21. Non è ossessione ma amore

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Entro nella mia stanza dove trovo la servitù portare via le mie cose come avevo ordinato.
-Dove stai andando. -
La voce di Adam alle mie spalle mi fa comprendere che è l'unico ad avermi seguita.
-Lontana da qui per un po'.-
Non gli do spiegazioni, in questo momento parlare e l'ultima cosa che ho voglia di fare.
-Vengo con te. -
-No tu resti qui!-
-Sono la tua guardia del corpo, ho il compito di proteggerti, potrebbero decidere di sparati di nuovo, non lo posso permettere. -
Fermo la mia corsa e mi volto verso di lui bruscamente.
-Puoi stare tranquillo nessuno cercherà più di farmi fuori, sono salva mi occupo di tutto io. Ma tu devi restare qui e controllare la situazione per me. -

Non sembra convinto delle mie parole e non sembra neanche convinto di voler seguire le mie direttive. Vorrei che venisse con me, ma questa non è una situazione politica che si può sistemare con qualche scambio di armi nucleari, queste sono problemi famigliari che vanno risolte in modo differente.

Esco dalla casa bianca a passo sicuro, entro in auto e sono pronta a sfrecciare tra le vie di Washington quando lo sportello del passeggero si apre e vi vedo entrare Alex.
-Cosa ci fai tu qui. -
-Vengo con te, ovunque tu vada. -
Vorrei buttarlo fuori ma non ho il tempo di discutere, mia madre potrebbe comparire da un momento all'altro e dare l'ordine di chiudermi i cancelli e non farmi uscire.

Sfreccio velocemente senza pensare a chi ho accanto senza riflettere a quello che è successo poche ore prima.
Giungiamo difronte ad uno degli hotel più esclusivi del paese e il personale mi accoglie con un grandissimo sorriso mentre con Alex al mio fianco mi dirigo verso l'ultimo piano dove si trova il mio artici.
-Perché sei venuta in Hotel quando ti posso ospitare io a casa mia. -
Sorrido e lo guardo mentre il personale mette le mie valige in camera mia.
-Tre anni fa ho aiutato Tramp ad acquistare e gestire un importante pezzo di terra in cui desiderava aprire un centro commerciale, le trattative non furono facili perché il venditore pensava di poterlo raggirare sopravalutando il prezzo del pezzo di terra.
Alla fine siamo riusciti ad acquistare il terreno pagandolo molto meno del suo valore, per ringraziarmi mi ha regalato questo hotel. -

Mi guarda con gli occhi sgranati e uno sguardo incredulo.
-Vuoi dirmi che questo hotel è tuo? -
Sorrido mentre mi servo un semplice bicchiere d'acqua.
-Da quando è mio il suo utile e aumentato del 110%, Tramp era pronto a riacquistarlo ma ho rifiutato, adoro questo hotel e adoro lavorarci come amministratrice quando il paese non ha bisogno di me.-

So di essere una donna piena di sorpresa ma quello che mi piace di più è lasciare lui senza parole.

-Perché sei scappata dalla Casa bianca. -
Sapevo che prima o poi sarebbe arrivata questa domanda.
-Avevo bisogno di una pausa, ci sono cose importanti che devo risolvere e per farlo devo essere lucida e stare lì non mi aiuta. -

Si avvicina sempre di più, so che vorrebbe farmi molte altre domande ma per mia fortuna non lo fa, la sola cosa che si permette di fare e allontanarmi una ciocca di capelli dal viso e portarmela dietro l'orecchio destro per poi baciarmi.
Sembra che con i suoi bacia voglia svuotarmi la testa da tutti i miei pensieri, ma pultroppo non è così facile.
Ricambio il bacio con il suo stesso trasporto e vorrei che il mondo si fermasse a questo istante.
Vorrei con tutto il cuore che tutto quello che so sulla mia famiglia, tutto quello che ho scoperto e sentito in queste ultime ore fosse frutto dell'immaginazione.
Vorrei veramente, per la prima volta nella mia esistenza essere una ragazza normale, con genitori normali, con una vita normale.

Mi allontano da Alex, per quanto lui mi faccia stare bene, pultroppo non riesco a togliermi dalla testa, non riesco a togliermi neanche dal petto il peso che sto provando in questo momento.
-I mie genitori non sono veramente i miei genitori ma sono mia sorella e mio fratello al contrario del presidente della Russia che si è rivelato essere il mio vero padre.-
Lo sputo fuori così, come se stessi spoilerando il finale di un film.
Alex mi guarda, fa di tutto pur di non mostrarmi quanto anche lui sia sconvolto, e ci riesce solo in parte.
-Si può dire che con te Kat, non ci si annoia mai.-
La sua frase non fa altro che farmi scappare una piccola risata prima di mettermi seduta sul letto e portarmi le mani tra i capelli.

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