fuori(2)

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Nabi e Néza parlano un po' mentre li ascolto,mi piace farlo..mi tranquilla un pochino e sorrido mentre li ascolto.

Néza li racconta come mi aveva spaventato una mezza ora fa.

Nabi ride ed io sbuffo.
"Che ridi ou?"ed incrocio le mie braccia al mio petto fissandolo.

Lui scoppia a ridere ed io cerco di mantenere il mio sorriso.

Che carino che è mentre ride..

"Va bene,va bene..molto divertente"mormoro alzando i miei occhi al cielo.

"Scusami,Giulietta..hai ragione non è divertente" esclama il francese ridendo.

L'algerino ridacchia ed il francese ribatte cercando di non iniziare a ridere nuovamente
"Fra,n-non ridere n-non è divertente"

"Ma anche tu stai ridendo!"esclama divertito

Dopo essersi calmati mi chiede l'algerino
"Ma Giuli,vivi da sola in Milano?Hai 17 anni!"

Mi sedio dritta e rispondo
"Ah no,vivo con i miei genitori ed i miei due fratelli,ma adesso sono tutti i quattro in Venezia.Sono andati dal mio zio,ma io non volevo quindi sono rimasta qui in Milano,dovrebbero tornare in alcuni giorni"

Nabi stava per chiedermi qualcosa ma Néza esclama "Siamo arrivati!"

Il francese scende dalla macchina ed apre la mia portiera per dopo aiutarmi a scendere,mi ringrazio e sentiamo Néza dire
"Ma che gentiluomo,mamma mia fra!"

Nabi li da una fragile spinta sulla spalla ed io ridacchio.

Camminiamo fin quando non raggiungiamo un locale.

Néza entra e noi due lo imitiamo,entrati nel locale mi guardo un po' intorno.
Il locale non è molto grande,ma purtroppo carino.

"Cosa vuoi mangiare?"chiede il francese.

"Non ho molta fame ragazzi"ribatto ma i due costringono a mangiare qualcosa.

"Degli spaghetti alla carbonara?"chiedo a Nabi e lui risponde "Ma naturalmente,non devi chiedermi Giulietta"

Ridacchia e dopo alcuni minuti arriva il cameriere con i piatti.

"Buon appetito"esclama il signore e dopo se ne va.

"Ma quanti fratelli hai?"chiede Nabi

"Ne ho due,il più grande si chiama Federico e ha 25 anni,l'altro ha 22 anni e si chiama Matteo"gli racconto e lui mi ascolta molto attentamente.

Chiacchieriamo così fin quando non finiamo di mangiare.

"Vado a pagare"esclama Nabi alzandosi dalla sedia.

"No,dai.Pago io"ribatto e lui sorride
"No no,rimani qua con Néza,vado io"se ne va ed io lo guardo mentre cammina.

"Ti piace"dice Néza alzandosi anche lui dalla sua sedia.
"No!Cioè si,ma non in quel modo"nego scuotendo la testa.

"Non era una domanda,Giuli..ti piace,non so in qual modo,ma so che ti piace,forse ti piace come un amico,forse ti piace un po' di più?Ma so che ti piace"mormora serio

"Chi ti piace?"chiede il francese avvicinandosi a noi.

"Mi piacciono i spaghetti alla carbonara!"rido nervosamente fulminando Néza con il mio sguardo.

"Va bene,andiamo?"chiede Nabi e noi due annuiamo.

Io e Néza camminiamo un po' più indietro da Nabi,l'algerino ridacchia posando il suo braccio sulla mia spalla.

"Ah Giuli ah"mormora ed io tolgo il suo braccio dalla mia spalla per dopo raggiungere il francese.

"Cosa ti ha detto,Néza?"chiede fissandomi negli occhi
"E-ehm ni-niente"balbetto

I suoi occhi puntati su di me non mi fanno tranquillizzare molto.

"Davvero?Ti ha detto qualcosa che ti ha ferito?"chiede preoccupato ed io scuoto la testa.

"Ma no!Lo sai che non lo farei mai!"esclama Néza serio dopo aver sentito la domanda di Nabi.

Sorrido sentendolo dire questa frase.

Nabi afferra il suo telefono e cerca di accenderlo.

"Perché non si accende!"esclama Nabi
Néza ribatte"Chissà forse si è spento"

"Non può essere,l'avevo caricato prima di uscire!"ribatte,Néza si avvicina a lui e si guarda il telefono.

"Ma che cazzo li hai fatto?"chiede Néza
"Ma nulla!"ribatte il francese,io mi avvicino e prendo il suo telefono me lo guardo bene ed esclamo,lo accendo e li fisso divertita.
"Si ma scusa..sai accendere il tuo telefono?"ed inizio a ridere ridandoli il telefono.

"Oh,grazie Giulietta"si ringrazia il francese

"Sei così scemo!"ride l'algerino
"Ma anche tu hai pensato che si è rotto il mio telefono!"

"Ma no!Stavo scherzando!"ribatte Néza
ridendo

"Che scemi!"ridacchio ed i due si fissano per dopo iniziare a correre

"No,dai!Vi prego!"esclamo correndo così veloce che ci riesco,mi volto un po' per vedere dove sono quando non li vedo più mi fermo stranita e sospiro.
Mi volto e li vedo davanti a me,l'algerino afferra il mio braccio ed il francese inizia a farmi il solletico.

"No,n-no,v-vi pr-prego!"balbetto ed i due si fermano.
Il francese ribatte"Va bene,ma sappi che lo faccio soltanto perché ti voglio bene"

"Ha ragione"esclama Néza.

➸➸➸

Nabi:

Saliamo nella macchina di Néza ed io mi sedio dietro con Giulia.

Lei fissa il suo telefono ed io la squadro mentre Néza inizia a guidare.

Volto il mio sguardo verso Néza che mi fissa facendomi capire che vuole che la avvicino a me,io scuoto la testa ma lui mi fulmina con il suo sguardo.

Sospiro ed afferro il braccio di Giulia,con mani tremanti la avvicino a me e lei sorride alzando il suo sguardo per poter guardarmi negli occhi.

Lei posa la sua testa sulla mia spalla ed io la abbraccio,le mie mani tremano sempre di più e lei se ne accorge subito.

Prende la mia mano e la accarezza il dorso di quest'ultima,lo fa molto fragile..come se pensasse che fossi di porcellana e che mi potrebbe rompere la mano molto facilmente.

È così concentrata ad accarezzarmi la mano che non se ne accorge di come la sto fissando e come sto arrossendo.

𝖾𝗒𝖾𝗌 | 𝗇𝖺𝖻𝗂 𝗄𝗂𝖼𝗁𝗍𝖺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora