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<<Questa sarebbe Mystic Falls quindi>> chiedo sarcastica.
<<A quanto pare>> risponde Katherine facendomi l'occhiolino.
<<Dunque, dove abita la famiglia Mikaelson? Ho bisogno di sfogare i mie istinti omicida>> confesso alla mia amica.
<<Puoi anche sfogarli con un qualsiasi umano, e' sempre divertente>> ottengo come risposta.
Mi giro verso Katherine con espressione non capiente.
<<Kath dimmi che almeno sono in citta'>>
Non mi risponde, si limita solo a guardare avanti e cominciare a camminare senza voltarsi.
Non ci posso credere, e io che pensavo di ottenere vendetta appena messo piede a Mystic Falls.
La raggiungo aumentando il passo.
<<E' uno scherzo, non e' cosi'?>>
<<No Caye, non so se siano in citta', e anni fa quando ti salvai la vita te lo dissi chiaro e tondo, o mi sbaglio?>> si ferma di colpo e si gira verso di me con fare provocatorio.
<<Cosa mi avevi detto?>> avanzo verso di lei mantenendo sempre il contatto visivo.
<<Che non sapevo quando sarebbero tornati, questo!>>
Ricominciamo a camminare.
<<Dimmi almeno che sai dove si trovano i pugnali di quercia bianca>>
<<Non precisamente>>
<<Che significa? Lo sai o non lo sai, la domanda e' semplice>>
Questa ragazza proprio non la capisco certe volte.
<<Nel senso che so chi li possa avere e di cognome fanno proprio Salvatore>>
<<Salvatore?>> chiedo confusa mentre continuiamo ad avanzare sempre di piu' verso il centro della citta'.
<<Salvatore come quei due fratelli che si innamorarono di te due anni prima del mio ritrovo? Mi ricordo, me ne avevi parlato a lungo, soprattutto del fratello minore se non sbaglio, Stefano?>>
<<Stefan!>> mi corregge infastidita.
<<Oh scusami tanto!>> rispondo sarcastica provocandole un leggero sorrisino.
<<Dove abitano questi due?>> chiedo impaziente.
<<Alla vecchia pensione di Mystic Falls>> mi risponde come se io fossi del posto.
<<Katherine questa e' la prima volta che metto piede a Mystic Falls, ti ricordo che fino a ieri abitavamo in Gran Bretagna>>
<<Lo so, ma e' divertente vederti sclerare>> e con la super velocita' se ne va.
Con la mia la seguo e quando ci fermiamo mi ritrovo una villa meravigliosa.
<<Ricchi i tuoi amici mh?>>
<<A quanto pare>> mi risponde facendomi un occhiolino.
<<Vuoi avere te il privilegio di bussare alla porta?>> chiedo a Kath.
<<Non aspettavo altro. Effetto a sorpresa?>>
<<E me lo chiedi?>> le rispondo.
Ci avviciniamo all'entrata e io mi metto ui po' in disparte, in modo che se qualcuno dovesse mai aprire quella porta non mi vedrebbe all'istante, concentrandosi solo sulla bellezza della mia amica.
Eccola che bussa e ad aprire e' un ragazzo abbastanza alto, dagli occhi di ghiaccio e capelli corvini.
E' davvero bello.
<<Elena?>> chiede lui guardandola un po' stranito.
<<Ritenta>> risponde Katherine con un sorrisino malefico.
<<Katerina!>> afferma il ragazzo prendendola subito per il collo e sbattendola al muro, fuori dalla casa.
<<Allora ti ricordi di me, Damon. Temevo che ti fossi dimenticato>>
<<Come posso dimenticarmi della ragazza che mi ha rovinato la vita>> risponde sul tempo.
In effetti ha ragione.
Vedo che stringe sempre di piu' la presa al collo di Katherine allora decido che e' arrivato il momento di reagire.
<<Scusami?>> affermo ottenendo la sua attenzione.
<<E tu chi diavolo saresti?>> mi chiede con aria di superiorita' infinita.
