Sfoglio la pagina successiva, mentre il professor Flitwick ci ripete ancora una volta la regola base sull'impugnatura da mantenere quando si ha in mano una bacchetta.
Dio santo, siamo al terzo anno, non siamo dei primini, come si può non sapere ancora come tenere tra le mani una fottuta bacchetta?
La giornata è iniziata da poco ed è già una merda, come lo è da quando sono arrivata qui.
Preferivo di gran lunga rimanere a quest'estate, dove eseguivo gli ordini a me dati e nel tempo libero mi divertivo in giro per i locali dei babbani, nonostante fossi sola.
Era tutto più semplice, facevo ciò che mi veniva chiesto e una volta terminato l'incarico potevo essere libera di fare ciò che mi andava, senza dover rendere conto niente a nessuno.
Sbuffo mentre continuo con la lettura e metto in pratica la mia finta espressione di interessamento, quando la sensazione di essere osservata mi porta ad alzare la testa e dare un'occhiata in giro.
Mi guardo intorno, notando come tutti siano annoiati e intenti a fare altro, quando mi giro verso i banchi posizionati in fondo all'aula e due occhi blu cristallinati mi trafiggono in pieno viso.
Will è due file dietro di me e ha la faccia di uno che vorrebbe sgozzarmi.
Colta alla sprovvista, cerco di non dare a vedere il mio stupore , gli mostro un finto sorriso di circostanza e torno alla mia posizione di prima a guardare in direzione del prof.
Che cavolo ha da guardare? Non è stato proprio lui a dire che ormai era troppo tardi per poter cambiare le cose?
Non capisco il suo comportamento e decido di fregarmene, così continuo a leggere e ad attendere il suono della campanella.
Durante la pausa dalle lezioni, passo in camera mia per fare un po' di rifornimento di sangue fresco, dato che stamattina mi solo alzata tardi e nella fretta l'ho dimenticato.
Una volta finito esco dal Castello e mi dirigo in cortile, dove spesso gli studenti si riuniscono durante le pause scolastiche nelle giornate più soleggiate.
Mi siedo lungo le rive del Lago Nero e rifletto sullo strano comportamento che ha avuto Will stamattina.
Alla fine dell'ora mentre uscivo dalla classe mi ha lanciato un'occhiataccia, che ovviamente ho ricambiato, poi se l'è svignata per andare non so dove.
Non che mi interessi di ciò che fa, ma se ha davvero detto che oramai nulla tornerà più come una volta, dovrebbe accettarlo ed evitare di comportarsi come un maniaco e fissarmi durante gli orari scolastici.
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12 novembre 03:46
un anno primaContinuo a ballare cercando di mantenere il ritmo della musica che fuoriesce dalle casse poste vicino al Dj, ma il dolore che mi provocano queste scarpe del cazzo me lo impediscono.
Con il fiato corto e il batticuore mi fermo in mezzo alla pista e informo Maya che ho bisogno di rinfrescarmi un po'.
Mi fa capire di aver compreso regalandomi uno dei suoi bellissimi sorrisi, così mi faccio largo tra la gente che si scatena sotto il rumore assordante della musica e vado verso i divanetti, dove poco prima io e Maya abbiamo lasciato Will in compagnia di Blaze.
-Dov'è Will?- mi ritrovo a chiedere al ragazzo dalla carnagione scura seduto su una delle poltrone dove ci siamo sistemati all'arrivo, con l'unica differenza che ora ha in braccio una ragazza del primo anno. Credo che il suo nome sia Pansy e anche lei è una Serpeverde.
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|| Suicidol ||
Fanfiction*** "sono cresciuta nel caos e quindi abituata a conviverci, e quando realizzo che le cose stanno andando nella direzione giusta, saboto ogni cosa."