canto 3: l'amore che non esistì

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mi discosto dal parlar della storia nostra
per parlar di una burla, un potente inganno
che distrusse un uomo, per colpa vostra
oh donne mascherate, siete come un malanno
che si insidia in un corpo, e di sé ne fa giostra
e da questo avvenimento, nacque un tiranno
uno dei buoni, trasformato in cattivo
che eliminò dalla città l'elettorato attivo.

il  rancore non parla al mio posto
nonostante per questa non avrò pietà
dalla dolce parola adesso mi discosto
per raccontare di una certa crudeltà
lo farò col furore dello schiavo sottoposto
che diede alla gente tutta la sua fedeltà.
uno dei buoni, trasformato in malvagio
che nessuno più mise a proprio agio

oh mio caro, noto la tua domanda
che a una donna ponesti vigoroso
la domanda suprema, sicuro mi rimanda
all'amar senza rimorso,  nonostante lebbroso
malato di chi sa cosa, l'esperto lei ti manda
nonostante tu cercassi soltanto un dolce riposo.
oh qual dolce vita, qual dolce amore tu cerchi
senza cambiamenti, segreti o coperchi.

ma di te giovane canto per preoccupazione
la preoccupazione di un amico che vede penare
uno dei suoi cari,  subito si pone all'azione
senza pianto, senza tristezza ti voglio aiutare
un messaggio, una parola, un'annunciazione
ma  è meglio chetare chi vuole ammutinare.
so che capirai, e ti unirai ad orlando
o forse è già accaduto? tornerò da te cantando

amicitia semper vincit malum.

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