Magnus osservava assorto il bicchiere ormai vuoto, aveva voglia di bere ma alzarsi per riempire il bicchiere era uno sforzo immane ai suoi occhi, forse poteva chiamare Simon e chiedere di farlo per lui. Infondo lo pagava profumatamente per questo, giusto? Aveva letto da qualche parte che l'apatia era spesso segno di un qualche disturbo mentale, forse stava impazzendo? Non voleva finire come sua madre, rinchiusa in una dannata stanza con quattro mura bianche a urlare a delle finestre sbarrate, piuttosto preferiva spararsi in bocca per mettere fine a qualsiasi cosa. Chissà cosa stava facendo ora il suo dolce Alexander? Forse anche lui era annoiato, potevano esserlo insieme, era un pensiero piacevole, strano. Si raddrizzò a fatica sulla poltrona, doveva davvero farsi riempire quel bicchiere, la sua mente aveva ripreso a vagare nella direzione sbagliata. << Sei ancora qui per fortuna >> disse Raphael apparendo nella sua visuale compiaciuto. Quando era entrato? Non aveva chiuso la porta dell'ufficio a chiave? Perché Simon non lo aveva avvertito? Per cosa diamine lo pagava allora? << Non fare quella faccia infastidita >> lo apostrofo Raphael e aggiunse << Sono messaggero di ottime notizie >>. << Davvero? >> chiese dubbioso l'altro. << Già, lo so è incredibile, non farci l'abitudine >> ammise l'ispanico pacato. << Vedrò di non farlo, dimmi ciò che devi, forza >> riprese annoiato Magnus dimenticando il bicchiere sul tavolo. << Il tuo caro Alexander è in uno dei nostri Night del centro >> disse sorridendo a trentadue denti Raphael. << E tu come lo sai? >> chiese ancora indagato l'altro. Raphael fece una smorfia e disse titubante << Vuoi davvero che te lo dica? >>. Magnus scosse la testa disinteressato, con elegante si alzò e annuncio << Prepara la macchina >>. << Già fatto, ti aspetta sotto >> disse efficiente Raphael.....
Alec strinse i denti quando il Dj attacco un nuovo brano, aumentando ancora i decibel, sul serio con tutto quel rumore avrebbe perso l'udito. Jace al suo fianco era già al terzo o quarto bicchiere di qualcosa, alternava l'alcool a lamentele sbiascicate verso il caro Signor Bane. Izzy invece sembrava allegra come una bambina, rideva incitando l'amico a bere ancora. All'ennesimo bicchiere svuotato, Jace si alzò di scatto urlando << Fanculo al bastardo glitterato >>. Alec sospettoso si guardo intorno, l'amico sembrava aver dimenticato che si trovavano in uno dei Night del suddetto bastardo. Isabel fece sbattere il suo bicchiere contro quello del biondo dandogli man forte << Oh sì, fanculo a tutti >>. Jace si risedette e con voce imbastata rivelo << Vi giuro che se non fosse per i soldi che otterrò dall'incarico, l'avrei già scaricato addosso a qualcun altro >> e aggiunse malizioso << E poi ho Clary, un boccino niente male >>. Alec fece una smorfia visibile scuotendo leggermente la testa. << Questo spiega perché mamma ha chiesto l'aiuto ad Alec per la difesa di Bane, forse teme anche lei di poter impazzire da sola con quell'uomo >> ribatte Izzy, peccato che fosse molto lontana dalla reale motivazione, era stato il caro Bane a volerlo con sé e Alec riusciva anche ad immaginarsi i motivi, anche se sperava sul serio di sbagliarsi. << Mi dispiace per te, fratello >> lo richiamo Jace poggiando la mano sulla spalla comprensivo e continuò << Sei fottuto al 100% >>. Alec annuì pacato di riflesso, Jace non poteva immaginare quanto fosse andato vicino alla verità. << L'ho incontrato solo tre volte durante il lavoro, e ti posso assicurare che sono state esperienze da dimenticare >> riprese Jace annaspando, l'alcol