo sguardo nei suoi occhi.

Si lascia scappare una piccola risata divertita, per poi lasciarmi nuovamente sola.

➸ PUROSANGUE || WaxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora