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Mi aggiusto il bavero della giacca davanti allo specchio.

«Sei pronto?»
«Cinque minuti!»

Mamma mia che fretta! Non può stare sereno per qualche secondo?

«Guarda che non voglio fare tardi come hai fatto tu»
«Non sei divertente!»

Finisco di sistemarmi velocemente e lo raggiungo all'ingresso. Mi sorride.

«Che c'è?»

Si avvicina e mette le sue mani attorno al mio collo. Prende il colletto e lo sistema.

«Hey lascialo così! L'ho sistemato io!»
«Appunto per questo lo stavo sistemando»

Lo guardo sbuffando.
Lui apre la porta ed esce, lo seguo.

«Mi raccomando, ricordati le chiavi stavolta»

Proprio quando sto per chiudere la porta me lo ricorda. La spalanco velocemente prima che quella stupida serratura mi lasci di nuovo chiuso fuori -non voglio soffermarmi sul quando o sul perché sia successo- e corro a prendere le mie chiavi. Esco di nuovo e mi chiudo la porta alle spalle.
Alhaitam inzia a camminare.
Ma che modi sono!? Non mi porge né il braccio né la mano come farebbe un vero galantuomo! Si aspetta che lo segua come uno stupido!? Doveva essere un'appuntamento. Lui proprio non se ne intende di romanticismo!

«Kaveh non rimanere indietro»
«Arrivo!»

Faccio uno scatto e lo raggiungo.
...
L'ho seguito come uno stupido sul serio...
Come mi fa arrabbiare!
Nuova mission impossible: riuscire a prendere la sua mano.
Mi allungo verso di lui per cercare di afferrargliela.
Ovviamente però la infila in tasca, quasi lo facesse apposta.
Mi dà sui nervi!
Piano B: prenderlo a braccetto. Non posso fallire.
Sto per infilare il mio braccio tra lo spazio che si crea tra il suo gomito ed il suo corpo...e lui sposta le braccia dietro la schiena!
Alhaitam! So che lo stai facendo di proposito!
Basta ci rinuncio...
Piano C! Appoggerò la mia testa sulla sua spalla. Questo sì che è romantico.
Diamo il via al piano.
Mi avvicino a lui ed inclino la testa. Continuo a piegarla ma non sento niente su cui poggiarla. La rialzo e mi guardo intorno. Dov'è finito!?
Oh quel bastardo ha preso una delle vie parallele senza dirmelo!

«Alhaitam!!»

Si volta e mi guarda sorridendo.

«Su, non distrarti, mantieni il passo»

Arrossisco. Mi fa sentire uno scemo così!
Lo seguo.

«Siamo quasi arrivati»

Continuiamo a passeggiare e, ad un certo punto, ci fermiamo davanti ad un edificio dall'apparenza molto elegante.

«Vogliamo entrare?»

Sono un po' spaventato. Dove mi ha portato?

«Devo tenerti la manina? Hai paura?»
«Non sono un bambino!»
«D'accordo»

Avanza verso l'entrata.
Cavolo sono uno stupido!
Quella era la mia occasione per tenergli la mano ma l'ho rifiutata!
Santo cielo!
Cosa mi passa per la testa.
Lo seguo ed entriamo nel locale.
Il luogo è del tutto diverso da come mi aspettavo.

«Che posto è questo...?»
«Un book cafè»
«Ma...è...elegante»
«Esatto»
«Non è che l'hai aperto tu questo posto? Ti rispecchi-»
«Si»
«Cosa!? Davvero!?»
«No»
«Ma mi prendi per il-»

Vengo interrotto da un suo "sshhh".

«La gente qui cerca di godersi la tranquillità. Forse non è il luogo adatto in cui portarti, ora che ci penso»
«Ma stai zitto. Io sono una persona super silenziosa e calma. So stare in questi posti. Che poi, a che razza di persona può essere venuta in mente l'idea di creare un posto simile! Cioè ma ci rendiamo conto? Perché ci sono così tante persone? Non facevano prima ad andare o in biblioteca o ad un bar? Perché mettere le cose insieme. In versione elegante poi! Posso capire le prime due magari ci stanno bene insieme ma... l'eleganza a cosa serve!?»
«Ti prego, le mie orecchie si consumano ancora di più in questo modo»
«Ehi!»

