1): che inizi l'inferno

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Il nostro mondo viene suddiviso in tre categorie: alpha, beta e omega. Tutti abbiamo sembianze umane, ma anche animali. Nel senso che magari uno potrebbe avere le orecchie da volpe e anche una coda. Ma adesso non ci interessa. Vogliamo sapere chi sono questi alpha, beta e omega. 

Alpha:
Gli alpha, coloro definiti dalla società: "quelli più sviluppati", possono solo mettere incinta beta e omega, essendo che essi non possono essere incinti. Il loro fisico -di solito- è molto robusto e forzuto. Essi hanno degli ormoni, che emettono un odore per far capire ai beta e ai omega che nei dintorni c'è un alpha. Loro marchiano il loro compagno con morso, cosa vuol dire marchiare il proprio compagno?  Vuol dire che, fino a che non si lasciano, o che uno tradisce l'altro oppure uno dei  muoia, saranno legati e nessuno potrà o meglio non dovrebbe marchiarlo.

Omega:
Gli Omega, sono il contrario degli Alpha: se gli Alpha sono robusti e forzuti, essi sono esili e 'fragili'. Loro, posso essere messi incinti (anche i maschi) ma non possono mettere incinta. Essi vanno in questo 'calore', e i loro ormoni fanno capire sia ai beta che agli Alpha che gli sta per arrivare. Il 'calore' è un periodo di circa una settimana in cui non potranno controllare la loro voglia di fare sesso con chiunque

Beta:
I beta, definiti normali esseri umani, posso mettere incita e possono essere incinti (sia maschi che femmine). La loro corporatura varia, non c'è una definizione esatta. Anche essi hanno questi ormoni che emettono un odore sia per il motivo degli alpha che degli omega. Anche essi marchiano il proprio compagno. 

"E come si fa a capire se sei un alpha o un beta o un'omega?" Semplice: si capisce dagli ormoni che si emettono.

*

<<STRECATTO>> mi chiamò mia madre dalla cucina. Scesi le scale e arrivai in soggiorno, dove mi aspettava per il primo pasto della giornata.

<<Buongiorno mamma>> gli sorrisi <<buongiorno tesoro, vieni qui>> mi annusava con il suo naso da coniglietta, lo faceva ogni giorno. Avevo 17 anni e non si capiva cos'ero. <<Tesoro, sei un'omega>> spalancai gli occhi, la mia coda e le orecchie da gatto si rizzarono. Ero contento che finalmente avevo capito che ero un'omega? Si, ma avrei preferito essere un beta, ma sfiga vuole.
<<C..cosa? Davvero? Ora ho la sensazione che appena andrò a scuola verrò stuprato>> dissi <<ma non dire così! Tuo padre ti ha allenato apposta per difenderti! E poi è il tuo primo giorno nella nuova scuola, pensa positivo!>> Mio padre beta, -anche lui un gatto come me- decise di allenarmi per non essere mai indifeso. Purtroppo non ci allenavano spesso per colpa del suo lavoro, spesso non era a casa e quando c'era si riposava anche giustamente direi.

Quando finimmo di mangiare dovetti sbrigarmi a prepararmi, per poi uscire per andare al liceo stilistico accanto al conservatorio.

Appena davanti al cancello della mia scuola, tutti mi fissavano, forse perché brillavo di luce divina oppure hanno sentito il mio odore.

<<STREEEEE>> la mia migliore amica Anna, -e anche essa un gatto: coda e orecchie nere capelli castani con del fucsia di mezzo-, mi si buttò addosso. <<Sei un'omega come me?>> Mi chiese sentendo l'odore. Io annuì

Mi prese per il polso per non so dove portarmi, ma mi ritrovai nel suo gruppo di amici.

Si sentivano almeno quattro alpha differenti.

<<ANNA POVERINO! Ciao Stre! Tu ti ricordi di me giusto? Sono Lyon>> mi sorrise il ragazzo di Anna che salutai sorridendo, lui era un alpha e lo sapevo già. Ora dovevo capire gli altri tre. Stavano per presentarsi anche gli altri, quando arrivò un quinto odore

<<Ciao amic- STRE?>> Una voce familiare mi chiamò <<ALEX?>> Era mio cugino un'altro alpha <<eieiei, come stai?>> Mi abbracciò sotto gli sguardi confusi dei suoi amici

<<Alex non sapevo che fossi fidanzato, sei sempre così solo>> disse uno dei suoi amici, aveva gli occhi neri e i capelli scuri con una striscia color mostarda.