Odio la gente cosi'.
<<Phesmatos incendere annuncio pulvox, Phesmatos incendere annuncio pulvox, Phesmatos incendere annuncio pulvox, Phesmatos incendere annuncio pulvox, Phesmatos incendere annuncio pulvox>> comincio a formulare le parole di un incantesimo abbastanza semplice sottovoce.
Katherine qualche mese dopo aver fatto la nostra conoscenza, mi regalo' il grimorio di una vecchia strega ormai defunta, una Bennet, mi sembra si chiamasse Emily ma non ne sono certa.
E comunque la mia amica mi aiuto' a imparare tutti quegli incantesimi a memoria, in modo che una volta imparati tutti, avrebbe bruciato il libro piu' potente di tutta la storia e cosi' fu.
Se qualsiasi altra strega fosse entrata in possesso di quel libro di incantesimi, avrebbe potuto distruggere chiunque lei avrebbe voluto, facendola diventare la piu' potente strega al mondo.
Peccato che quel posto sia gia' stato prenotato da me, anche se sono un'eretico.
Noto Damon cominciare a vomitare sangue e un forte dolore alla testa lo prevale.
Proprio quello che volevo.
Cade a terra, lasciando cosi' di conseguenza il collo a Katerina, e comincia a vomitare sempre di piu' essendo sotto il mio controllo.
<<Invitaci ad entrare Damon e sarai libero da questa "maledizione", se cosi' la vuoi chiamare>> affermo.
Non risponde allora con la magia lo scaravento al muro, tenendolo sollevato attaccato ad esso.
Smetto con l'incantesimo lanciato prima in modo da lasciarlo parlare.
Ha bocca e vestiti ricoperti di sangue vampirico.
<<Allora? Hai intenzione di parlare?>> chiedo.
Sorride al mio sorriso e dopo poco risponde.
<<Devi essere proprio fumata se pensi che ti lascero' entrare in casa mia>> mi risponde.
Gli sorrido falsamente e per tre volte lo allontano e lo faccio schiantare di schiena contro il muro, facendolo tornare nella posizione di prima.
<<E tu devi essere molto stupido a parlare cosi' ad un eretico. Mettiamola cosi', o mi ci lasci entrare di tua volonta', oppure ti costringo con la magia a dire quelle due paroline "puoi entrare">>
Non mi risponde.
<<Prova con questo>> mi dice la mia amica lanciandomi un rametto d'albero.
<<D'accordo. Prima di passare alle parole preferisco di gran lunga la tortura>> dico.
<<Sai, anche io lo dico sempre>> risponde senza essere interpellato.
Il mio viso si fa cupo e gli ficco il ramo nello stomaco.
Versi di dolore escono dalla sua bocca.
<<Scusa, non ti sento. Ti stai per caso lamentando?>> chiedo girando il ramo e togliendolo dal suo corpo.
<<Quindi?>> chiedo.
<<Brucia all'Inferno bastar->> tenta di dire ma una voce maschile lo interrompe.
<<Hei!>> mi giro verso il ragazzo ed ecco un bel giovane che deve essere il fratello di questo essere.
<<E' tuo fratello?>> chiedo portando avanti una mano per fargli segno di restare li dov'e'.
Annuisce facendo molta attenzione a non fare movimenti che potrebbero mettere Damon in pericolo, come se non lo fosse gia' del resto.
<<Stefan, da quanto tempo>> afferma Katherine.
<<Katherine>> dice stupito nel vederla.
<<Ei Stefan, io sono qui>> schiocco le dita per riottenere l'attenzione su di me.
<<Ti conviene invitarci ad entrare in casa, per il bene tuo e di tuo fratello. Gli conficchero' questo ramo nel cuore se non lo farai, e da quel che so, ci sono massime possibilita' di morte>> lo minaccio.
<<Non lo faresti>> risponde tentando di avvicinarsi ma faccio segno di conficcare il ramo nel cuore a Damon.
<<Ah ah, non lo farei tesoro>> gli confesso.
