is there any possibility
you'll quit gossiping about me,
to hide your insecurities?
all you say is "blah, blah"
LOS ANGELES, CALIFORNIA | 15:39, 20 FEBBRAIO 2003 | JASON GRACE
MIRYA SPENCER non era la strega brutta e cattiva di cui raccontavano i veterani del Campo Giove, notò Jason. Non sembrava una megera, o una manipolatrice — anche se dubitava che un manipolatore effettivamente sarebbe sembrato tale.
Aveva una cicatrice da bruciatura che iniziava sotto l'occhio destro e che continuava anche sotto l'orlo della maglia. La pupilla del medesimo occhio era grigio chiaro, quasi bianco. Allora alcune delle cose che dicevano i Lari sono vere. Il figlio di Giove sentì un accenno di nausea. Se anche solo un quarto delle cose che si raccontano sono accadute, allora come hanno potuto i pretori mandarci qui come se nulla fosse?
Lo sguardo della bionda si spostò su di lui, dopo aver squadrato i suoi due compagni. I suoi occhi parvero quasi ammorbidirsi, rispetto all'ostilità di prima. «Presumo che voi siate l'ambasciata del Campo Giove.»
Drake Anderson sussultò visibilmente. Da dove stava, Jason poteva praticamente vederlo sudare intere camice. Per come la vedeva lui, era lì solo come sacrificio umano, una penosa formalità delle scuse. Aprì la bocca per dire qualcosa, forse per chiedere come facesse lei a saperlo, ma la richiuse subito dopo, evidentemente ricordandosi di ciò che si diceva di lei in giro.
Era stata una brutta faccenda. La donna di fronte a loro era stata la prima e unica figlia di Ecate che il Campo avesse mai avuto, e visto com'era finita forse era meglio così.
«Ci hanno mandato per parlarle di una questione molto importante.» fu Max Elos a parlare, tremante. Sia lui che Drake avevano quasi sette anni più di Jason, e lui iniziava a sentirsi troppo piccolo per i suoi gusti.
Mirya rimase calma. «Sono piuttosto sicura che voi siate alla ricerca di mio marito, allora.» si mise di lato, invitandoli a entrare in casa. «Al momento è nel suo ufficio, ma sono certa che troverà il tempo per discuterne.»
«Sì, signora,» Max sembrava a disagio, ma entrò seguito dai suoi compagni. «voglio dire... sì, siamo qui per chiedere aiuto.» l'aveva mormorato piano, quasi per ricordarsene, ma lei l'aveva comunque sentito.
«Aiuto? E mandano qui due ragazzini non ancora maggiorenni e un bambino che non sembra avere nemmeno dieci anni?»
Jason mandò giù il groppo che aveva in gola. Era raro che qualcuno notasse veramente la sua età — solitamente il fatto che fosse figlio di Giove dava per scontato che dovesse essere più maturo dei suoi coetanei, quindi quanti anni avesse veramente non veniva mai preso in considerazione. Evidentemente Mirya non sapeva chi fosse suo padre.
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𝐆𝐈𝐑𝐋𝐒 ✩ piper mclean
Fanfiction❛ look like a girl, but i think like a guy - not ladylike to behave like a slime ! ❜ «Quanto mi manca?» Lo spirito tremolò. Monroe non lo aveva mai visto così: sembrava ansioso. Le scappò una risatina - era ridicolo. Aveva governato un enorme impero...