1°BACIO

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Richiudo l'ennesima lettera con una felicità tale da illuminare il mondo e mi cimento subito alla ricerca della prossima da leggere.

Attira la mia attenzione, ovviamente non il terzo mese, ma 1°BACIO.

Il pensiero del nostro primo bacio mi fa battere ancora forte il cuore. È stato inaspettatamente bellissimo.

Apro velocemente la lettera ignorando la richiesta di mio padre di aiutare la nonna.

"Ciao Scemo,
come va? a me benissimo.
Oggi ti sto scrivendo questa lettera perché mi sento morire dentro ogni volta che ti avvicini al mio orecchio,ogni volta che mi guardi con i tuoi soliti occhioni, quelle spalle da rugbysta e quei ricciolini che amo tantissimo.
Forse sto divagando, quello di cui volevo parlarti invece riguarda le tue labbra, quella bellissime grandi labbra rosse che ho avuto la fortuna di toccare già in passato anche se nel modo più sbagliato. Ma io voglio parlarti del nostro primo vero bacio, quello che non dimenticherò mai.
So benissimo che anche tu lo ricordi alla perfezione ma in questa lettera voglio ricostruirlo minuto per minuto.
E quindi iniziamo dall'inizio... era appena suonata la campanella della ricreazione e avevamo già accordato nell'ora stessa di andare in bagno a fumare. Prima di uscire noto che Laura ti ferma e non per farmi i fatti tuoi ovviamente ma più per curiosità mi avvicino per sentite cos'ha da dirti; ed eccola la frase che forse mi diede il coraggio " noi della classe troviamo che tu e Manu insieme sareste bellissimi". Inizialmente scaccio via quel pensiero e ti aspetto in bagno mentre inizio già a rollarne una, non ci vuole molto prima che tu faccia il tuo ingresso più teso del solito e con un pizzico di imbarazzo sul viso per la precedente frase. Per farti stare più tranquillo ti passo la sigaretta, accenni un sorriso e la porti alle labbra in un modo così semplice ma così travolgente ai miei occhi che resto a guardarti per un bel po' di tempo, si proprio come un cretino imbambolato e si possiamo dirlo anche innamorato. Sei tu che sfiorandomi il viso con la tua mano e con quella voce, quella dannata voce se mi permetti, mi riporti da te. Ed eccoci qui occhi negli occhi, in quell'istante ho avuto un brivido, Simó mi sono reso conto che tu sì mi guardi ma soprattutto tu mi vedi.
Non c'è l'ho fatta ho ceduto e ti ho baciato, lì velocemente e senza darti il tempo di capire cosa stesse accadendo, possiamo dirlo è una cosa proprio da me.
Dopo quel veloce contatto vedo i tuoi occhi spalancati e forse un po' terrorizzati, nuovamente il viso rosso e le labbra socchiuse mentre sussuravi il mio nome.

In quel preciso momento ho avuto la mia conferma io volevo te, ho sempre voluto solo te, e non voglio più privarmi dei questa felicità.

Avvicino lentamente le mie mani al tuo viso, ti sentivo quasi tremare e non volendo farti scappare via sposto una mia mano sul tuo fianco prima di sussurrare a mia volta " Credo di essermi innamorato di te Simó".
Ed eccolo il sorriso per cui darei la vita farsi strada sul tuo viso che mi diede la forza di continuare " con te ho capito tantissimo cose, ed una di queste è che voglio stare con te... Vogliamo provarci Simó?".
In quel momento posso dire di aver vissuto con un ansia incredibile, mi guardavi negli occhi e non dicevi niente, non so bene il perché sorrisi in quel momento forse più per dare sicurezza a me che a te.
Ma probabilmente serviva anche a te per farti capire che ero sincero perché ti vedo sorridere di getto e stringermi il viso per baciarmi, in un bacio che sapeva di casa e felicità.
Quel bacio l'ho preso come un si.

Ed eccoci qui alla fine di quel momento così speciale...
Grazie Simo, con te ora so cosa significa amare ed essere amati.

tuo
Manuel

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