<<Cosa vuoi da noi? Non ti conosciamo neanche, dimmi la motivazione e ti lscero' entrare nella pensione>>
Ci penso un attimo e mi giro verso Katherine per chiedere qualche conferma da lei.
Come risposta annuisce e decido di rigirarmi verso Stefan, incrociando la sua espressione vuota.
Decido di rispondergli...
<<I pugnali di quercia bianca, ecco cosa vogliamo>>
<<Volete uccidere gli originali?>> chiede Mister Ovvio.
<<Tu dici?>> rispondo sarcastica.
<<Non credo che possiamo aiutarvi>> risponde
<<Cosa vorresti dire Stefan?>> chiede Kath.
<<Non abbiamo quello che state cercando, ora andatevene>>
Io e Katerina ci sorridiamo maliziosamente.
<<Ai miei servi veniva insegnato a non rispondere in questo modo a una classe sociale superiore della propria, soprattutto se quella classe sociale era in possesso di sangue blu come il mio>> confesso.
Si mette in posa con le braccia incrociate guardandomi fisso negli occhi.
Deve essere una posizione abituale per lui ed e' al quanto buffo.
<<Andatevene>> ripete.
Lascio andare Damon che cade a terra privo di forze, anche se ben presto le riotterra'.
<<Perche' ho la netta sensazione che tu mi stia mentendo?>> gli chiedo.
<<Non sto mentendo, vi ho detto quello che so>> ottengo come risposta.
Diamine quanto e' banale!
<<Almeno rispondi a questa banale domanda, i Mikaelson sono in citta'?>> chiedo.
<<Si, sono tornati da poco e per celebrare il ritorno di tutti i fratelli domani sera si terra' un ballo nella loro dimora. E' invitata tutta Mystic Falls ma credo che molta gente sia stata soggiogata>>
Esattamente quello che volevo sentire.
Allora ci servira' fare un po' di shopping.
<<Tema?>> chiedo
<<Ballo in maschera, la specialita' di Katerina no?>> afferma lui sarcastico.
Rimango con la bocca aperta.
Questa era bella pesante come battuta, devo tentare di trattenere le risate e il fatto di essere girata di spalle mi aiuta.
<<Ti stai riferendo alla maschera di cui ti sei innamorato due secoli fa o alla maschera che ti spedira' dritto all'Inferno Stefan?>> risponde Kath provocando sul mio viso un sorriso a trentadue denti.
<<Temo che ti abbia fottuto>> rispondo ma un attimo dopo mi ritrovo delle mani possenti strette al mio collo e la mia schiena contro il muro di mattoni.
<<Che carino, ti sei risvegliato dal sonnellino>> dico al corvino per provocarlo.
Vedo Katherine che sta per partire per difendermi ma la stoppo immediatamente.
<<Non ce n'e' bisogno. Tu vai prima che la situazone si complichi, va a comprare qualcosa per domani, ti raggiungero' poi>>
Mi sorride per poi scomparire d'improvviso con la sua velocita'.
<<Allora ragazzi, di cosa vogliamo parlare?>> chiedo sarcastica.
<<Magari cominciando con le presentazioni. Chi diamine sei?>>
<<Sai Damon, la tua curiosita' mi colpisce>>
Mi diverte davvero tanto sfotterlo.
<<Ma non otterrai cosi' semplicemente delle risposte da un eretico che avra' il quadruplo della tua eta'>>
<<Tranquilla, mi divertiro' a torturare il perfetto corpo che ti ritrovi>> mi confessa.
Nel frattempo si avvicina a noi anche il fratello piu' giovane.
<<Sapete, mi sento cosi' osservata in questo momento e mi manca completamente il respiro>> cerco di perdere tempo.
Ho bisogno di acquisire maggiori informazioni possibili senza che loro se ne accorgano e mi ci vuole tempo.
<<Qual e' il tuo nome?>> chiede in tono minaccioso sempre Mr occhi azzurri.
