Will's POV
Il giorno dopo mi svegliai più tardi del solito. Diedi la colpa al volume troppo basso della sveglia: ultimamente avevo il sonno pesante, causato dall'insufficienza di riposo per passare le notti a studiare.
Essere studenti di medicina era una lenta e lunga tortura, e il quantitativo di roba da studiare faceva impressione anche solo al pensiero.
Una volta aperti gli occhi, la prima cosa a cui feci caso fu il silenzio che regnava sovrano, cosa molto strana se vivi in una casa con una famiglia composta da nove persone, dodici se contavi anche lo staff di domestici e assistenti.
Mandai un messaggio a Drew, la mia ragazza, scrivendole "Buongiorno" con un cuoricino alla fine. Notai che il suo ultimo accesso era stato alle 03:30 di notte, e, malgrado non fossi quel tipo di ragazzo tossico e iperprottetivo, non riuscii a non chiedermi perché si fosse addormentata così tardi. Mi aveva detto che si sarebbe coricata presto, e ora la sua bugia mi disorientava ancora di più.
Lanciai il telefono sul cuscino e mi alzai dal letto. Dopo essermi sciacquato la faccia e lavato i denti, decisi che ero pronto ad affrontare il mondo esterno. Un lieve languore mi spinse a dirigermi in cucina. Scesi le scale con sollievo, ma, non appena arrivai giù, il buonumore svanì all'istante. Nella cucina regnava un'atmosfera di familiarità, dove mio padre e i miei fratelli erano riuniti per fare colazione. Di loro c'erano Michael, Austin e Kayla. Oliver si trovava in comunità da circa un mese, mentre mamma stava lavorando al suo nuovo album discografico.«Oh, eccoti Will!» esclamò mio padre vedendomi arrivare, con il solito sorriso da attore nato. «Ti stavamo aspettando».
«Non ho fame» mentii, grattandomi lo stomaco da sotto la maglietta dei Green Day.
Mio padre insistette. «Ho fatto i tuoi muffin preferiti. Perché non ti siedi con noi e ne provi uno?»
«Esatto, Will. Perché?» intervenne Kayla che fino ad allora era rimasta in silenzio ascoltando la conversazione.
Sospirai in segno di arresa, avvicinandomi al bancone e sedendomi su uno degli sgabelli. Lanciai un'occhiata allarmata ad Austin che in risposta mi rivolse uno sguardo colmo di serenità. Avrei voluto avere la sua stessa calma in situazioni così difficili.
«Tutto bene, Will?» mi chiese mentre afferravo un muffin dall'alzatina per dolci.«Mhm» annuii con la testa. Era già la seconda menzogna nell'arco di qualche minuto, chissà quante altre ne avrei dette in una giornata intera.
Mio fratello non sembrò affatto convinto. Infatti mi scrutò attentamente, come se cercasse una risposta nei miei occhi azzurro mare «Non diciamoci bugie».
«È la lingua che si parla in casa» borbottai fulminando con un'occhiata fugace mio padre.
Tutti vedevano in Apollo un uomo affidabile e di successo, un padre amabile e presente.
Solo io riuscivo a vederlo per ciò che era davvero: l'esatto opposto. Dietro quell'affascinante maschera si nascondeva il suo lato peggiore, fatto di bugie e segreti.
Ero tentato dal dire tutto ai miei fratelli, mia madre inclusa. La sola cosa che mi impediva di farlo era l'amore che loro provavano per mio padre.
Tenevano molto a lui, ma più di tutti mamma.
Era felice.
E io le volevo troppo bene per rovinare tutto.«Lee» continuò mio padre, «Come sta andando il tuo dipinto per il concorso della scuola?»
«Bene, penso. Sono un po' indietro ma sto cercando di recuperare tempo».
«Giuralo» rise Michael divertito. «Passi giorno e notte chiuso nella tua stanza! Letto disfatto, pennelli ovunque, veneziane abbassate... quasi quasi inizio a pensare che tu stia diventando un cavernicolo».
«Grazie agli Dei che non sono diventato te» Lee alzò gli occhi al cielo.
«Tieni persino scorte di cibo! O ti stai preparando ad un'apocalisse o questo non si spiega» dichiarò il più grande. «Per non parlare delle armi che nascondi».
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Opposti destinati ~ Solangelo AU
Fanfiction*AU: la storia può essere letta anche da chi non conosce Percy Jackson* Dicono che gli opposti si attraggono, ma non è vero. Gli opposti si completano. A vicenda. La vita di Nico non è mai stata rose e fiori. Sofferenze, perdite e dolori l'hanno re...