Scusate per la schifezza, ciao Sara!
Manuel non ha mai avuto un erezione a scuola.
O meglio, non l'ha mai avuta in classe.
Grazie ad un ragazzo.
Che ha avuto la brillante idea di presentarsi a lezione coi jeans neri, stretti - troppo stretti - una maglia bianca e degli anfibi anch'essi neri.
Una visione che oserebbe definire celestiale.
Celestiale che per lui significa che vorrebbe farsi suddetto ragazzo.
Non c'è bisogno di spiegare chi.
O di spiegare come mai - a lui che i ragazzi non piacciono- Simone ha sempre questo effetto su di lui.
Totalizzante, che gli fa arrivare il cervello su Marte e glielo fa esplodere.
Negare certi sentimenti è difficile.
Negare che i pantaloni gli stanno scoppiando da un paio d'ore, pure.
Precisamente da quando ha fatto il suo ingresso in classe e si è letteralmente sbragato nella sedia vicino alla sua, le braccia incrociate al petto e un gran sorriso sulle labbra.
Che Simone è bello lo aveva già capito da un po', inutile negare ancora.
Ma insomma, Simone è sempre stato oggettivamente bello.
Non è che siccome Simone è bello lui è gay, o bisessuale o altri epiteti che ancora deve capire bene.
Simone è bello, punto.
Che poi sia migliorato è un'altra storia.
Che abbia smesso di nascondersi, un'altra ancora.
Che gli fa tremare le gambe ogni volta che alza un sopracciglio invece non è una buona cosa.
Che in palestra si soffermi ad osservare per bene il suo cavallo dei pantaloncini è invece proprio qualcosa che non dovrebbe succedere.
Perché quei pantaloncini sono un po' troppo stretti per i suoi gusti.
E corti, ché gli evidenziano quei tricipiti sulle cosce che anni e anni di rugby hanno sedimentato.
Si può essere attratti da delle gambe? Cosce? Muscolose? Pelose e—
Basta Manuel, basta.
Ma ritornando a noi, Manuel non si sente bene proprio fisicamente.
Avete presente quando vi viene da vomitare come reazione estrema ad una visione troppo forte?
Ecco, se potesse vomitare per Simone seduto accanto a lui lo farebbe.
Simone che si è sfilato la giacca di jeans blu poggiandola sul sedile dietro di sé e che si è poi sbragato sulla sedia con le braccia incrociate al petto che gli evidenziano i pettorali e le cosce spalancate.
Pare che lo sta facendo apposta.
Lo guarda pure di tanto in tanto, sembra sereno.
È contento che abbia deciso di imbracciare questa versione di sé stesso più disinibita e fiera, certo però quello che ci sta rimettendo la salute è lui.
E Simone mica lo sa, che gli sta fissando le gambe e poi le braccia e il pomo d'adamo che fa su e giù quando deglutisce dopo aver bevuto e quelle mani con le nocche sempre rosse e—
Deve assolutamente uscire dalla classe.
Ma non fa in tempo ad alzarsi che il suo compagno di classe gli avvolge un polso tra le dita e lo tira giù, "Manu? Tutto apposto?"
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You belong with me
FanficScenette dei miei fidanzatini preferiti, a volte pensieri random che non superano le cinquanta parole, altre magari avranno persino un continuo