<<Aaah d'accordo, mi hai convinta, ora pero' staccami le tue manaccie dal mio collo, mi faresti un enorme favore>>
<<Assolutamente no, cosi' saresti libera di scappare>> mi risponde.
<<Damon, lasciala andare>> si intromette Stefan.
<<Wow Stefan, da te non me lo sarei mai aspettato sai?>> affermo sarcastica.
<<Gia' Stefan, davvero non me lo sarei aspettato. Ora per favore, sta zitto, qui ci penso io>> ecco la punta di sarcasmo di Damon.
<<Damon lasciala>> ripete il fratelo minore.
<<Un favore per un altro favore, solo cosi' otterremo risposte, no?>> conclude riferendosi a me.
<<Allora non sei poi cosi' stupido come tuo fratello>> commento.
<<Tu, brutta->>
<<Damon!>> lo interrompe.
Il fratello maggiore mi lancia un ultimo sguardo omicida per poi lasciarmi andare.
Mi massaggio un po' il collo per il poco male provocato a esso.
<<Il mio nome e' Cayetana Diana Mary, piacere>> mi presento sorridendo.
<<Un cognome sarebbe bene accetto>>
<<Tutto al suo tempo Damon, tutto al suo tempo>> do come risposta all'affermazione fatta pochi secondi fa.
<<Lasciatemi entrare e rispondero' alle vostre domande, se no resterete col dubbio perche' non ci mettero' molto a decidere di andarmene via di qui. Le informazioni necessarie le ho ottenute, ora se volete riceverle anche voi, due semplici paroline dovrete dire e rispondero'>> tento di convincerli.
<<Puoi entrare>> dice Stefan.
<<Oh andiamo! Stai scherzando spero?>>si incazza Damon.
<<Tranquillo bel faccino, non sono qui per far del male a nessuno della vostra famiglia, almeno, non per ora. Intralciatemi e morirete, fatemi arrabbiare e morirete. Se rovinerete i meiei piani->>
<<Moriremo?>> chiede piu' che ovvio Damon mentre si va a sedere sul divano.
<<No. Vi tortureo' fino a quando le uniche parole che riuscirete a dire saranno "Dio mi affido alle tue mani" e poi li, si, credo che vi uccidero'>> lo correggo buttandomi anche io sul dovano di fronte al loro.
<<Allora, cosa volete sapere?>> chiedo accavallando la gamba destra su quella sinistra.
<<In che anno sei nata?>> mi chiede Stefan.
<<Mi sarei aspettata un altro tipo di domanda ma ok, posso rispondere. Io sono nata il 1 Luglio del 1237, lo so, sembro molto piu' giovane>>
<<Come sei divenuta quello che sei>> chiede l'altro fratello.
<<Non lo so e lo vorrei tanto sapere. L'unico fatto che mi ricordo e' quando cominciai a provare quella voglia di sangue infinita che mi porto' a uccidere la gente dell'impero di mio padre. Quando accadde lui e mia madre erano gia' morti e questo mi cosnola assai. Ero molto legata a loro, non avrei sopportato il fatto di ucciderli. Non sarei neanche riuscita a controllarmi. Mi ricordo ogni singola uccisione di quella sera -comincio a fissare il vuoto e a immagiare tutto nella mia testa- la citta' stava andando a fuoco per colpa mia, ero un eretico e quando la rabbia mi prevalse esplosi tra virgolette. Venni tradita dal primo uomo che amai veramente, conosciuto oggi e allora con il nome di Niklaus Mikaelson, o come lo chiamo io, Lestofante Pusillanime di merda. Termine italiano che mi venne insegnato a scuola per le persone odiose, crudeli, imbroglione, codarde e meschine. Tutti aggettivi che lo rappresentavano, ma quando lo conobbi non potevo saperlo. Comunque, ritornando alla mia transizione. Uscii di corsa dal castello ed ero molto spaventata. C'erano persone che stavano morendo a causa mia capito? Era tutta colpa mia. -le lacrime minacciano di scendere la mio viso- Animali, vegetali e uomini bruciati vivi. Volevo morire. Nei miei occhi si poteva vedere il riflesso delle fiamme farsi sempre piu' imponenti. Se mi concentro riesco ancora sentire le grida di quella povera gente. -sento l'urlo nella mia gtesta-. Camminai piangendo, strillando e con un forte nodo alla gola per tutte le stradine, quasi quasi non riuscivo neanche a reggermi in piedi. Vidi una bambina, avra' avuto circa dieci anni, bloccata dal torace in giu' da delle aste di lengo di una vecchia casa. Mi accucciai piangendo e la aiutai a liberarsi ma ben presto, quella sensazione di massima fame mi prevalse e la guardai dritta negli occhi. Riuscivo a sentire le vene uscire fuori dalla mia pelle e gli occhi trasformarsi in qualcosa di maligno, di oscuro.
