Capitolo 6

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"Come ti trovi Cate" cinguettò Alexa appena mi sedetti a tavola. "Molto bene" le risposi sinceramente. Avevo una bella casa, bei vestiti e persone che ci tenevano veramente a me. Poi andrò a scuola, mi farò nuovi amici, non potevo desiderare di meglio!
"Domani mattina saremmo a lavoro, perciò quando ti sveglierai noi non saremo a casa. Tieniti pronta per le 10:00 che farai lezione di inglese come ti avevamo già anticipato"
"Okay" risposi semplicemente io
"Che risposta del cavolo" mi prese in giro il mio subconscio "Cosa dovevo rispondere allora? Sono la mia famiglia, non devo sforzarmi di parlare quando non ne ho voglia"
"Potresti, per esempio, iniziare sembrando una ragazza normale invece che una tossicodipendente in recupero"
Maledissi il mio subconscio per quello che aveva detto, ma in fondo come dargli torto. L' infermiera aveva detto che ero sotto l' effetto di stupefacenti il giorno dell' incidente.
"E tu cosa ne pensi?" Mi risveglió Ethan dalla mia lotta interiore.
"Cosa?" Sussultai
"Stavamo parlando della proposta di guardare un film sta sera. Ci stai?"
"Certo, scusa non ho più la testa in questi giorni!"
"Non scusarti, non fa niente!" Mi rassicuró lui.
"Cosa guardiamo?"
"Pensavamo Titanic, è un film stupendo!"
"Non posso fare altro che fidarmi dei vostri gusti" risi io
"Non te ne pentirai, fidati!" E così mi trascinarono sul divano con pop corn, coca cola e altre schifezze varie.
Accesero la tv e il film partí, sembrava molto bello ma non ci capivo molto dato che era in inglese.
"Ovvio, cosa ti aspettavi! Non sei più in Italia" mi prese in giro il mio subconscio. "Sa essere molto odioso quando vuole, cioè sempre"
Lo lasciai da parte per godermi il film e ben presto mi addormentai.

Suonó la sveglia: la spensi guardandomi attorno. Ero in camera mia. Vaghi ricordi della sera precedente inondarono la mia mente. Probabilmente mi avevano portato in camera dopo aver finito il film. Mi alzai, avevo addosso gli stessi vestiti di ieri sera. Fantastico mi ero scordata di cambiarmi! Presi dei nuovi vestiti e scesi per fare colazione. Avevo un ora prima che arrivasse il professore. Presi del the con dei biscotti e andai a fare colazione sul balcone di camera mia. Era tutto silenzioso e non girava un anima viva. "Forse sono ancora tutti a dormire" pensai, e in quel momento suonò il campanello. Che palle, perché il maestro doveva essere mattiniero e non uno di quelli sempre in ritardo? Mi trascinai svogliatamente alla porta d' ingresso.
Aprii e mi trovai davanti un ragazzo molto giovane, avevo l' impressione di averlo già visto da qualche parte. Immagini di ieri di quel riccio sul terrazzo davanti casa mia mi fulminarono in testa. Non poteva essere il maestro giusto? E allora cosa ci faceva qui, nemmeno ci conoscevamo!

You found me (Harry Styles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora