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Theodore

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Theodore

Sbuffai scocciato, erano più di 40 minuti che aspettavo Chloe e sua figlia in aeroporto e nessuna traccia.

L'impulso di andarmene e lasciarle lì era tanto, ma cercai di portare pazienza.

Presi il telefono per controllare l'ora e notai che non avevo ancora visualizzato l'ultimo messaggio di Adeline

Adeline

La voce di una donna mi distolse dai miei pensieri

Meglio così

-Théodore chéri, quel plaisir de te revoir!- (che piacere rivederti)

La guardai allibito per qualche secondo, proprio un piacere riverti

-Chloé, le plaisir est pour moi- (il piacere è tutto mio) dissi in maniere poco convincente

-Théodore! Théodore!- strillava mentre continuava a saltare Amy

-Salut Amy- (ciao) mi limitai a rispondere

-On ferait peut-être mieux d'aller à la voiture et de rentrer à la maison- (forse è meglio che andiamo alla macchina e torniamo a casa) esclamai sbrigativo

-Oui, oui- rispose Chloe lasciandomi le valigie e prendendo sua figlia per mano

Si prospettava una lunga vacanza

Caricai le pesantissime valigie in macchina, si sono portate pure l'arredamento?

La donna allacciò la figlia dietro e salì affianco a me

-Come sta Adrien?- ruppe il ghiaccio appena partiti

Non le risposi, mi limitai a fissare la strada

-È un brav'uomo Theodore, so che non lo dimostra- disse

-Non sai un cazzo su di lui Chloé, sta zitta che fai più bella figura- tagliai corto

Erano passati tre anni dalla sua ultima visita, non era cambiata per nulla: i capelli color nocciola che le ricadevano morbidi sulle spalle, gli occhi del medesimo colore e quel suo accento francese la facevano sembrare ancora più giovane

-Vedo che ancora non ti è passata- sibilò guardando fuori dal finestrino

-Non penso mi passerà Chloé, facci l'abitudine-

The other sister || Timothèe ChalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora