Chloe's Secret

Capitolo 2

Prima che potessi parlare, con mio stupore, incolla le sue indesiderate labbra sulle mie, causando in me una sensazione di rabbia e disgusto.

D'impulso, lo spingo con forza allontanandolo da me ancora con gli occhi pieni di stupore e rabbia.

Fa un passo verso di me, scelta sbagliata, perché si becca uno schiaffo dritto in faccia, che in meno di un secondo arrossa.

Niente male Chloe.

«Mi fai schifo!» urlo prendendo le mie cose.

«Non mi cercare più e non chiedere di me, è finita» continuo a urlare scandendo le ultime due parole.

«A-aspetta!» cerca di fermarmi ma io apro velocemente la porta dietro di me ed esco, sbattendoglielo in faccia.

Fanculo! Pensa di poter fare ciò che gli pare con me? Oh no, non funziona così.

I pensieri mi stanno assalendo e non mi rendo conto di essere completamente sola, la buio e in mezzo alla strada, ma per ora sono talmente arrabbiata che probabilmente un qualsiasi molestatore avrebbe più paura lui di me.

Chiamo un uber e torno a casa, mi accorgo che come al solito, sono sola.

I miei sono sempre fuori per lavoro, per cui sto per la maggior parte del tempo in cui sono a casa sto da sola;

1:00 AM
1 Messaggio Non Letto da "Cat💗"

«Chloe!!!!!!»
     «???»
«Allarme festino»
         «Non sono in vena Cat, scusa»
«Sisi ok, tra mezz'ora sono sotto casa tua»

Ci mancava solo questa.

Beh, direi che grazie alle tante opzioni che Cat mi ha offerto mi tocca prepararmi, spero solo che non si porterà con se il caro fratellino, perché giuro che lo uccido.

Cat è una molto festaiola e col tempo è riuscita sempre a trascinarmi nelle sue abitudini, diciamo che le piacciono i tipici "festini pazzi adolescenziali", e Orange County è il posto migliore per questi.

Decido di vestirmi con una semplice gonna nera attillata ed un top brillantinato, non sarà l'outfit più originale del mondo ma per qualcosa del genere organizzata all'ultimo minuto ci può anche stare.

Cat mi chiama, immagino sia già qua sotto, così prendo velocemente la borsa e scendo da lei

«Eeeehilaaa» mi fischia aprendo la portiera della macchina.

Entro e non faccio a meno di notare quanto sia sbrilluccicosa e.. piuttosto nuda.

«Direzione?» le chiedo guardandomi nello specchietto.

«Casa di Oliver Turner» mi rivela.

«Stai scherzando?! Non era tipo il più popolare della Harbor dello scorso anno?» le chiedo stupita.

«È, amica mia, rimandato.» continua.

«Wow, questa sì che sarà da ricordare» concludo non appena Cat aumenta la velocità della macchina ed il volume della radio.

Non so quantificare il tempo che passa, ma posso di certo dire che la musica si sente almeno da un chilometro di distanza.

«Eccoci qua.» mi dice Cat guardando il casino davanti a noi.