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Ci sediamo sul divano. Lui è spostato su un fianco, a gambe incrociate, rivolto verso di me. Mette un gomito sopra lo schienale del divano e usa il proprio braccio come sostegno per la testa.
Mi guarda aspettando che dica qualcosa.
Deglutisco la saliva.

«Perché?»
«Perché cosa?»
«Perché mi hai tradito così»

Mi guarda con un lieve sorriso canzonatorio.

«Non guardarmi così! Rispondi! Mi prendi per stupido??»

Accenna una piccola risatina.

«Si»
«Come scusa!?»
«Vuoi sapere veramente com'è andata?»
«Certo!»

Lui si alza, prende il premio sulla mensola conferitogli il giorno prima e me lo porta.

«Leggi a chi è attestato»
«Chi sarà mai»

Lo prendo scocciato.

«Bla bla bla...Alhaitam...bla bla...e Kaveh»

Aspetta un momento.

«Kaveh!?»

Lui annuisce e mi guarda come se la cosa fosse scontata.

«Io!?»
«Già»
«Aspetta m-ma...Come? Perché? Cosa? Quando!?»

Lui si siede nuovamente.

«Se solo ragionassi un po', prima di saltare alle conclusioni»
«Dimmi solo che è successo»
«Semplicemente sei arrivato, come sempre, in ritardo e la cerimonia era già iniziata. Forse il tuo orologio è rotto, perché abbiamo aspettato un bel po' prima che arrivassi. Alla fine hanno deciso di cominciare senza di te»

Rimango per qualche momento in silenzio, senza sapere che dire. Lentamente sento il mio viso accaldarsi sempre di più e scommetto che, se mi guardassi allo specchio, vedrei un pomodoro.

«Mi prendi in giro!?»

Scuote la testa serio.
Che imbarazzo!

«Non è possibile!»

Mi piego su me stesso coprendomi il volto con le mani, per nascondere il rossore dato dalla tremenda vergogna.
Alhaitam inizia a ridere.
Non l'avevo mai sentito ridere così.

«Non è divertente!»

Mi scompiglia i capelli continuando con quelle fastidiose risatine.

«Hai finito di prendermi per i fondelli!?»
«Oh...Kaveh, non finirò mai»

Si avvicina al mio orecchio e sussurra.

«Sei troppo carino»

Mi volto verso di lui, aspettandomi un bacio o non so cosa. Ma rimane fermo, molto vicino, e mi guarda con un piccolo sorriso. Che imbarazzo, ti prego fai qualcosa, non lasciare questa situazione andare avanti così.
Si allontana.
Cosa fai!?
Non è giusto!
Prendiamo le distanze.
Mi volto subito dall'altra parte per evitare ulteriori contatti visivi.
Ci avevo sperato.
Forse dovrei tornare di più con i piedi per terra.
Sto per alzarmi dal divano quando sento un formicolio sul collo.
La mano di Alhaitam scorre velocemente da una mia spalla all'altra e si ferma sul collo. Il suo profumo si fa più intenso e il calore emanato dal suo corpo, si riversa maggiormente sul mio. Un'altro arto si posa sulla mia coscia, molto vicino all'inguine, stringendo leggermente. Il mio stomaco si rivolta sottosopra mosso dal battito delle tante farfalle dentro esso. Sono poi costretto a voltare la testa a causa dell'insistenza delle dita che premono sul mio angolo mandibolare, con l'intento di farmi volgere il capo verso di lui. Ancora prima di poter realizzare cosa sta succedendo, sento premere una lingua sui miei denti, che apro leggermente. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dal bacio. Mi lascio cadere all'indietro, sdraiandomi, spinto dal petto di lui. Allungo le braccia verso la sua schiena e mi aggrappo ai suoi vestiti. Sento il suo ginocchio tra le mie gambe, la sua lingua sulla mia, le sue mani sul mio collo, il suo respiro e il suo profumo mischiati col mio respiro ed il mio profumo, la setosità dei suoi vestiti tra le mie dita, i suoi capelli sul mio viso...
Poco dopo tutti questi contatti si allontanano velocemente riprendendo fiato.
Deglutisco la saliva, ansimando. Posso sentire l'imbarazzo diffondersi per tutto il mio viso. Apro la bocca cercando di dire qualcosa ma le parole non escono.
Alhaitam fa intrecciare le nostre dita, bloccandomi mani e braccia sopra la mia testa, e di nuovo si china su di me baciandomi appassionatamente. Cerco di fermarlo. Prima di un altro bacio forse era meglio chiarire la situazione. Non ha detto "mi piaci" o "sono innamorato di te". Non voglio rischiare di spingermi oltre senza nemmeno sapere cosa prova davvero nei miei confronti! E se lo stesse facendo solo per prendersi gioco di me?
Provo a dirgli qualcosa ma il bacio mi soffoca ed escono solo gemiti soffocati.
Cerco di staccarmi.

«A-al-»

Lui mi bacia il collo sussurrandomi qualcosa.

«Mi piaci Kaveh»

Milioni di brividi frementi si diffondono in tutto il mio corpo.
Lo spingo via agitato.

«N-non sono ancora pronto per»

Mi guarda sorridendo sadicamente.

«Non avevo certo quelle intenzioni, al momento»

Deglutisco la saliva.

«Beh comunque anche tu mi...»

Sussurro l'ultima parola insicuro.

«Non ho sentito bene»
«Si che hai sentito! Ne sono sicuro»

Fa spallucce.

«Per quanto mi riguarda, potresti aver detto qualunque cosa»
«Mi piaci brutto bastardo!»

Le mie ultime parole vengono ripetute subito dopo dalla mia voce. Ma non dalla mia bocca.

«L'hai registrato!?»
«Oh mi hai beccato...adesso potrò sentirlo quante volte voglio»

Fa partire di nuovo la registrazione.

«Sei un insensibile! Dammi qua!»

Mi allungo verso di lui per cancellare quell'orribile registrazione. La allontana.

«Ehi!! Dammela!»
«La nasconderò insieme agli alcolici»
«Alhaitam!»

Si alza di scatto ed esce, chiudendomi nella stanza.

«Hey! Brutto bastardo! Vieni qui! Tanto la troverò! E troverò anche le mie bottiglie! Stanne sicuro!»

Tiro pugni alla porta.

«Fammi uscire!»
«Vuoi uscire?»

Mi parla al di là della porta.

«Si!»
«Perfetto, conosco un ristorante aperto da poco, molto carino»
«Non voglio uscire con te! Voglio uscire da qui! Cioè, voglio uscire anche con te ma prima da qui!»

Apre la porta.

«Vestiti elegante, mi raccomando, non ti porto in un negozio di alcolici»
«Certo certo...Hey aspetta cosa staresti insinuando? Secondo te sembro uno straccione!? Mi vesto male!?»
«Smettila di lamentarti»
«Non mi hai risposto, vuol dire che secondo te mi vesto male!»
«Belli o brutti che siano, quegli indumenti non ti staranno addosso a lungo...su và a sistemarti»

Come scusa!?

𝐋𝐨𝐨𝐤 𝐚𝐭 𝐦𝐞!! // 𝐊𝐚𝐯𝐞𝐡𝐭𝐚𝐦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora