POV Harry
Non potevo perderla di vista, non ancora. Adesso che sapevo dove trovarla non potevo permettermi di rifare lo stesso errore.
"Dopo aver sistemato tutta le mie cose andrò a cercarla, dovessi anche perlustrare tutta Londra. Ho bisogno di lei." Dissi fra me e me. "Fantastico, sto parlando da solo. Forse è questo l' effetto della solitudine: ti rende pazzo!"
Così andai sul terrazzo a fumare una sigaretta, dovevo mantenere la calma e il fumo in quel momento era l' unica cosa che ci sarebbe riuscita.
Ammirai il paesaggio, davanti a me c' era una lussuosa villa. Nessuno in vista. Oviamente con quel caldo non c' era nessuno che voleva cuocersi sotto al sole. A parte me.
Sospirai, un altra giornata da solo, un' altra giornata senza la sua voce, senza i suoi occhi, senza il suo profumo, senza lei.
In quell' istante uscì, dalla villa di fronte, una ragazza.
Mi si bloccò il respiro.
Porca troia, era lei.
Capelli biondi, faccia apparentemente innocente anche se sapevo che non lo era affatto.
L' avevo trovata.
In qualche modo, anche se ero rimasto pietrificato, attirai la sua attenzione. Forse era il mio sguardo insistente? Probabilmente si!
Domani andrò a casa sua e le spiegherò tutto. Mi buttai sul divano, accesi la televisione per passare il tempo.
Il mio istinto mi disse di andare subito da lei, ma non potevo. Era troppo rischioso. I suoi genitori ci saranno di sicuro in casa.
"Ma lei si ricorda di me? È impossibile il contrario ma dalla sua faccia confusa si direbbe che non mi conoscesesse. Impossibile!" ricomiciai a parlare da solo. Non so perché ci tenevo così tanto a vederla. In fondo le avevo rovinato la vita.La mattina seguente mi fiondai fuori dalla porta e in men che non si dica mi trovai fuori dalla porta di Cate.
Non c' erano auto nei paraggi, buon segno anche se dubito che aprirà.
Magari in quella casa enorme probabilmente ci saranno Dio solo sa quante domestiche che mi impediranno di vederla.
"Basta Harry con le paranoie e suona quel fottuto campanello" mi dissi raccogliendo tutto il coraggio che avevo.
Aspettai pochi secondi e poi qualcuno mi aprí.
Mi ci volle un po' prima di focalizzare la figura di fronte a me.
Una ragazza mi fissava con dei profondi occhi blu mare. Era lei. Era ancora più bella dell' ultima volta, le erano cresciuti i capelli ed era più alta.
"Ma- maes- maestro" mi disse emettendo un lieve sussurro quasi impercettibile.
Cosa? Avevo l' aria di un fottuto maestro per caso?
" Che? No, Harry, sono Harry" imprecai.
Lei continuava a urlarmi contro che non mi conosceva, ma com' era possibile? Dopo tutte quelle che avevamo passato.
La rabbia sprofondó in ogni ossatura del mio corpo, ma non potevo farle del male. Non ancora, non adesso ne mai più.
Presi tutta la mia forza di volontà per rimanere calmo e dire "Non so come sia potuto accadere ma se non ricordi tu devo spiegarti tutto io"
"Qui non è possibile, a minuti arriverà il maestro e se ti vede è un guaio!" mi rispose di rimando lei. Da ciò capii che in fondo non era cambiata, era ancora la mia Cate con quel carattere pignolo e pretenzioso e purtroppo anche con quel bisogno ossessivo- compulsivo di avere tutto sotto controllo. A lei non è mai piaciuto andare fuori dagli schemi, dalla quotidianità! E io la avevo portata altro che fuori dagli schemi, addirittura fuori dal copione!
"Vieni a casa mia" dissi impulsivamente.
"E con il maestro cosa facciamo? Non possiamo lasciarlo qui"
Ci avrei scommesso che mi avrebbe risposto così! La conoscevo troppo bene per sapere che non avrebbe mai accettato di saltare le lezioni.
In quel momento suonò il campanello, era il momento buono.
La presi per il braccio e corsi al piano terra cercando una porta secondaria. Ovviamente non era in vista perciò optai per la finestra.Quando ebbimo raggiunto il mio appartamento la feci accomodare sul divano sperando che non notasse il casino di scatoloni sparsi per tutto il pavimento.
Ok, questo potevo ammetterlo. Anche un cieco li avrebbe notati!
Cercai di formulare una frase di senso compiuto per incominciare il discorso ma non sapevo da dove partire.
"Come avrai già capito sono il ragazzo che era in macchina con te durante l' incidente e-" sembrava un buon inizio ma poi lei mi interruppe.
Aveva quella brutta (per me) abitudine di andare sempre al nocciolo della questione, senza tanti giri di parole.
E infatti arrivò la fatidica domanda "Mi hanno detto che il giorno dell' incidente eri sotto l' effetto di droghe o alchol e probabilmente lo ero anche io, è vero?"
Ecco, e adesso come le rispondevo? Non ero mai stato il tipo che dava spiegazioni né alle ragazze né a nessun' altro.
Ma in quel caso dovevo.
Dovevo farlo per lei, era il minimo che le dovevo dopo tutto ciò che aveva passato.
"Io non voglio mentirti, perciò si, è la verità"
____________________________________Ciao a tutte!!
Grazie mille per i 145 voti, per le 1,04k visualizzazioni e i 32 commenti!
Non avrei mai immaginato un obbiettivo così alto in così poco tempo! Grazie ancora e continuate a votare/ commentare anche questo nuovo capitolo.
Ps: scusatemi per i vari errori di scrittura ma è la prima storia che pubblico una storia, cercherò di correggierli tutti.
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You found me (Harry Styles)
Fanfiction"La mia vita è fatta così: cose che non si possono fare, parole che non si possono dire o neanche immaginare" Caterina, prigioniera del suo passato. Una forte amicizia e un amore profondo e sincero cambieranno la sua vita.