la paura è diventata un lusso.

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Mi sono avvicinato a Deku per poter guardare fuori dal finestrino dell'aereo. Non eravamo arrivati molto lontano, ma per atterrare dall'altra parte del Giappone avevamo impiegato più o meno 4 ore. Mi sono allontanato dal finestrino con ancora la testa tra le nuvole, pensavo e calcolavo quanto ci avrei messo a salvare tutti se l'aereo avesse cominciato a precipitare. Mi prendevo sempre dei momenti per pensare al peggio così che poi non mi prendesse mai alla sprovvista. 

- Chi non riesci a salvare? - Mi ha chiesto Deku vedendo il mio sguardo insoddisfatto.

- La signora al 33b. - Ho risposto cercando di non farmi sentire. - Tu? 

- Il babbo dei due bambini alla nostra destra.

- A che ora? - Ho chiesto cercando a destra un signore con due bambini.

- Verso le 7:30.

- come mai?

- Sarà troppo spaventato da riuscire ad alzarsi dalla sedia, tu?

- La cintura è difettosa. - Ho risposto tornando a sedere mentre Deku si affacciava per vedere se avevo ragione o no. Un calo di pressione ha fatto tornare Izuku al suo sedile in meno di un secondo.

- E' il capitano che vi parla, l'aereo ha subito un guasto alle ali a causa di un attacco esterno, siete pregati si prendere il kit di sopravvivenza sotto i vostri sedili e di mantenere la calma, un eroe del posto arriverà in nostro soccorso il prima possibile. Grazie per l'attenzione. - Ho guardato Izuku pronto ad intervenire. 

- Non alzatevi dai vostri posti! - Ha detto la voce di Aizawa all'interno delle nostre orecchie.

- Come!? - Ho chiesto sorpreso e al contempo stesso arrabbiato.

- Siamo sotto copertura, nessuno di noi è un hero oggi, chiaro!?

- Sì sensei.-  Ha risposto Deku sentendo la serietà del nostro professore. Mi fidavo del suo istinto, e se lui mi diceva di dar retta ad Aizawa l'avrei fatto. Sentivo la paura crescere dentro di me mentre l'aereo perdeva altitudine. Sarebbe veramente arrivato un eroe? Saremmo riusciti a sopravvivere tutti quanti? Mi sono guardato intorno per notare che nessuno piangeva, nessuno era in panico, nessuno voleva urlare o scappare. Non c'era neanche una mano che cercava di slacciare la cintura. Neanche Deku era spaventato.

- Come mai sono tutti così tranquilli?

- Si fidano degli eroi.- Mi ha risposto come fossi l'unico a non saperlo.

- Tutti? E come possono fidarsi così ciecamente?

- Non possono fare altrimenti. La maggior parte di loro non ha quirk e chi ce li ha non può usarlo per salvarsi, oh, e ormai sono abituati.

- Abituati?

- Sì, c'è sempre un pericolo per loro, se esci per fare una passeggiata ci possono essere villain, se stai a casa pure, sennò ci sono gli hero inesperti. Loro sì che distruggono tutto.- Ha detto ridacchiando come quelli che ricordano vecchie e piacevoli esperienze.

- Tu... tu eri uno di loro?

- io lo sono.

- mi dispiace.

- non è colpa tua.

- non è normale non avere paura. - Deku ha alzato le spalle per poi aggiungere:

- è andata così.

- è per questo che sopportavi senza dire nulla?

- sopportavo cosa?

- me. - Ho risposto mentre l'aereo continuava a precipitare insieme a noi.

- kacchan, ti devi perdonare.

- Perché dovrei? Tu odieresti una persona se mi avesse trattato come io ho trattato te.

- è diverso.

- no, non lo è.

- senti, possiamo cambiare argomento?

- perché?

- ci ho già provato, non riuscirò a farti cambiare idea. 

- è davvero per questo?

- no idiota! stiamo per morire! ti sembra veramente il caso di discutere ci ciò che è successo 10 anni fa!? - Ha urlato Deku spazientito.

Io...lo amo ~Bakudeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora