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Adeline

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Adeline

Arrivai a casa con l'umore sotto i piedi, l'unica cosa che volevo fare era mettermi il pigiama, mangiare il gelato e piangere.

Alla fine ognuno di noi ha il proprio modo di sfogare le proprie emozioni?

Entrai e lanciai il borsone di pattinaggio sul divano

Sentii un grido di sorpresa provenire dall'altra stanza

-Chi c'è?- singhiozzai

Afferrai un mestolo dalla cucina e mi diressi verso dove avevo sentito la voce

Mia sorella era a danza, mia madre era al club e mio padre al lavoro.

Chi diavolo poteva essere in casa?

Deglutii rumorosamente e mi pentii subito di aver afferrato un mestolo per difendermi

Con passi molto cauti avanzai

-Sono armata e non ho paura di usare la violenza contro di te-

E che violenza

Sentì delle mani posarsi sulle mie spalle e d'istinto mi girai verso "L'aggressore" colpendolo in pieno viso con l'utensile di legno

-Ma che diamine- si lamento il ragazzo coprendosi il volto

-Kyle?!- gridai sorpresa

-Perché lo hai fatto?!- domandò

-P-pensavo fossi un aggressore e m-mi sono spaventata e- cominciai a piangere a dirotto

-S-scusa Kyle non è colpa tua- singhiozzai

Mi guardò confuso e d'impulso mi abbracciò cercando di consolarmi

-Non volevo spaventarti. Flo mi ha detto di aspettarla qui a casa-

-Vuoi dirmi cosa è successo da averti ridotto così?- mi chiese gentile

-Prometti di non dirlo a Florence?- dissi sciogliendo l'abbraccio

-Lo prometto-

-Mia sorella ha offerto un posto permanente a Rachel tra le cheerleader e come ha detto lei: le cheerleader devono avere amici popolari e non sfigati come me. Oggi ha fatto finta di non conoscermi quando avevo bisogno del suo aiuto e ha detto che HA DOVUTO.-

-E ha ragione è colpa mia se si vergogna di essermi amica- iniziai a gesticolare freneticamente

-Adeline- esclamo Kyle

-Sì?-

-Non è colpa tua.-

-Cosa?- domandai confusa

-Non è colpa tua se a scuola ti trattano da schifo e non è nemmeno colpa tua se Rachel non ti vuole al suo fianco. Tu non centri nulla, sono le altre persone a non meritarti. Vali troppo per poter essere paragonata a qualcuno in quella scuola.-

-La vita punisce le brave persone come te Adeline, non è giusto ed è così orribile-

Non avevo mai pensato che Kyle Evans avesse dei sentimenti e che fosse una persona diversa dalla parte da "capitano della squadra di football popolare, bello e stronzo" che interpretava ogni giorno

Lo avevo giudicato così male, ormai ero portata a pensare che ognuno in questo mondo volesse farmi del male

Ma forse e dico forse c'era ancora qualcuno che si salvava

-G-grazie Kyle-

-Di nulla e se hai bisogno di parlare sai dove trovarmi- mi fece l'occhiolino e risi

Sentimmo la porta spalancarsi e sussultammo entrambi

-Amore eccomi, scusa ma Odette mi ha trattenuta e- Adeline che ci fai qui?- domandò sorpresa

-Ehm...-

-Che palle per una volta che pensavo avessimo la casa libera- disse scocciata

Kyle scoppiò a ridere

Florence si rese conto di ciò che aveva appena detto

-Per studiare ovviamente, pensavo fosse sottinteso- si corresse

Il suo ragazzo si stava ormai rotolando a forza di ridere

-Ook allora vado al club- dissi

-Buono studio- risi

-Dillo alla mamma e ti uccido- mi sussurrò Florence prima che uscissi

-Non le dirò nulla- dissi

Mi avviai verso il club, anche se la mia voglia di andarci era molto bassa

Ma di sicuro non sarei rimasta a casa sapendo che Florence e Kyle ecco insomma avete capito.

Ma di sicuro non sarei rimasta a casa sapendo che Florence e Kyle ecco insomma avete capito

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The other sister || Timothèe ChalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora