5

620 49 7
                                    

Obiettivo:Far mettere ad Alhaitam da parte l'orgoglio e farlo cadere ai miei piedi.
Come fare? Partiamo dalla sua psicanalizzazione.
Ecco le ipotesi:
Se si comporta così è certo che è rimasto deluso o ferito da una precedente relazione. Però non sembra un tipo da relazioni. Forse non lo sembra proprio perché è stato in una relazione. Oppure lo è sempre stato anche in una relazione e, visto che si comportava così, la relazione non ha funzionato ed è diventato ancora più stronzo. O magari è così stronzo perché non è mai stato in una relazione e allora non sa come comportarsi. E si comporta così per paura di rimanere deluso perché, visto che ha mantenuto sempre la parte del maschio alfa, non può rammollirsi e passare come sfigato. O forse mi sto facendo troppi film mentali. Stop overthinking, Kaveh. Agiamo sull'improvvisazione, impulsività e creatività, di solito sono le opzioni migliori.

«Quindi cosa ordini Alhaitham?»

Continua a guardarmi insospettito però decide di lasciar perdere e mi risponde.

«Ed è buono? Dal nome non sembrava invitante...»
«Non è per i gusti di chicchessia»

Ritorno con gli occhi sul menù e, quando arriva la cameriera, ordiniamo.
Mentre aspetto l'ordine, mi sporgo dalla sedia e prendo un libro dallo scaffale:"Orgoglio e pregiudizio". Mai sentito prima, chissà di che parla.
Sento un "Tsk" provenire dalla persona che siede al tavolo con me. Che ha da lamentarsi adesso? Lo guardo con la coda dell'occhio e intravedo il suo sguardo di disapprovazione, che si distoglie velocemente. Inizio a sfogliare le pagine cercando di capire cosa ho fatto di male. Comunque sembra noioso e lo rimetto a posto.

«Pensavi di farmi sentire in colpa?»
«Che?»
«Oh andiamo»

Sorride scocciato.

«Sai di che parlo»
«No. Non lo so»
«Vabbè lasciamo perdere allora»
«Ci risiamo...»
«Guarda che è solo colpa tua»

Alzo le sopracciglia in espressione di sorpresa. Colpa mia? Eh? Cerco di rimanere calmo, senza buttare a puttane il discorso e provando veramente a capire cosa c'è che non va.

«Parliamone invece di urlarci contro come sempre. Se non iniziamo da subito a parlare civilmente dei problemi, se non mostriamo già inizialmente i veri noi stessi gli uni agli altri, non potrà mai funzionare»
«Hai ragione, non può funzionare»

Rimango spiazzato.

«Al...»
«Mi hai sentito bene»

Si alza, mi guarda e si dirige verso l'uscita.
Missione fallita...
È durata meno di quanto immaginassi...sono stato solo un gioco per lui? Non mi sembrava proprio di aver fatto niente di male, quindi è proprio incompatibilità. Peccato. Però non è giusto. Infatti non posso certo arrendermi così. Ho la testa dura e la userò come si deve.

«Alhaitam! Aspetta! Io ci tengo a te!»

Gli corro dietro.

«Magari non te l'ha mai detto nessuno, nel caso sono felice di essere il primo, ma io non voglio perderti. Non voglio che le cose vadano così, a me piaci come sei, con tutti i tuoi difetti ed il tuo carattere. Non capisco come mai ti arrabbi e come mai tu non voglia parlarmene ma...»

Riprendo fiato.

«Se vuoi ce ne andiamo da qui e ne parliamo tranquillamente con un bicchiere di vino. Tengo veramente tanto a questa relazione, se non ti piaccio però ti prego di dirmelo subito chiaro e tondo senza messaggi subliminali o sottotesti che non posso capire»

Mi guarda insicuro.

«Non è colpa tua. Ho solo paura di non essere pronto. Non so se riesco a reggere la responsabilità di una relazione. Tu mi piaci purtroppo e non so come fare. Sono in una situazione di merda»

Mi scappa un sorriso. Adesso sono sicuro di piacergli.

