Capitolo 1

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Mi svegliai e pensai di nuovo a cosa ci facevo  lì.
Ero letteralmente inutile. Tutti avevano un lavoro, o almeno guadagnavano qualcosa facendo lavoretti o roba simile. Io invece non avevo nulla, non avevo né passione  né  tantomeno interesse nel trovarla. Stavo bene nella mia zona confort.
Pensavo che la mia decisione fosse irremovibile come un marchio tatuato sulla   pelle. Giorno dopo giorno però la mia convinzione spariva e sorgevano i dubbi.  . Mi sentivo come se stessi cercando di trovare la pentola d'oro alla fine di un'arcobaleno.
Mi guardai intorno e vidi la mia camera disordinata che ogni mattina mi ricordava quanto ero inutile.
Se ancora non l'aveste capito soffrivo di depressione a causa di... bhe non si sa. Infatti pensavo che  fosse il mio stile "Dark".
Hmm ormai non è più credibile vero? È palesemente una bugia che mi "giustifica" in qualche modo, a cui tutti credono. Non sapevo  neanche io cosa avessi. Ero costretta a vivere la mia vita vedendo tutto e tutti in modo sarcastico e privo di umorismo.
Per farvi capire non avevo mai riso neanche per un secondo.
Tipo Mercoledì Addams spostati. Persino lei aveva più voglia di vivere di me.
Rimasi nel letto a scavare nei cassetti della memoria. I miei occhi neri erano paralizzati.  Facevo dei respiri profondi e lenti  per rilassarmi. Mi trovavo lì,  sú quel letto,in quella microscopica casa di montagna. Pensavo a come sarebbe stato sentire l'aria fresca e leggera sfiorarmi la pelle con delicatezza.
Sentire il cinguettio degli uccelli in lontananza, come una melodia che aspettava solo di essere ascoltata.
Vedere le bellezze naturali del territorio.

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