Era aprile e ormai ero arrivata ai 46 kg. Ero felicissima perché stavo riuscendo nel mio intento : cioè dimagrire.
Inoltre stavo già meglio e mi sentivo più libera.A scuola le mie amiche non mi dicevano niente perché sapevano che ero irascibile se si toccava il soggetto di perdere peso.
Solo Noemi continuava a dirmi che stavo dimagrendo troppo e che ora dovevo pure ingrassare ! Ma si può ?! Cioè io ora stavo bene così, non so , ma perché avrei dovuto recuperare quello che avevo perso con tanta fatica ?
Eh si facevo fatica a perdere peso. Mentivo a mia madre dicendole di mangiare, quando stavo sul pranzo a scuola . La sera le scuse erano pronte.
La notte era la parte peggiore : mi addormentavo ogni sera con la pancia vuota che continuava a lamentarsi senza sosta, finché riuscivo a dormire.
La mattina ero stanca e quasi cadevo dal letto appena cercavo di alzarmi.Inoltre avevo smesso di fare colazione, convinta che avrei accelerato la mia perdita di peso . In realtà ( come venni a sapere più tardi, anche se dapprima non ci credevo e solo oggi seguo questo consiglio) mangiare al mattino è importantissimo , perché fa funzionare il tuo metabolismo che si era fermato durante la notte e quindi mette in moto il tuo corpo . In conclusione se avessi mangiato solo al mattino e quasi niente di giorno, avrei perso più rapidamente quei chili fatidici e mi sarei sentita meglio ( o forse sarei andata ancora più spedita in ospedale ) .
Così passò aprile e io riuscivo a mantenere i miei 46 kg mangiando solo verdure bollite e tantissima frutta . Naturalmente la banana, a poco a poco, scompari dalla mia dieta perché aveva troppe calorie per i miei gusti.
Così iniziai a contare tutte le calorie che ogni cibo mi dava. Sapevo che per dimagrire dovevo assumere meno calorie di quelle che bruciavo ogni giorno. Mi resi conto che non era così difficile : bastava mangiare sano e fare sport tutti i giorni .
Ogni volta che potevo facevo esercizio fisico.
Muovevo sempre una mia parte del corpo , sempre. Stavo seduta diritta con le gambe che non la smettevano di tremare. Era stancante, ma mi motivava a perdere peso.
Noemi capiva perché mi muovessi e iniziò a non dirmi più niente. Solo di qualche in volta si lamentava del mio comportamento, ma non mi tradisse mai e non disse mai a mia madre i miei intenti.
Così iniziai a sperare i 44... A dire il vero ora avevo un obbiettivo più definito : 38 chili .
Leggendo sui blog , scoprivo ragazze che erano alte 1.70 m e più e pesavano solo 40 chili ! Erano ragazze che ammiravo, che trovavo stupende. Volevo imitarle, essere come loro.
Vi era una differenza fra loro e me : loro bevevano solo acqua e si nutrivano solo di mele . Io invece mangiavo , anche se veramente in piccole quantità , carboidrati e proteine. Inoltre loro avevano 18/20 anni. Io nemmeno 15!!! Infatti potevano permettersi di essere pro ana : la loro crescita era terminata e se non avevano più il ciclo mangiavano poco più un giorno che già tornava senza problemi.
A me il ciclo non tornò.Navigando in internet trovai altri siti dove invece c'erano ragazze della mia età con il mio stesso problema : il peso .
Anche queste ragazze non erano come me : o avevano 12 anni e si rifiutavano di crescere e quindi per evitarlo non mangiavano , in pratica paura di diventare adulte; oppure erano ragazze con seri problemi alimentari che spesso erano anche in pericolo di saluta essendo troppo grasse.
Se ci penso ora non ho mai trovato una ragazza come me, una che non va d'accordo con il suo corpo per il semplice fatto che si trova grassa . Ma non una che è arrivata a non mangiare perché ha subito un trauma o altro, no, una che semplicemente come me vuole dimagrire . E ripensandoci è strano , perché io considero la mia persona come le altre .
Quando scoprii che alla fine nessuno dimagriva per il semplice fatto di volerlo fare , mi sentii persa . Capisco ancora oggi che sono ANORMALE , o forse ( come dicono le mie più care amiche ) mi faccio problemi mentali e io sono un'adolescente del tutto in regola.
In un blog, conobbi ragazze che si scrivevano fra loro per sostenersi. Io però non entrai mai in contatto con loro : una parte di me , credo la più ragionevole , mi stava dicendo di fare una cazzata. Ad un certo punto, esse smisero di scrivere sul blog e crearono un gruppo su whatsapp: ora non potevo più essere sorretta dai loro consigli .
Un giorno, particolarmente toccata da come era il mio corpo , decisi di salvare il numero di una delle tante ragazze del blog e ebbi pure la voglia di scriverle . Solo mi mancava il coraggio. Mi immaginai spesso il dialogo con cui avrei potuto iniziare a contattarle . Però non lo feci mai , mai.
Avevo una voglia terribile di confrontarmi con loro , di sapere come stavano e sostenerle anch'io nelle loro decisioni, ma sapevo che io non avevo i loro stessi problemi: il perdere peso da me non era nessuna conseguenza a nessun atto.
Inoltre avevo paura che una mia amica mi prendesse il cellulare e leggesse i messaggi eh avrei potuto scrivere in questo gruppo di ragazze "pazze". Il terrore di essere scoperta era troppo forte .Infatti mi ero fatta filmini mentali di come i miei fossero venuti a sapere del mio obbiettivo : mi immaginavo che stessero leggendo tutti i siti che visitavo ogni sera.
Imparai velocemente che loro non avrebbero mai saputo niente di me , per il semplice fatto che per controllare una persona serviva un motivo per farlo .
Loro non avrebbero mai immaginato che la loro Winday seguisse consigli pro ana : io ero ( e lo sono ancora) una ragazza seria, ottima a scuola, mai che delude e soprattutto ragionevole ed efficace . Mai avrebbero potuto dubitare o diffidare di me.
Con il mangiare meno arrivarono le conseguenze.
Mal di testa , sempre , quasi un 'emicrania .
La mamma mi riempiva di pasticche, pensando che fossi solo stressata dalla quarta media.In realtà io non ero stressata per niente , io volevo solo dimagrire ma purtroppo nessuno ( ancora oggi ) mi capisce . Tutti cercavano una scusa : le miei amiche credevano che per il fatto che un ragazzo, con cui avevo iniziato a chattare che mi piaceva tanto, non mi scrivesse più, io avevo preso il suo rifiuto rifugiandomi nell' anoressia ; altri, più tardi, lo associarono al fatto che non avrei più rivisto Noemi, in quanto traslocava.
Ma io volevo dimagrire solo perché l'avevo deciso e non c'era motivo di farmi cambiare idea.
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Quello che vorrei essere, ma non sono
CasualeIo ... Ho passato un'infanzia bellissima, sempre col sorriso sulle labbra e il divertimento nel cuore. Mai pensavo al mio futuro, ero libera .. Poi : quarta media . Mi sono guardata intorno, ho osservato le altre ragazze e le ho comparate a me. Tutt...