La mattina mi sveglio, preparo un thermos con del thè e quale cosa da mangiare.
Controllo di avere tutto il necessario: piccozza, ramponi, pelli per gli scii, artva, pala e sonda.
Metto tutto dentro al mio zaino e inizio a vestirmi a strati.Per le 5 esco di casa con lo zaino e gli scii in mano in attesa del monegasco.
Dopo poco tempo appare una macchina nera e da essa scende in tutto il suo splendore Charles.
Rimaniamo qualche minuto fermi senza neanche guardarci.
"Dammi li metto in macchina." dice indicando i miei scii.
Annuisco e glieli passo.
Saliamo in macchina e senza dire niente, partiamo.
Fuori è ancora buio, ma grazie alle luci della macchina riesco un po' a godermi il paesaggio che ci circonda. Cerco di non farmi notare troppo, ma spesso mi ritrovo ad osservarlo: le sue mani salde sul volante e la sua faccia concentrata, chissà a cosa sta pensando.
Rimarrei ore a guardarlo mentre gira il volante.Dopo un'oretta in assoluto silenzio arriviamo a destinazione.
"Eccolo qui, il re delle dolomiti." guardo la montagna stupita.
"Ci sei già stata?"
"Si, con i suoi 3264 metri è la seconda cima delle Dolomiti, per gli sci alpinisti, più ambita della conca ampezzana. Una gita spettacolare, molto impegnativa, ma di grandissima soddisfazione."
"Allora, cosa ci aspetta, mon guide?" arrossisco un po'.
"L'escursione è molto varia, ci sono: canali, plateau, ripidi pendii e creste molto esposte. Infatti prevede l'applicazione di differenti tecniche: la salita con le pelli di foca e con i ramponi e picozza, l'utilizzo di corda per la progressione in cordata durante la salita e per la discesa di tratti particolarmente ripidi e salti di roccia, la sciata freeride."
"E la strada che facciamo?" mi domanda e gli tiro fuori la cartina.
"Noi siamo qui. Dal rifugio si procede in direzione di Forcella Piccola lungo un canale percorribile con gli sci, dalla forcella si risale un ampio vallone fino all'imboccatura del Canale Lindemann che si percorre con ramponi e picozza. Usciti dal ripido canale si sale con gli sci lungo i lastroni dell'Antelao, con pendenze fino a 40°, fino a raggiungere il Bivacco dove si lascia l'attrezzatura per procedere più leggeri con ramponi e picozza, assicurati in cordata, lungo la cresta, per arrivare fino alla croce di vetta."
"Dislivello?"
"Circa 2000 metri."
"Perfetto, mi faccia strada, mon guide." mi fa l'occhiolino, arrossisco e mi giro, ma nel farlo inciampo e cado.
"Ora mi chiedo se posso fidarmi ti te come guida." inizia a ridere, ma non commento per l'imbarazzo.Controllo se l'attrezzatura è in ordine e iniziamo la nostra salita.
Siamo abbastanza spediti, il monegasco non sembra soffrire troppo la salita, ma non dovrei stupirmi.
"Senti, Zoe, mi puoi fare un favore? Devo fare un po' di foto da mettere un Instagram, potresti farmi un paio di scatti?" chiede ad un certo punto con un po' di fiatone.
"Oh, ehm, adesso?" mi fermo a guardarlo.
"Se non è un problema. Tra quando dobbiamo mettere i ramponi?"
"Manca ancora molto, il canale è più o meno da quelle parte." gli faccio un cenno con la mano.
"Allora, tieni." mi porge il suo cellulare e va un po' avanti.Rimango un attimo fossilizzata a guardare il cellulare che ho in mano.
"Zoe?" mi richiama Charles.
"Oh si, scusa." e inizio a scattargli un po' di foto."Spero vadano bene." lo raggiungo ridandogli il telefono.
Riprendiamo la salita.
Dopo un po' arriva il momento di mettersi i ramponi.
"Vuoi mangiare un po' di frutta secca prima di riprendere?" chiedo prendendo la scatolina prima di mandorle, noci e anacardi.
"Grazie!" ne prende una manciata e ce ne stiamo lì in silenzio guardando il paesaggio che ci circonda.
"Che belli i primi raggi di sole che illuminano le cime delle montagne." dice osservando le montagne intorno a noi.
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The Snowman || Charles Leclerc
Fanfiction"Accetta ció che non puoi cambiare e cambia ció che è nelle tue mani. Sorridi, sorridi, sorridi. Ogni tanto piangi, perché gli ostacoli ci sono e alle volte sembrano enormi, ma non mollare mai." La persona che mi ha detto questa frase, ha completame...