Mi sono svegliata e mi manchi
in due o tre rime brevi
in due o tre rime che ancora non voglio dire
e senza sé e senza ma
e senza un perché
continui a mancarmi,
continuo a mancarmi,
continuano le nostre mancanze anche tornassimo.
Insieme sempre,
insieme mai,
siamo insiemi concentrici
più vado avanti e più mi concentro a non pensarti mai,
ed io questo dolore vorrei urlarlo,
lo scrivo perché quando lo faccio la voce si spezza,
non riesco a farlo,
io non riesco ad urlare mai,
dico sempre tutto in sotto-voce
come il ti amo e come quel che siamo.
Già,
più penso di non pensarti e più ti penso,
che schifo questo tempo
Vorrei averci sempre il caldo tra i capelli,
accarezzare i tuoi biondi,
guardarti gli occhi verdi,
baciarci ogni volta che il semaforo è rosso
cercarti la mano quando siamo in ristorante,
cercarti assaggiare il vino rosso
parlare di gatti ed io che ti dedico poesie
e solo quest'ultima è rimasta uguale, come sempre.
Sono triste e mi mancano
i tuoi abbracci e i tuoi baci,
bevo un caffè dopo l'altro
mi uccido di sigarette
e magari mi uccidessi per davvero, per amore come Tenco,
con amore io vi saluto come Mina.
Ed ogni parola mi riempie di te.
Forse perché ti ho sognato o forse perché sono priva d'amore, mi sento alla deriva come una barca senza destinazione,
io a questo dolore voglio affondarlo,
senza scialuppe di salvataggio,
tra le onde stendermi
tra i pesci perdermi.
Oggi mi manchi e ancora le pastiglie non le ho prese,
tanto che senso c'ha
prendere uno xanax dopo l'altro
e così dormire in eterno
far finta che questa vita non sia mai successa,
far finta che questo amore non sia mai successo.
Mi sento come se non ci fosse fine
me ne voglio andare e far perdere di me le file, voglio andarmene e di me perdermi,
senza lacrime, senza il bacio d'addio.