lo portava a mangiarsi alcune parole ma il discorso sembrava ancora in parte sensato. Izzy dal canto suo sembrava non interessarsi più alla conversazione, era distratta da qualcosa o meglio qualcuno, Alec cercò di individuare chi fosse la nuova preda della sorella ma appena provo a sporgersi per vedere meglio, Jace lo rispinse a sedere accanto a lui sussurrando << E poi dovresti vedere lo sguardo che ti lancia, come se valessi meno di uno zerbino su cui si pulisce le scarpe, un vero Bastardo >>. Come aveva previsto, la sorellina li interruppe << Ragazzi io vado a prendere un altro drink >> che nel loro linguaggio in codice significava vado a caccia. Alec si premurò di ricordagli << Il messaggio >> era una vecchia tecnica che usavano per tenere a bada le ansie e paranoide, di notte si svegliano i peggiori incubi e i ragazzi come loro sono vittime predilette. Diede una leggera spallata a Jace che aveva svuotato l'ennesimo bicchiere e che ora ormai sconnesso sbiascicava << E poi c'era questo tavolo di color mogano, un cazzo di normalissimo tavolo ma a lui non piaceva, ti pare? A blaterato qualcosa sull'armonia dei colori e cazzate varie, cioè pensa di saperne più di me? Giusto perché la mia laurea in arredamento di interni è solo un fottuto pezzo di carta che posso usare per asciugare il pavimento. >>. Alec avrebbe voluto dir qualcosa per tirare su il morale all'amico ma il Dj li interruppe annunciando << FACCIAMO UN CALOROSO APPLAUSO AL SIGNOR BANE >>. Una serie di urla e schiamazzi seguì mentre Alec maledisse la sua stella, perché non riusciva ad aver pace, era chiedere tanto aver una serata senza sentire quel nome. Jace impallidi a quelle parole e si apprestò a bere direttamente dalla bottiglia balbettando qualcosa sul preferire entrare in coma etilico che vedere quell'uomo. Il moro cercò di staccarlo dalla bottiglia invano, l'altro ingurgito l'intero contenuto e fiero l'alzo al cielo asserendo << A CESARE >>. Alec gliela tolse dalle mani << Mi sa che è giunto il momento di portarti a casa >>. Cercò con difficolta di farlo alzare e mantenerlo in piedi ma l'equilibrio duro poco dato che Jace lo spinse via asserendo << Sono ancora troppo sobrio >> ma le parole gli si bloccarono in gola quando un viso carino apparve al loro tavolo << Jace ma che coincidenza >> asserì la nuova arrivata. Il biondo ingoio a vuoto << Clary ciao >>. Oh quella era la famosa Clary, ahi. << Perché non ti unisci a noi? >> aggiunse Jace, sembrava aver riacquistato un minimo di lucidità, Alec non era certo di come o perché. La ragazza incerta chiese << Non vorrei disturbare >>. Jace scosse la testa forse con troppa ansia asserendo << Non ti preoccupare, Alec se ne stava andando, giusto? >> . E quando mai l'avrebbe detto? Sospirando si limitò ad annuire, scambio le solite formalità con la ragazza, quasi gli dispiacque per lei sembrava molto dolce troppo per uno come Jace e si alzò per lasciarli da solo. Era abituato a finire le serate così, con Jace e Izzy presi delle loro conquiste del momento e lui da solo che si dirigeva a casa. Cercò di farsi spazio tra i corpi verso l'uscita quando una mano lo spinse indietro, si voltò di scatto incontrando quello sguardo, sul serio doveva imbattersi in quel momento in lui, proprio mentre era solo. << Dove vai fiorellino? >> chiese l'uomo sorridendo felino. << A casa >> rispose lapidario Alec. Magnus si avvicinò di poco ma fu abbastanza affinché Alec potesse annusare il suo dopobarba al sandalo << La notte è appena iniziata, Alexander >>. << Non per me >> rispose a tono lui, questa notte non sarebbe finita