Era mattina e dopo la giornata piacevole del giorno prima Gianfranco aveva solo una cosa in testa: Enzo e la sua pelata dolce e morbida che alla fine tanto morbida quando erano insieme non era più così tanto morbida anzi era dura come un mattone fresco di cemento che illuminava alla luce del mattino e lo amava amava vedere sempre quella stella del mattino e si sentiva fortunato perché apparteneva solo e solamente a lui. Prima di confessare a Maria Vittoria della sua sessualità e della sua relazione decise di andare a salutare Enzo e discutere con lui riguardo alla modalità con cui avrebbe parlato con Maria Vittoria in più gli aveva comprato una lacca speciale per insaporire le pelate in un sexy shop vicino e uno champagne con cui festeggiare. Arrivo davanti al suo ufficio senza preavviso dato che voleva fargli una romantica sorpresa ma quando apri la porta qualcosa lo fece inorridire: Enzo stava leccando con tutta la sua forza la pelata di Andrea il cameriere e nel mentre pronuncio queste parole da pelata a pelata che ovviamente indurita per errore capto anche quella di Gianfranco <<sei così salato ti amo cazzo>>. Enzo si rese conto della presenza di Gianfranco <<ah lo ami? ami questo rasato?>> <<Cosa ci fa lui qui Enzo>> <<Andrea..Gianfranco>> <<stavo per lasciare mia moglie per te brutto traditore>> <<avete una relazione?>> <<ragazzi lasciatemi spiegare *avvicina le due teste a se* io amo tutti e due, vi amo con tutta la mia luce e non sapete quanto è dura e pulsa per tutti e due ho bisogno di voi io vi necessito>> e inizio così a leccare violentemente tutti e due che presi dal piacere restarono la per poi leccarsela violentemente a turno. una volta usciti dalla stanza era più lucidi che mai <<è stato stranoGianfranco? >> <<se mi è piaciuto nonè stato strano andrea >>. Gianfranco non avrebbe più detto nulla a Maria Vittoria tutto a stava spingendo oiu avanti del previsto, anche se le gelosie in un triangolo così luminoso all'apparenza non tardarono ad arrivare.
