Una roba a caso scritta in mezz'ora.
"Manuel?" Simone lo richiama, gesto che lo porta ad alzare gli occhi su di lui.
"Che stai facendo?" gli chiede.
Manuel scuote la testa senza dire nulla.
"E perché hai gli occhiali?" insiste.
"Perché non ce vedo".
"E da quando?"
Manuel sbuffa e alza gli occhi al cielo.
"Da quando ho salutato uno al supermercato pensando che fosse te".
Sente Simone ridere e deve reprimere l'impulso di fare lo stesso.
"Mi somigliava almeno?"
Manuel arrossisce. "Dal reparto dei surgelati si".
"E da vicino?"
"Non se poteva guardà".
"Sì?"
"Era 'n cesso proprio".
Simone sorride e annuisce.
"Perché pensavi fossi io?"
Le domande di Simone fanno spazientire Manuel.
"N-non lo vuoi sapè".
Simone gli si piazza vicino sul divano, porta una coscia sulla sua e struscia il naso sul suo collo fino ad arrivare all'orecchio.
Poi lascia un morsetto sul suo lobo e appena sotto l'orecchio.
"Dai" la voce zuccherina arriva alle orecchie di Manuel in un sussurro.
"È 'na stronzata".
"E io la voglio sapè" Simone imita la sua voce e il suo tono e lo fa ridere.
Poi gli poggia le labbra bollenti appena sotto la mandibola e le preme lì per qualche secondo.
"Simo..." Manuel biascica il soprannome senza fiato.
"Sì mi chiamo così".
"Allontanati".
"No".
Manuel ride appena, che Simone è capriccioso e percepisce il suo broncio anche senza girarsi a guardarlo.
"Dai dimmelo" pigola ancora.
"Spostate" e nel dirlo Manuel afferra la coscia del ragazzo e la toglie dalla sua.
Ma Simone è più forte di lui, che la piazza direttamente in mezzo alle sue gambe e gli si fa più vicino facendo scontrare i loro fianchi.
"Manuel".
"Dimmi".
"Se non me lo dici ci lasciamo".
La sua minaccia lo fa ridere.
"Così finalmente posso andare dal mio amante".
Sente Simone schiudere le labbra e si gira a guardarlo.
"Non è vero".
"Tanto non lo puoi sapè".
"Me ne sarei accorto".
"Sono bravo a non lasciare tracce".
Simone inclina la testa e gli rivolge uno sguardo furente. "Ma se ti ho detto l'altro ieri di non mangiare i miei cereali e stamattina il piano cottura era pieno di briciole".
"Non erano cereali" Manuel prova a difendersi.
"E che erano? I croccantini del gatto?"
Manuel scrolla le spalle e prova ad alzarsi.
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You belong with me
FanfictionScenette dei miei fidanzatini preferiti, a volte pensieri random che non superano le cinquanta parole, altre magari avranno persino un continuo