Sento le sue dita scivolare sulle mie. Mi prende finalmente per mano.

«Tranquillo. Non è noioso come sembra»

Mi ha preso per mano...
Mi...ha...preso...
Preso...per...
Mi ha preso per mano!!!
Aspettavo questo momento da tutta la vita!

«Su, accomodiamoci»

Mi lascio trascinare imbambolato verso un tavolo vicino all'enorme scaffale pieno di libri.
Dopo poco arriva una cameriera che ci lascia dei menù.

"Bentornato" le dice sorridente la ragazza. Lui le sorride e lei arrossisce.

«Sei già stato qui!? Ma se ha aperto da poco...»

Alhaitam, senza spostare la testa, mi guarda con la coda dell'occhio per un istante, poi rimette gli occhi su di lei e la ringrazia. La cameriera se ne va.
Lo guardo sconcertato.

«Hai rimorchiato la cameriera!?»
«Perché dovrei?»
«Mah ci sono un sacco di motivi. Primo, così non devi pagare, secondo...secondo non mi viene in mente ma ce ne sono altri!»
«Sai vero che, dato che ricopro un ruolo importante all'accademia, ho già tutto gratis qui. E poi, visto che ci sono i libri, questo locale è considerato una biblioteca. Noi accademici non siamo obbligati a spillare un soldo, se dobbiamo fare delle ricerche in una biblioteca»
«A quante altre persone hai venduto questa scusa?»

Fa spallucce.
Il mio amato è un truffatore. Io lo sapevo che nascondeva qualcosa...oh cielo! Adesso ha coinvolto anche me! E se mi arrestano? No no...sono sicuro di aver capito male. Alhaitam non è un criminale...sfrutta solo la stupidità degli altri, ecco. Si tutto qui...
Prende in mano il menù per distrarmi.

«Ah e comunque a cosa servono dei menù in un caffè!?»
«Non lo so ma è divertente»

Ah allora qualcosa lo diverte! Non ha un cuore di ghiaccio...e comunque che razza di persona si diverte con dei menù in un bar...ma chi sono io per giudicare, a me piace lui quindi ho dei problemi anche io.
Eh sì è proprio molto bello e figo...

«Se continui a fissarmi così mi erodo»
«Imbecille»
«Tu lo sei di più, mi stai fissando imbambolato come un pesce a bocca aperta»
«E allora avevo ragione, non ce l'hai un cuore»
«Come faccio a vivere allora?»
«Fai sul serio!? Ce la fai a non fare lo stronzo almeno ad un appuntamento?»
«Dico solo le cose come stanno»
«Beh allora dovresti imparare un po' di cortesia. Finirai per farti odiare»
«Almeno vengo rispettato»
«Cosa staresti insinuando!?»
«Abbassa la voce»
«Tu non mi dici cosa fare!»

Mi guarda con il suo solito volto impassibile.

«Siediti»

Rimango in piedi cercando un'obiezione ma non riesco a pensare a niente.

«Non...non puoi trattarmi così»
«Siamo proprio a corto di argomentazioni, eh?»

Lo guardo deluso. Come mai si comporta così? Perché vuole sempre avere la meglio?
Ho un nodo alla gola.
Queste cose mi danno fastidio, in più non capisco la motivazione per compierle.
So che sembra strano ma...per la prima volta inizio a pensare.Ci tengo tanto a lui. Voglio aiutarlo. Voglio...

«Ti stanno fissando tutti. Siediti»

Va bene, Alhaitam, mi siedo. E riuscirò, con calma e con il mio bellissimo carisma, a farti togliere quel guscio invisibile da cui non riesci ad uscire per paura di qualcosa.
Mi metto a sedere, non ha senso opporre ancora di più resistenza in una situazione del genere.

«Ecco fatto»

Mi guarda un po' perplesso.

«Soffri di bipolarità, Kaveh?»
«Beh, dovresti saperlo visto che abitiamo insieme da tanto e stiamo uscendo»

Gli lancio un sorriso di sfida.

«No...a cosa stai pensando?»
«Chi lo sa»

𝐋𝐨𝐨𝐤 𝐚𝐭 𝐦𝐞!! // 𝐊𝐚𝐯𝐞𝐡𝐭𝐚𝐦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora