Dicembre.

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Nina's Pov.

La mattinata sembra essermi scivolata via in un minuto, senza neanche rendermene conto, sto già salendo sull'aereo che ci riporterà in Italia.

Ci trovo, ancora, solo Carlos. Intento a bere un caffè mentre scorre sul suo telefono.

«Buongiorno Carlito.» gli sorrido, sistemando le mie cose nel posto difronte a lui.

«Oi, Nina. Buongiorno.» ricambia il sorriso. «Abbiamo lavoro da fare durante questo viaggio?»

«Mi dispiace... ma sì.» sospiro. «So che sicuramente sarete molto stanchi e pressati, ma devo consegnare domani. Sono solo le solite domande di routine.» lo rassicuro, prendendo posto.

«Allora iniziamo subito, così posso dormire.» ridacchia. «C'è anche Charles.»

Cazzo, Charles.

Se avessi potuto evitarlo, stamattina, probabilmente lo avrei fatto.

«Buongiorno.» lo guardo avvicinarsi.

Lui fa un cenno con la testa e lancia il suo zaino da viaggio sotto al sedile, per poi prendere posto accanto a Carlos. Non mi ha guardata minimamente.

«Mi sembrava avessi dormito bene.» lo scruta quest'ultimo.

«Mh.» annuisce, ancora evitando il mio sguardo.

Faccio finta di niente e prendo la cartellina del lavoro. Tiro fuori due fogli e glieli porgo.
«Questi sono da compilare. Devo consegnare domani.»

Adesso mi guarda. Ma noto un certo distacco, nei suoi occhi.
«Come vuoi.» afferma freddo.

Non resisto più.
«Qualcosa non va?» chiedo di getto, cercando di non risultare rude.

«È tutto okay. Lasciami compilare questi stupidi fogli.» afferma con altrettanto tono, spuntando con la penna su di essi.

«Sinceramente non credo.» incrocio le braccia al petto, seria. «Non hai motivo di trattarmi in questo modo, faccio solo il mio lavoro.» quasi sbotto.

«Forse dovresti cambiare scuderia.» adesso mi guarda. Il suo tono tra il sarcastico e il duro. «Magari quella di Pierre ti fa sentire meglio.» fa una smorfia quasi da sorriso amaro. Poi torna ai fogli.

Resto fredda, spiazzata. La bocca aperta come a voler parlare. Ma non riesco a dir nulla.
Questo suo comportamento, questo suo lato... quasi stento a riconoscerlo.
Il Charles che ho conosciuto qualche mese fa, il Charles che ho salutato dopo l'ultima gara, non è così.

Carlos, accanto a lui, mi rivolge uno sguardo dispiaciuto, mi sorride tenue e mima un "è solo stanco".

Annuisco, poggiando la testa al sedile e guardando fuori dal piccolo finestrino.
Sento gli occhi lucidi, ma fingo sia tutto a posto.
Questo viaggio sarà molto lungo.
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ninamarchetti's story
24-25-26-27 dicembre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 14, 2023 ⏰

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Come rubini sull'asfalto.||Charles Leclerc.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora