Didone

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Esistono lemmi la cui ragione tace

e tali rimangono intrisi nella pelle.

Dannati siano i tuoi occhi

e la tue labbra,

perché con siffatto disio

mi condannasti all'oblio.

Ti incrociai al freddo,

tuttavia tu non mi riconoscesti.

Ricerco il tuo volto nella mia memoria,

poiché temo la nebbia che mi avvolge.

Priva di senno, causa della passione,

dissipo ancora la tua pacata voce.

Ho scritto poemi i quali, tutti,

cantano: " alla mia amata ".

Note dell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora