Capitolo 4

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Arrivo a casa. Mamma deve essere ancora fuori. Rientra tardi dal lavoro, e papà, beh, papà non l'ho mai conosciuto. Mamma mi ha raccontato una volta che papà era una persona manesca, che saltuariamente alzava le mani su di lei e così, è finita la loro relazione. Sono felice che mia mamma Allison sia riuscita a non farsi mettere i piedi in testa da un bastardo del genere. Entro in casa e vado in camera mia. Mi getto di peso sul letto. Respiro l'aria che mi circonda. C'è odore di incenso e di un qualcos altro che non riesco a riconoscere. È un profumo caldo, che mi preme sulla pelle. Penso che se il sole avesse un profumo sarebbe proprio questo. Chiudo gli occhi e penso a quella maledetta notte. A quella maledetta notte nella quale Austin si è avvicinato. Nella quale mi ha baciata. Nella quale pensavo "no. È sbagliato" ma non ho detto niente. Nella quale notte Violet ci ha visti. Nella quale notte ho perso tutto. La mia amica. La mia dignità. Tutto.
Riapro gli occhi. Il ricordo mi fa troppo male per riviverlo. Prendo una sigaretta dal pacchetto che ho nel cassetto e l'accendo. Inspiro e sento il sapore del fumo che scende per la gola. Provo bruciore, ma è un'emozione che, in confronto a quelle che provo in questi giorni, non è niente. Guardo fuori. Vedo gli uccelli che volano liberi nel cielo. Sento il rumore del vento che si insinua tra il fogliame. Il freddo dell'autunno che prevale sul calore. E penso che, dopotutto, niente è più come prima.

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