Aprii la bocca e i canini si fecero strada fino al suo collo. Le sue grida. Povera bambina. Una volta dissanguata del tutto mi accucciai e mi crollo' tra le braccia e con le lacrime agli occhi e singhiozzando le parlai, come se avesse potuto sentirmi "mi dispiace tanto, perdonami. Io non volevo fare del male a nessuno". Cominciai a correre, dopo quello che mi capito' con quella ragazzina, la paura di far del male a qualcun altro non smetteva di cessare. Mi sentivo sola, un mostro solo senza una via di scampo. Volevo solo e soltanto morire assieme al mio popolo. Ogni persona che si metteva sul mio cammino mi avvicinavo a lei e dopo sentire le solite parole "Vostra Maesta', deve mettersi in salvo!" io gli staccavo o la testa, o il cuore, o partivo direttamente col prosciugarlo fino all'ultima goccia di quel succoso e denso sangue. Cercai per giorni un posto sicuro dove nascondemri dal mondo intero e lo trovai. Mi incatenai in modo che non potessi scappare e morire col passare del tempo, ma quello che ottenni fu una lunga, lunghissima tortura. Restai a secco di sangue fino al 1866, quando finalmente una giovane ragazza riusci' a trovarmi->>
<<Katerina>> mi precede Damon
<<Si, Katherine. Mi diede un po' del suo sangue e mi aiuto' nell'autocontrollo e ci promettemmo che saremmo restate sempre assieme e che nel 2013 saremmo partite per Mystic Falls e avremmo ottenuto vendetta uccidendo la famiglia che piu' ci ha portato dolore. I Mikaelson>> ed ecco conclusa una parte della mia vita.
<<Hai parlato di impero e di Vostra Maesta'. Che significa?>> chiede Damon non capendo.
<<Il mio cognome e' Disint, Cayetana Diana Mary Disint, principessa legittima erede al trono negi anni del 1200. Divenuta Vostra Maesta' nel momento in cui mio padre mori'>>
Mi guardano con gli occhi spalancati e bocche aperte.
<<Chiudete quelle dannate bocce, entreranno le mosche se non lo fate>>
Non rispondono.
<<Hai sofferto immagino>> commenta Stefan.
<<Abbastanza da voler uccidere le uniche persone che mi han portato cosi' tanto dolore. Ora ditemi -mi alzo dal divano rivolgendomi verso di loro- dove posso trovare i pugnali di quercia bianca? Ve lo chiedero' per l'ultima volta, so che lo sapete>> li minaccio.
<<Perche' avremmo dovuto mentirti?>> chiede Stefan alzondasi da posto seguito dal fratello.
<<Non lo so? Ditemi voi>>
<<Te lo posso giurare, noi non sappiamo nulla ma.. forse possiamo aiutarti a ucciderli. Klaus e' riuscito a completare la transizione e adesso sta creando nuovi licantropi da trasformare in Ibridie non glie lo vogliamo permettere. Temiamo che possa diventare l'essere piu' potente della terra e che faccia la gente sua schiava>> mi confessa Stefan.
