Io tornai alle lezioni dopo un'ora, dicendo che avevo dato di stomaco, mentre Mattheo rimase li per le due ore successive.
Era l'ora della professoressa MacGonagall e mi sedetti accanto a Draco. Il suo sguardo era meno freddo del solito, sembrava che la nebbia nei suoi occhi si fosse leggermente distolta lasciando trasparire piccole sfumature azzurre del cielo. "Ehi" dissi sedendomi sulla sedia di legno. "Ciao" rispose voltandosi, per poi tornare a sorreggersi il mento con la mano. Restammo in silenzio per circa un minuto, poi chiese "Dov'eri all'ora prima?", feci per parlare ma mi interruppe "Risparmiami la storiella che hai dato di stomaco, dimmi la verità", "Come diavolo-" mi interruppe di nuovo "In questa scuola saranno anche tutti idioti, ma io non mi lascio fregare" disse ancora più deciso, inchiodando il suo sguardo al mio. "Ho ricevuto una chiamata di mia sorella minore dal telefono delle emergenze e sono andata in posto più isolato per pensare e chiarirmi le idee" dissi tutto d'un fiato, "Capisco" disse. Ero grata che Draco fosse il tipo di persona che non vuole dettagli. Mi chiesi, se lo era perché sapeva che era meglio evitare di approfondire troppo e rischiare di toccare tasti dolenti. "Grazie di aver detto la verità, non ci speravo. Nessuno è quasi mai sincero" disse tornando a guardare verso la cattedra nella solita posizione. Accennai un sorriso in risposta e tornai a seguire la lezione.
Dopo la fine delle lezioni, tornai verso il mio dormitorio. Dissi la parola d'ordine ed attraversai la sala comune, non appena vi entrai, lo notai seduto sul divanetto a leggere. Non alzò lo sguardo e stavo per andarmene ma, mi incuriosiva sapere che libro leggesse. Lo conoscevo da a mala pena una settimana e non c'è modo migliore dei libri per capire una persona. Mi diressi lentamente verso di lui e mi sedetti sul divano. "Cosa leggi?" chiesi piano. Alzò lo sguardo dal libro e mi mostrò la copertina senza proferire parola: Il Ristorante Al Termine Dell'Universo, il secondo libro di Guida Galattica Per Autostoppisti. "Non ti facevo uno che legge Douglas Adams" dissi sorpresa "Questo è uno dei miei romanzi preferiti" disse "E gli altri quali sono?" "Uno Di Noi Sta Mentendo ad esempio" fece una pausa "Ho letture molto contrastanti lo so" concluse. "Tranquillo, neanche a me piace soffermarmi su un solo genere". Rimanemmo in silenzio. "Tu lo hai letto?" chiese indicando il libro "Si, sono circa a metà del volume successivo", ci fu una lunga pausa "E...il tuo libro preferito?" disse chiudendo il volume e prestandomi improvvisamente attenzione. "It Ends With Us e... Uno Di Noi Sta Mentendo" dissi, "Abbiamo gusti simili". "Ed il libro che ti piacerebbe leggere adesso?" "Mhm... Bhe, direi, Il Regno Dei Dannati, tu?" chiesi a mia volta. "Per adesso la mia priorità è finire questa saga". Non so bene perché, ma stavo trattenendo il respiro. Forse perché era il Figlio del Signore Oscuro e io stavo parlando di libri con lui? Perché non mi sentivo a mio agio dopo che mi aveva consolata mentre piangevo? Non ne avevo idea. Sapevo solo che mi ero di nuovo persa nei suoi bellissimi occhi. Distolsi lo sguardo il prima possibile e mi alzai "Allora io vado" lui mi guardò e disse "Ci vediamo". Nessuno dei due aggiunse altro e io me ne tornai nella mia stanza. Mi sedetti sulla scrivania in legno appoggiata al muro a destra del mio letto a baldacchino. Girai sulla sedia ed osservai la stanza: Tutto dava sul verde, sul bianco e sul nero. Le tende del letto e quelle alle finestre erano verdi con i bordi neri. I copriletto verdi e bianchi e le pareti di un verde fogna che facevano di che la stanza fosse buia rendendo vana la presenza delle finestre. Mi sdraiai sul letto. Ho seriamente parlato di libri con Mattheo Riddle?
-Una settimana dopo-
Entrai in classe, mi sedetti a fianco a Theodor e tirai fuori il libro per Storia Della Magia. Il professore entrò in classe sventolando le verifiche della settimana precedente annunciano "Ho corretto le verifiche ragazzi! Passate a ritirarle alla cattedra" . Si accomodò sulla vecchia sedia e si mise gli occhiali iniziando ad elencare i nomi scritti sulle prove.
"Malfoy", "Parkinson", "Nott", "Riddle" istintivamente spostai gli occhi sul banco di fianco al mio, quello suo e di Draco e lo guardai mentre andava verso la cattedra. "Silver" mi alzai e, mentre andavo vero il professore, incrociai Mattheo e mi guardò per un secondo negli occhi con quello sguardo annoiato che però mi ipnotizzava. Allungai la mano per prendere il mio compito, ma il professore lo trattenne "Dopo le lezioni ne parleremo" disse con voce seria. Dedussi che doveva essere andato parecchio male. Tornai a posto e mi misi a sfogliare il compito: Il colore rosso era il protagonista di quel foglio. Chiusi gli occhi e sospirai prima di guardare il voto: 3.
