Capitolo 8

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"Ciao scusa non è che avresti d'accendere?" Sento dirgli.
Ma sta parlando con me?
"Per forza Juniper parla con te!! Vedi qualcun altro qui intorno?"
Giusto. Ha una voce dolce ma decisa allo stesso tempo, una melodia mielosa che mi entra nelle orecchie e mi inebria di fantasia.
"Scusa, hai capito cos'ho detto?" Mi ripete. Quanto sono stupida? Gli rispondo: "Si, aspetta che prendo l'accendino" e inizio a cercarlo nella borsa. Lo guardo con la coda dell'occhio. Studio il suo viso, bello e rilassato. Mi attirano all'istante gli occhi. Che occhi. Sembra di perdersi in un oceano. Sono bellissimi. Di un azzurro così intenso da fare invidia ad una limpida giornata d'estate. Proseguo a scrutargli il viso. Ha un piercing sul sopracciglio, che gli confisca un'aria allo stesso tempo dolce ma aggressiva. Trovo l'accendino e glie lo passo.
"Grazie per l'accendino..."
"Juniper. Juniper Reed"
"Allora grazie mille per l'accendino, Juniper". Dice, marcando con la voce il mio nome.
"Cosa c'hai contro il mio nome scusa?" Gli chiedo di rimando.
Mi sorride. In realtà questo ragazzo ha una faccia che è veramente da schiaffi. Mi fa girare le palle in un modo assurdo.
"Davvero? Il tuo nome è Juniper? Come la pianta?"
Fa un ghigno.
Gli rispondo, un po' seccata "se, come la pianta"
Continua a sorridere. Che nervoso.
"Beh sentiamo allora, quale sarebbe il tuo nome?"
Si gira verso di me e mi chiede "scherzi? Ma davvero ci stai provando con me?"
Basta. Mi alzo dalla panchina e me ne vado, perché so che se resto lì l'ammazzo quello. Gli volto le spalle e me ne vado, ma mi sento afferrare il braccio e sono costretta a voltarmi: "Mi chiamo Less. Less Dubray"

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