<<Vedo che non e' cambiato per niente. D'accordo, ci vediamo domani al ballo alla villa Mikaelson. Voi distraerete la famiglia assieme a vostri amici, sempre se ce li avete, mentre io cerco i pugnali. Ce li devono avere per forza loro e finalmente otterro' vendetta>>
<<Aspetta un attimo -comincia a lamentarsi Damon mettendo avanti una mano per protesta- perche' dobbiamo distrarli proprio noi, Miss Vostra Maesta' la Principessa Sul Pisello?>>
Patetico.
<<Perche' sono piu' vecchia e piu' veloce di voi e conosco Klaus. So dove nasconderebbe dei pugnali, voi no. Quindi fatemi il favore di distrarli abbastanza a lungo, non vorrei che mi staccassero la testa prima del previsto. Trovate qualcuno che controlli ogni Mikaelson, se non sbaglio Finn, Klaus, Elijah, Rebekah e Kol, tanta roba Kol, comunque loro. A che ora inizia la festa?>>
<<Innanzitutto Finn non so chi sia, Klaus deve averlo colpito alle spalle. In quella famiglia certe volte sono fratelli mentre altre volte volano coltelli. Poi, non so cosa ci trovi di bello in Kol, parliamone, io sono completamente migliore di lui sia di belle, sia di fascino, sia di->>
<<Abbiamo capito Damon, nove e mezza, non tardare, ci sara' tutta Mystic Falls. Se fai ritardi attirerai attenzione su di te e non va bene. Procurati un abito elegante, come quelli che mettevi ai balli reali di un tempo. Intesi?>> mi chiede Stefan accompagnandomi alla porta.
<<Chiarissimo>>
Quando me ne sto per andare vengo interrotta dalla voce del ragazzo.
<<Dove andrai a dormire? Hai un posto?>>
<<No Stefan ma, sta tranquillo. Soggiogheremo qualcuno per farci ospitare per quanto sara' necessario e.. riferisci a tuo fratello che se mi dovesse chiamare ancora una volta Vostra Maesta' La Principessa Sul Pisello, lo riempo cosi' tanto di pugni che si vedra' piu' brutto di Kol allo specchio>>
<<Glie lo diro'>> sorride e provoca una mia risatina.
<<Ci si vede>> lo saluto.
<<Se ti serve un posto dove stare, qui ci sono delle stanze libere>> continua.
<<Ospiteresti Katherine?>>
<<No>> ottengo come risposta.
<<Appunto. Cia Stefan, di nuovo>>
Mi fa saluto con la mano mentre esco.

Pov. Stefan
La vedo andarsene e rientro in casa chiudendo la porta alle mie spalle.
Una volta girato ecco Damon a pochi centimetri da me.
<<Non ti conviene provarci con lei fratello, l'hai vista? Quella ti controlla quando meno te la spetti e conclude con l'ucciderti>>
<<Non ci stavo provando con lei Damon>> rispondo seccato <<e' solo che ha vissuto cio' che ho vissuto io tanti tanti anni fa, questo>>
<<Fattela amica, cosi' uccidiamo una volta per tutte Katheirine>>
<<No>> rispondo acido.
<<Come scusa?>>
<<E' l'unica persona che rimane a Cayetana ed e' lei ad averla aiutata quando ne aveva piu' bisogno>> rispondo.
<<Io dvvero.. io.. i- - aaaaah lasciamo perdere>> cerca di trovare le parole giuste ma fallisce miseramente.
<<Non toccarla Damon, Cayetana ti uccidera' e non voglio che accada e credo che manco ad Elena faccia piacere!>> gli urlo tentando di farmi sentire dato che si sta dirigendo al piano superiore.
<<Aaaah va al Diavolo>> sbuffa facendomi sorridere.



Ciao raga!
Come va? Spero tutto bene.
La storia vi sta piacendo? So che siamo solo ai primi capitoli ma sto cercando di fargli il più lunghi possibili. Lasciate stellina se volete e commentate, mi va davvero piacere se lo fate.
















Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 11, 2023 ⏰

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