Non andavo bene a storia della magia, ma non volevo ripetizioni, chissà chi mi avrebbero assegnato, non volevo neanche pensarci. Attesi che la lezione finisse e che l'aula si svuotasse per dirigermi verso la cattedra. Il professore appoggiò i gomiti sulla scrivania ed intrecciò le mani all'altezza del mento, per poi abbassare la testa e guardarmi. "Signorina Silver" fece una pausa, "Non sta andando bene in questa materia... quando, qualche giorno fa, ho interrogato a sorpresa ha preso un'altra insufficienza.. so che può essere difficile per lei ambientarsi, ma proprio perché è nuova le consiglio di prendere delle ripetizioni". Cazzo, ci avrei scommesso. Ho solo preso 2 insufficienze dopotutto, potrei sempre provare a recuperarle, ma no, le ripetizioni. "Che so... dal signor Riddle, per esempio, essendo il migliore nella mia materia".
"Oh...Ehm... S-si, credo..." non so bene il perché, ma ero rimasta quasi senza parole e mi misi a balbettare. Il pensiero di passare qualche ora da sola con Mattheo mi faceva venire tanta ansia da avere lo stomaco in subbuglio. "C'è qualche problema? Forse preferisce qualcun altro?" chiese. Doveva essersi accorto che il mio cervello era andato in tilt, "No no, nessun problema". Mi diressi fuori dall'aula ed iniziai a camminare lungo il corridoio. Mi sentivo... strana, voglio dire, ero quasi... non so... preoccupata? E poi mi chiedevo... lui sarebbe stato d'accordo sullo studiare insieme? Non mi sembrava il tipo di persona che si prende cura degli altri, o che se ne preoccupa, chiunque esse siano.
I miei pensieri vennero interrotti quando andai a sbattere contro qualcuno. Alzai lo sguardo per vedere chi avessi urtato ed incrociai quegli occhi nebbiosi che mi scrutavano quasi sorpresi che fossi io "Oh, scusa Draco, non ti avevo visto" dissi. "Non preoccuparti" disse accennando un sorrisetto che aveva un non so che di malizioso. Sembrava quasi che pensasse che gli fossi andata a dosso solo per potergli parlare. "Perché il professore ti ha trattenuta? Il compito ti è andato così tanto da schifo?" chiese sistemandosi il colletto della camicia "Già, un bel tre" dissi facendo una smorfia. "Bhe... se avessi bisogno di ripetizioni... " disse guardandomi dal basso verso l'altro e mordendosi il labbro "...Io ci sono" aggiunse andandosene, camminando all'indietro per poi girarsi.
Ci misi qualche secondo per realizzare. Sospirai. "Lo sa che non sono qual genere di ragazza" borbottai. Ci conoscevamo da poco, ma mi sembrava chiaro che non fossi il tipo di ragazza da cosa di una notte, ma non mi importava, era fatto così, domani avrebbe usato la stessa battutina con un'altra. Non valeva la pena discuterne. Mi sedetti ed appoggiai la schiena al muro aspettando l'ora della prossima lezione ed inizia a riguardare i miei appunti bacchettando la penna sul quaderno, quando un rumore attirò la mia attenzione. Si sentì una porta sbattere poco dopo aver sentito volare qualche insulto. Il corridoio era quasi deserto, ci saranno state altre quattro persone oltre me, che dopo qualche secondo di interesse riportarono la loro attenzione su quello che stavano facendo. Normalmente non me ne sarebbe importato nulla ma... quella voce. La riconoscevo. Era la sua voce. La voce di Mattheo. Mi alzai e mi fermai due metri più in là, appoggiandomi accanto alla porta che aveva sbattuto. Cercai di prendere il filo del discorso e fu abbastanza facile: "Si ok ma cosa ci fai TU qui?!" sentii la voce di Mattheo che echeggiava nella stanza infuriata e poi sentii un'altra voce, che però non riconobbi "Lui non si fida di te, vuole che ti tenga d'occhio" fece una pausa "Mi dispiace doverlo fare ok? Ma sappiamo entrambi che fine rischiamo i fare se non facciamo come dice".
Pochi secondi dopo sentii un maniglia girare la porta e mi spostai di quasi mezzo metro più in la facendo finta di studiare i miei appunti, ma in modo molto poco credibile. Dalla porta uscì un ragazzo alto, con i capelli castani. Cercai di guardarlo con la coda dell'occhio attraverso la ciocca di capelli che mi copriva il volto e vidi che anche lui mi stava guardando. I suoi occhi dicevano tutto: "Fai proprio pena a fingere eh?" sbuffò facendosi uscire una leggera risata con una punta di nervosismo e se ne andò. Chi era? E di chi stava parlando con Mattheo?
Spazio Autrice:
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~Un Semplice Sguardo Può Mandarti In Tilt Il Cervello~ Mattheo Riddle x Reader
FanfictionSei nuova ad Hogwarts, ti sei unita solo al sesto anno e vieni mandata in Serpeverde. Riesci a farti degli amici, ma la tua situazione familiare ti tormenta anche ad Hogwarts. C'è un ragazzo, Mattheo Riddle, il figlio del Signore Oscuro, con cui ti...