con lui nel letto dell'altro, aveva una dignità o almeno lo sperava. << Sei sicuro di non volermi tenere compagnia? >> chiese con voce rauca l'altro quasi in un sussurrò. << Sicuro >> ribatte Alec notando però che la sua stessa voce alle sue orecchie giungeva tremante, dannazione dov'era finita la sua suddetta dignità di uomo? << Ti prego, per questa notte fammi compagnia, Alexander >> ripeté lui soffiando. Un campanello di allarme suonò rumoroso nella testa di Alec, doveva andarsene ora, non capiva come facesse quel tizio ad avere questa influenza magnetica su di lui ma non era disposto a rimanere per scoprirlo << Arrivederci, Signor Bane >> detto ciò si allontanò di pochi passi ma fu bloccato dalla risata roca dell'altro che asserì << Pensi sul serio di poter scappare da me, Alexander >>. Il moro riprese accelerando il passo, sapeva benissimo che la risposta era no, stare lontano da quel bastardo era un'impresa impossibile ed inoltre non era neppure certo di volerlo. E quest'ultima parte era ciò che lo spaventava di più.....
Magnus fissò il suo bersaglio scivolargli via tra le dita, Alexander era un ragazzo davvero difficile, chissà perché lo avesse respinto dopo tutto era certo che quella notte si fossero divertiti entrambi, voleva forse fare il difficile? Improbabile quel ragazzo sembrava davvero intenzionato a non dargli una possibilità, come se si potesse ignorare la loro chimica. Doveva solo attendere una buona occasione anche se come ben sappiamo la pazienza non era certo una delle sue migliori virtù, sbuffando si apprestò a dirigersi verso il parcheggio, non voleva rimanere in quel posto, era andato lì solo per poter vedere il suo fiorellino, non aveva motivo di restare. Adocchio di sfuggita Clary che rideva, si era premurato di invitarla per distrarre il biondo ossigenato che fatica sprecata. Percepì l'eccitazione pizzicagli sotto la pelle mentre una malsana idea prendeva forma, perché attendere una buona occasione se la si può creare, aveva notato come Alec reagiva alla sua vicinanza, ancora una leggera spinta e sarebbe finito di nuovo tra le sue braccia. Doveva agire in fretta però, prima che la ragione di quel ragazzo lo rendesse immune al suo fascino anche se dubitava fosse possibile ma era meglio prevenire che curare, e poi la gente non diceva sempre che bisognava battere il ferro finché è caldo? Raccolse il suo telefono sorridendo fiero mentre digitava un veloce messaggio diretto a Simon, sapeva che era tardi ma era anche cosciente che il suo caro assistente con alta probabilità era stato costretto a rimanere oltre l'orario lavorativo sotto la guida del suo sadico manager, Raphael doveva smetterla di bullizzare quel poveretto e chiedergli un appuntamento, ma dubitava che ciò sarebbe avvenuto presto....
Quella notte entrambi espressero un desiderio alla luna anche se il loro contenuto era opposto. Alec si lasciò andare nel suo letto e senza neppure svestirsi crollo avvolto da Morfeo, pregando di poter riposare lontano da quegli occhi felini. Magnus invece nella penombra della sua camera assaporava già lavittoria, la sua mente gli mostrava diversi scenari in cui un imbarazzato oinfastidito Alec lo accoglieva nel suo ufficio, adorava l'idea.
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Mai Fidarsi di un Uomo dal Sorriso Perfetto
FanfictionAlexander Lightwood è un coglione, un vero idiota fottuto, in tutti i suoi 25 anni si è sempre vantato di essere quello ragionevole in famiglia, il tipico bravo ragazzo un po' nerd che preferisce le biblioteche polverose ai pub. Lui è sempre stato c...