Io mi risi realizzando le parole del ragazzo <<AVETE FRAINTESO- HAHAHAHAHSGHS AIUT- O NON RI-ESCO A RESPIRARE HAHAHSHHSHS>> <<MI STATE UCCIDENDO IL CUGINO! ANNA MI AIUTI?>> Mi presero uno dalle mani (Alex) e dai piedi (Anna) <<CHE VOLETE FARE? AIUTO! LYON->> Neanche il tempo di finire che mi trovai dentro un cespuglio.

<<AAA UN TOPO>> gridai vedendo una bestiolina <<Æ IO STO QUA>> mi chiamò un mio amico: Giorgio (beta, orecchie e coda da topo). <<Zitto topo! Non parlavo di te>>
<<ALEX AIUTOOOO>> mi trascino via dal cespuglio. <<Dopo ti compro il MC>> le sue pupille si dilatarono, come quando un gatto vede qualcosa che ama. Di fatti lui era un gatto come me aveva delle ciocche colorate ma lui ce li aveva blu e azzurre 

Gli amici di Anna si stavano per presentare, quando, però, suonò la campanella dell'inizio della tortura.

Salutai gli amici di Anna, e lei venne con me al nostro istituto. Vidi che gli amici di Anna si dirigevano al conservatorio a parte due persone che si dirigevano verso la nostra entrata. 

Ci dirigevamo  nella nostra aula, e io, come mio solito, ero perso nei miei pensieri. <<Stre? Tutto ok? A che stai pensando?>> Mi chiese gentilmente Anna <<um... sinceramente mi chiedevo chi erano gli altri Alpha a parte Alex e Lyon..>> gli risposi ancora perso nei pensieri. <<Oh.. Sì, intendi: Cico, Piadina e Mario. Mario è fidanzato, Piadina e Cico sono alla ricerca di qualcuno, e sì, sto intendendo che potresti  provarci>> arrossii al pensiero, ma non sapevo manco chi erano. E poi, se io no piacessi a loro? E se non piacevano, ma io piaccio a loro?

Arrivammo davanti all'aula, e vidi il posto libero vicino alla finestra. Io in pratica mi ci buttai a capofitto. E Anna si mise nel banco affianco al mio.

La professoressa di italiano entrò in classe e mi guardò <<Auguri Strecatto, congratulazioni>> divenni un pomodoro, non c'era differenza tra me e uno di essi. I miei compagni guardarono la professoressa poi me poi di nuovo lei, che ridacchiò, e riguardarono me con uno sguardo per dire "Intende quello?" io annuii facendo questa faccia "°//-//°". Alcuni miei compagni mi fecero gli auguri altri invece parlottavano tra di loro. Fino a quando qualcuno entrò nella stanza.

<<Scusi professoressa Fairy, ma devo dare una cosa ad Anna>> Questo ragazzo doveva essere per forza un Alpha, era robusto, e appena entrò si aggiunse un odore. Aveva i capelli un po' arruffati come i miei, ma al posto mio lui c'è li aveva scuri, dal nero diventavano cremisi, invece io c'è li avevo biondi con qualche ciocca rosa e viola.

<<L'avevi dimenticato sul muretto>> continuò <<Non è mio>>  spalancai gli occhi quando vidi che era il MIO taccuino dei disegni. Se ne stava andando, <<è mio>> dissi, e lui porse esso <<grazie>> dissi prendendo il taccuino dalle sue mani, che rispetto le mie erano giganti! <<prego, arrivederci professoressa, ciao Anna!>> <<Ciao Cico a dopo!>> rispose Anna.  

































COSA NE PENSATE?
ALLORA, FORSE VI STARETE CHIEDENDO IL MOTIVO PER CUI LA STORIA HA COME TITOLO "UNA CANZONE DOPO L'ALTRA". CHE SEMBRA NON CENTRARE NULLA CON LA STORIA. MA C'ENTRA TANTO E SE NON SAPETE COSA VUOL DIRE, NON AVETO LETTO LA DESCRIZIONE BRUTTI MALEDETTI CHE FATE ANCORA QUI? ANDATE A LEGGERE LA DESCRIZIONE CHE POI NON CAPITE UN KABASISI. (Sarebbe il genitale maschile nella lingua in codice con la mia migliore amica anche detto cazzo)

-Mop out!

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