La competizione ha sfociato nei rapporti di amicizia e mi ribolle il sangue, perché gli equilibri erano stati raggiunti con tantissima pazienza e i professori a distruggerli ci hanno impiegato la bellezza di una puntata e mezza. La colpa non dev'essere attribuita solamente ai guanti di sfida ovviamente, perché tutto parte da noi ragazzi. Per esempio, questa settimana mi è arrivata una busta rossa, che vede la sottoscritta contro Alberto. Ma non l'ho usata come pretesto per discutere perché in casetta di urla e parolacce ce ne sono abbastanza. Al contrario, io e il mio amico abbiamo scherzato sulla sfida prendendoci in giro e addirittura ammettendo di essere uno più scarso dell'altro. Questo astio porta a non respirare.
<<E che cazzo, toglietevi il nome di Giulia dalla bocca quando litigate, capite che non va bene nei suoi confronti?>>
<<Serena non ti mettere in mezzo in situazioni che non ti riguardano, per favore.>>
<<Luigi intervengo quando mi pare, volete tanto bene a Giulia ma la mettete sempre in mezzo anche quando non c'entra niente. Fatevi una vita.>>
Prima di essere interpellata da qualcuno, mi alzo e lascio gli altri discutere. Non perché io non abbia le capacità per mandarli tutti a fare in culo, ma semplicemente perché non ho voglia di mettermi a gridare. Sono solamente le sette e mezza, la cena mi sta già tornando sù. Sento qualcuno che cammina dietro di me, ma non dico niente e manco mi volto perché sono a conoscenza del fatto che sia Alex. Non ho certezze, ma nemmeno dubbi. Il profumo è decisamente il suo, lo riconoscerei tra mille. Mi sdraio sul mio letto sfatto a pancia in giù, perché temo tantissimo di affrontare lo sguardo del malinconico. Soprattutto in un periodo di debolezza come questo, per quanto mi riguarda.
<<Giulia sono incazzato, perché hai già sofferto abbastanza per colpa mia. E pur non volendolo, non riesco ad evitarlo.>>
<<Se non riesci evidentemente è perché non vuoi rendermi felice, forse neanche stare con me.>>
<<Che cazzo dici, certo che voglio stare con te. Non avrei rinunciato ad ogni rapporto di amicizia, altrimenti.>>
<<Però non lo dimostri, perché potresti evitare le discussioni con i ragazzi e raggiungermi per passare del tempo insieme. Per risolvere. Ma non lo fai, MAI!>>
<<Giulia non gridare, ti scongiuro. Sai quanto sei importante per me, sai l'effetto che hai su di me! Oltre tradire la mia fidanzata cos'altro dovrei fare per dimostrartelo, eh?>>
<<Devi dimostrarlo, perché a parole sei tanto bravo ma a fatti zero. Ti ricordo che quella stronza non l'hai mai lasciata, hai aspettato tornasse a casa per uscire allo scoperto.>>
<<Stai esagerando, ti avevo seguito per risolvere ma a quanto par->>
<<Zitto. Ti amo, sei uno stronzo Alessandro e non ricordarmi che non sopporti quando ti chiamo così, lo faccio apposta, ma ti amo. E forse più che gridarci contro non riusciamo a fare, va bene, però è così. Non riesco più ad evitarlo.>>
<<Io ci provo ad avvicinarmi, però c'è sempre qualcuno che si mette in mezzo...>>
<<A me degli altri non interessa, io vorrei semplicemente essere felice insieme a te.>>
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Magnifico difetto// Alex Wyse
Storie d'amore«E invece no. Non odio te, odio quando fai quelle battutine del cavolo, perché fanno ridere. Odio quando mi rispondi male, perché sai tenermi testa ed è questo che cerco in una ragazza. Odio quando sorridi, quando canti, quando mi prendi in giro o m...