Capitolo 3

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«Trovato, signorina!» Esclamò il proprietario, quando tornò dal magazzino, dove si assentò per un bel po' di tempo, con solo un libro in mano, dando a me e a Harry il tempo di avere una buffa conversazione su come avesse ottenuto le sue numerose lettere di Hogwarts e su come i gufi avessero invaso la casa in cui viveva nel tentativo di consegnarle.

«Sono due galeoni.» Aggiunse dopo essersi posizionato dietro il bancone e aver messo il libro di infusi e pozioni magiche in una busta di carta. Misi la somma esatta sul bancone e presi il mio bottino dalle sue mani.

Poi rivolse lo sguardo in direzione di Harry e disse con rammarico: «Ma per lei, signor Potter, ho brutte notizie. Dovrà passare tra due settimane per il manuale degli incantesimi, perché le scorte sono finite» Harry si limitò ad annuire con la testa.

«Vi auguro un buon proseguimento nei vostri acquisti.» Non aspettò che lo ringraziassimo, che sparì di nuovo attraverso la porta da cui era appena entrato.

Basiti, ci dirigemmo verso l'uscita del negozio, dove ci stava aspettando un uomo grande e grosso con la folta criniera nera. Insomma aveva l'aspetto di un vichingo, se avesse avuto un'armatura addosso...

«Com'è andata, Harry? Vedo che ti sei fatto degli amici.» Disse in tono amichevole, rivolgendo lo sguardo verso di me per incitare Harry a presentarmi. Ritiro tutto quello che ho detto prima, non era così terrificante come sembrava. Dopo tutto, non si dovrebbe mai giudicare un libro dalla copertina...

«Hagrid, lei è Sabrina. Anche lei andrà a Hogwarts.» rispose il ragazzo con entusiasmo presentandomi al mezzo gigante. «Piacere di conoscerti!»

Mi tese la sua grande mano, che afferrai stringendola e non ho potuto fare a meno di notare che le sua mano era grande quanto la mia testa...

«Per quanto riguardo il libro sulla storia della magia, dovremmo ripassare tra due settimane...»Aggiunse, guardando a terra con l'aria leggermente triste sul volto.

«Se vuoi, te lo posso imprestare io, quando saremmo a Hogwarts. A casa ne ho uno in più.»Suggerii attirando l'attenzione di entrambi verso di me. In fondo, la scuola sarebbe iniziata la settimana prossima e lui sarebbe rimasto senza il libro.

«Ne sei sicura?» Chiese un po' esitante.

«Certo che sì. Tanto se non lo usassi tu, resterebbe a casa a prendere polvere. È meglio che lo abbia qualcuno che ne ha davvero bisogno, e poi Harry, siamo amici, no? Gli amici si aiutano a vicenda nei momenti di difficoltà» replicai, dandogli una leggera pacca sulla spalla.

«Non ha tutti i torti, Harry» concordò Hagrid con me.

«Allora va bene, grazie» disse, cercando di nascondere il suo imbarazzo con un lieve sorriso. «Ora ci manca solo la bacchetta! Vuoi venire con noi?"

«Purtroppo devo andare prima che mia madre dia di matto non vedendomi tornare. Pero' spero di vederti alla stazione di King's Cross o almeno nel Hogwarts Express» Dissi mentre mi allontanavo lentamente.

Indugiò un attimo, poi sollevò una mano e mi salutò leggermente piegando la bocca in un sorriso che ricambiai.

Harry Potter. Perché ho sempre la sensazione di conoscere già quel ragazzo, o di avere una sorta di legame con lui...? Magari perché siamo entrambi degli introversi?

Scacciai quel pensiero dalla mia testa e tirai fuori la mappa dalla borsa. Pronunciai le fatidiche parole per attivarla e vedere da che parte dovevo andare per arrivare alla gelateria dove i miei genitori mi stavano aspettando ormai da ore.

Passai davanti a un negozio di animali e notai un serpente albino dagli occhi rossi che mi stava fissando intensamente, come se volesse dirmi qualcosa, o per lo meno attirarmi a se. Mi avvicinai alla vetrina per osservare meglio l'animale, ma poi la mia vista si focalizzò sul riflesso di una giovane ragazza dai corti capelli biondo cenere e dagli occhi verdi tendenti al blu. Il riflesso di Sabrina Avery. Non il mio.

All'improvviso, accanto a me, intravidi una sagoma con una maschera argentata saldata sul volto che ricordava quasi un teschio umano.

In preda al panico, mi voltai rapidamente per vedere se la figura inquietante fosse ancora lì, ma era già svanita... Mi guardai intorno, ma era pieno di maghi che andavano da tutte le parti e andai a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno che mi fece cadere a terra.

Alzai lo sguardo e vidi di fronte a me un ragazzo dai capelli biondo platino intento a ripulire la sua veste nera dalla polvere. Stava per dire qualcosa, ma si fermò quando i nostri occhi si incontrarono.

SPAZIO AUTRICE
Pensate che la sagoma con la maschera sia il frutto dell'immaginazione della protagonista o che sia reale?

E come credete che si comporterà il ragazzo biondo nel prossimo capitolo? :D

Come sempre vi invito a lasciare un voto e un commento. Grazie <3

Insonnia [Draco Malfoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora