15. Verità Svelata

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Tzuyu venne svegliata dalla luce del sole che si era prepotentemente fatta strada attraverso la sottile tenda bianca della sua stanza d'ospedale. Si guardò intorno per rendersi conto di dove fosse, ricordando gli ultimi avvenimenti con una stretta al cuore.

Erano riuscite a raggiungere la terrazza della scuola grazie a Mina che le aveva protette fino alla fine, ma per portare a termine quell'obiettivo erano dovute ricorrere ad un sacrificio. Il ricordo del dolore provato quando avevano realizzato di essere rimaste in cinque era quasi impossibile da sopportare, ma quella era una dimostrazione del fatto che fosse ancora viva.

"Come ti senti?" Mina le aveva portato un sacchetto contenente un cappuccino ed un cornetto al cioccolato. Sembrava esausta, ma senza lo sporco della terra e del sangue a ricoprirla era davvero bellissima.

"Non lo so, mi sembra tutto surreale e non capisco se vorrei essere in un sogno oppure no"

"Abbiamo perso molto e capisco cosa senti" si era avvicinata per accarezzarle la testa "ma siamo ancora qui e credo dovremmo focalizzarci sul riprendere in mano le nostre vite"

La più giovane sembrava inconsolabile, tanto da aver cercato conforto nella katana che era riuscita a tenere con sé "vorrei che tutto questo non fosse mai successo"

Cadde il silenzio, fino a quando non si sentì un urlo rabbioso provenire da un'altra stanza. Le due ragazze scattarono subito e si precipitarono a controllare, trovando le altre tre compagne a guardare una notizia straordinaria del telegiornale.

"Grazie a tutto il personale che si è occupato di studiare la situazione si è giunti alla conclusione che il virus zombificante, com'era stato predetto da molti, non ha una causa naturale. Secondo la ricerca di un medico del nostro paese a far avvenire la mutazione non è stata una trasmissione diretta tra individui, bensì la respirazione di una sostanza che, per ragioni di sicurezza, non è possibile studiare a dovere. Stando a quanto è stato riportato in questo documento a spargere questa sorta di gas infetto altro non è che il nuovo depuratore d'aria presente sul mercato, il quale fortunatamente aveva un costo talmente elevato da non essere acquistabile per tutti, ma che ha contribuito alla distruzione dell'intera Corea"

"Dahyun aveva ragione, è stata opera di uno stronzo col complesso di Dio" Sana avrebbe tanto voluto uccidere il responsabile con le sue stesse mani "deve vivere a lungo tra atroci sofferenze continue, proprio come Prometeo"

Fu la sua migliore amica a tapparle la bocca "stai zitta, il telegiornale non è ancora finito"

L'inquadratura era cambiata e stava mostrando un uomo seduto nella sua cella, lo stesso che pochi giorni prima era stato intervistato per spiegare le funzioni della sua ultima creazione. Stava sorridendo in modo inquietante e non sembrava affatto pentito di aver quasi sterminato una penisola intera.

"Siete riusciti a beccarmi, ma non mi importa di dover passare il resto della mia vita in carcere perché ho portato a termine il mio compito, anche se mi dispiace non aver distrutto tutto il mondo" si passò una mano sul viso, mettendosi a ridere di gusto "non saprete mai come sia stato possibile innescare tutto questo e, ve lo assicuro, fareste bene ad avere paura perché non è finita qui!"

Un'altra risata inquietante venne interrotta dal termine della trasmissione, lasciando le ragazze in uno stato confusionale. Adesso sapevano il motivo di tutte quelle morti, ma ne erano sollevate? Si sentivano meglio nel conoscere la causa di tutta quella distruzione?

Le giovani si guardarono tra di loro per darsi forza a vicenda, sapendo perfettamente che di lì a poco avrebbero dovuto rimboccarsi le maniche per tornare a vivere una vita normale.

"Resterete qui in Giappone?" la domanda di Momo, rivolta alle due straniere, era stata estremamente cauta e piena di timore.

"Io sì, ho uno zio qui che sta svolgendo tutte le pratiche per diventare il mio tutore" Jihyo era avvolta da una coperta "sarà dura imparare la lingua dato che conosco soltanto poche parole, ma non ho altra scelta"

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