Trentuno dicembre..
Oggi grande festa, le ragazze sono già di là a prepararsi. Anzi, credo sia il momento di raggiungerle. Voglio evitare di fare tardi in una giornata come questa.
<<GIULIA, FINALMENTE! Dobbiamo decidere il tuo vestito, hai qualcosa in mente?>> sei la mia migliore amica, Serena. Dovresti già conoscere la risposta: no! La mia espressione lascia poco all'immaginazione.
<<Mannaggia a te. Mettiamoci a lavoro Carola, c'è tanto lavoro da fare qui, ma poca pazienza.>> bella battuta, peccato sia banale.
<<Ragazze, quel vestito è veramente fuori dalla mia portata. Siete sicure mi stia bene?>> sono talmente insicura, non lo vedo proprio addosso a me. Non è adatto alla mia forma fisica, insomma non sono neanche abituata, preferisco abiti comodi.
<<È un semplice vestito aderente e nero, un classico che Giulia, fidati di me, farà s-venire qualcuno>> OK, ok. Questa è stata intensa, molto intensa.
<<SERENA!>> non ho più parole, la rimprovero più duramente possibile.
<<Luigi, grazie al cielo! Abbiamo bisogno di un parere imparziale e sincero, da parte di un ragazzo.>> e fino a qui, ci siamo. Ma se il mio obiettivo era quello di non dare nell'occhio, partiamo male.
<<Immagino riguardi Giulia, e il vestito che sta indossando.>> sono così prevedibile? Giuro che mi metto a piangere.
<<Esattamente, tu che ne pensi?>> che imbarazzo, giuro che le rendo tutte un chicco di polvere. Se solo potessi farlo con lo sguardo.
<<Stai benissimo, ma a prescindere non hai più tempo per cambiarti, nessuna di voi lo ha. È tutto pronto, mancate solo voi>> uno, due, tre. Respira. È solo un vestito.
<<Carola, non tirarmi per il braccio! Mi stai facendo male!>> e anche tanto, cavolo. Il mio tono di voce risulta sofferente.
<<Tu mi scappi, non posso lasciarti.>> scappare? Esattamente, dove? Insomma se ne avessi la possibilità, ammetto che lo farei.
Possibilmente il più lontano possibile dallo sguardo di Alessandro, per favore.
Chissà se riuscirò a sopportare la tensione, la vista di loro due insieme. Vorrei solamente divertirmi, ma con lui presente è impossibile.
<<Potrei esplodere da un momento all'altro, vi avverto.>> sto per vomitare, che è diverso.
<<Tutto buono, per carità, ma a chi è venuto in mente di preparare così tante cose?>> qualcosa mi dice che c'entri Luca, ma potrei sbagliarmi.
<<LDA, IO HO SOLO ASSECONDATO LE SUE IDEE.>> bella questa, Nicol. È stata lei a fare la spesa, quindi dubito che la colpa sia solamente di Luca.
<<Sei comunque colpevole, vi denuncio.>> tornassi indietro, mangerei le mie carote. Almeno sono leggere, fresche, perfette. In più fanno bene alla vista.
<<Andiamo a ballare, forza!>> quanta voglia di vivere. Serena è completamente pazza, questa sera. È la più solare del nostro gruppo e questo non lo metto in dubbio, ma qui tutti si stanno dando da fare. Tranne io.
<<Carola, Carola!>> dannata musica alta.
<<Cosa c'è?>>
<<Vado a prendere un po' d'aria, se Serena mi cerca, diglielo!>> speriamo abbia capito, ma ne dubito. Mi sembra di averla vista annuire, ma non è detto che abbia chiaro il concetto.
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Magnifico difetto// Alex Wyse
Romance«E invece no. Non odio te, odio quando fai quelle battutine del cavolo, perché fanno ridere. Odio quando mi rispondi male, perché sai tenermi testa ed è questo che cerco in una ragazza. Odio quando sorridi, quando canti, quando mi prendi in giro o m...