«Non dobbiamo perforza definirci in una relazione se ne senti la pressione, possiamo fare come abbiamo sempre fatto»
«Kaveh io non»

Lo abbraccio.

«Mi dispiace se ho fatto qualcosa che ti ha messo in difficoltà-»
«Non è colpa tua. Lo sai benissimo che non riesco a relazionarmi alle persone come fai tu. E non ci provo nemmeno a dire il vero perché nessuno riesce a capirmi»

Mi allontano leggermente.

«Beh ci si può innamorare di qualcosa senza capirla affatto. O di qualcuno. Comunque non conta, anche se anch'io non ti capisco fino in fondo, alla fine basta essere felici. E poi abbiamo tutto il tempo del mondo per aprirci l'uno all'altro, no?»

Gli accarezzo una guancia con la mano.

«Hey...guardami»

Lui alza gli occhi e gli sorrido. Mi guarda senza dire niente e poi annuisce.

«Ho rovinato tutto eh»
«Ma no, semmai è stata colpa mia»
«E cosa c'entri tu adesso?»
«Beh il mondo ruota intorno a me»

Ridacchio cercando di strappargli un sorriso.

«Che ne dici Alhaitam, riproviamo?»
«Ho un'idea migliore, scegli tu il posto. Questo locale è un po' noioso forse»
«Ma no...è interessante»
«Insisto»
«D'accordo»

Lo prendo per mano.

«Ho un'idea»

Lo trascino fuori.

«Oh cavolo forse dovevamo pagare?»
«In fin dei contini non abbiamo consumato niente quindi...»
«Ma si, hai ragione»

Inizio a correre.

«Ti porterò nel posto più bello del mondo!»

Lo voglio portare su una collina con un panorama mozzafiato. Per arrivarci usciamo dalla città e ci dirigiamo verso un ruscello super carinissimo e aestethic. Lui lo guarda interessato e poi andiamo oltre. Superiamo una roccia a forma di cuore dove ci baciamo per qualche minuto, per poi ricordarci che il nostro obiettivo era un altro. Continuo a tirarlo con me mentre, impaziente, cerco di arrivare il prima possibile al mio luogo preferito.

«Ci vorrebbe un guinzaglio per te Kaveh. Non ti fermi mai»

Ridacchio.
Dopo poco realizzo che ha detto di volermi mettermi un guinzaglio. Lo guardo arrossendo. Lui aveva già distolto lo sguardo ancor prima che potessi voltarmi. Oh cielo! Che carino! Ha tutte le orecchie rosse. È in imbarazzo anche lui.
Ma non perdiamoci in discorsi ambigui, proseguiamo oltre.
Finalmente arriviamo alla selva oscura che ci separa dal nostro colle luminoso.

«Ci siamo quasi»
«Faccio strada io»
«Che cavaliere»

Lui avanza facendosi strada tra le erbacce e aprendomi il cammino, come nei film d'avventura.
Finalmente arriviamo.

«Allora? Come ti sembra?»
«Mi piace»

Agli occhi di qualcun altro può sembrare poco ma, se foste nei miei panni, vi accorgereste che si è impegnato davvero tanto per dirlo.
Mi si riempie il cuore di gioia.

«Sono felice»

Una leggera brezza ci accarezza i visi insieme ai raggi del sole.
Guardo il cielo. Che belle nuvole. Mi sdraio in terra e tiro Al con me.

«Kav-»
«Sshh, guardiamo le nuvole»
«Preferisco guardare te mentre le guardi. I tuoi occhi risplendono più del solito. Non riesco a toglierti lo sguardo di dosso»

Mi giro verso di lui.

«E allora guardami, continua a guardarmi, guarda solo me e fallo per sempre»

E così mi bacia senza esitare.

🎉 Hai finito di leggere 𝐋𝐨𝐨𝐤 𝐚𝐭 𝐦𝐞!! // 𝐊𝐚𝐯𝐞𝐡𝐭𝐚𝐦 🎉
𝐋𝐨𝐨𝐤 𝐚𝐭 𝐦𝐞!! // 𝐊𝐚𝐯𝐞𝐡𝐭𝐚𝐦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora