VIOLA
"No, ti ringrazio Gio, ma non mi va proprio niente", risposi seduta sul suo divano in attesa di ricevere una specie di ramanzina da parte sua...ed ecco che non tardò più di tanto ad arrivare.
"Sai perfettamente che io ti considero una sorella praticamente, ho passato momenti alti e bassi con te e con Valentina e ho il diritto di intervenire quando vedo una delle persone a cui tengo di più mandare a rotoli la sua vita per paura. La tua musica è il tuo rifugio e Mirko è stato il primo ragazzo capace di abbracciare ogni tua fragilità. Non abbandonare tutto, fallo per te. Sii amorevole con te stessa per una volta"
Ascoltai ogni parola, non riuscii a dissentire con nessuna di esse.
Vorrei prendermi una pausa dal mio cervello, veramente. Forse è quello che mi serve: una pausa. Insomma, sono mesi che sto dietro allo studio, seguo lezioni di canto e suono ogni giorno, nel tempo libero scrivo ma anche questo sembra essere diventanto più un obbligo che un piacere. Avrei fatto così, mi sarei presa un po' di tempo per me stessa, avevo bisogno di imparare a volermi bene.
E Mirko? Come lo affronto?
Sarebbe stato un problema del giorno dopo, in pochi minuti mi addormentai sospendendo ogni crisi.La mattina alzarsi fu più facile rispetto alle aspettative, ringraziai Giorgia per l'ospitalità e le parole che mi hanno rassicurata in una delle giornate più brutte dell'ultimo periodo.
Mi lasciò ad altezza dello studio, per poi proseguire verso la sua caffetteria e iniziare il turno.
Ne approfittai per parlare con l'insegnante e il manager dell'idea riguardo la pausa ed entrambi furono d'accordo, nonostante un leggero tono di rammarico.
Uscii dalla porta sul retro per evitare qualsiasi possibile incontro, ma il mio piano fallì miseramente quando vidi Mirko appoggiato al muretto adiacente intento a fumare una sigaretta.
Mi bloccai sul posto per qualche secondo, anche se a me erano sembrate più ore. Lui reagì sorpreso, non era giorno di lezioni o altro per me e lui lo sapeva bene.
"Ciao", dissi rompendo il silenzio agghiacciante che c'era
"Cosa ci fai qui di Lunedì?", disse gettando la sigaretta a terra calpestandola con violenza
"Passavo per avvisare Simone e Fede riguardo una cosa. Tu perché sei sul retro?"
"Per lo stesso motivo per cui sei passata di qui anche tu. Non voglio farmi vedere", disse evitando il più possibile il mio sguardo.
Questa cosa mi faceva stare malissimo, nonostante tutto.
"È successo qualcosa?"
Sorrise un po' amaramente, per poi dire secco "Strano che questa domanda me la stia facendo proprio tu"
"Mi dispiace ok. Io non volevo scappare. Penso di non meritare di essere tratta in questo modo però, mi stai mancando di rispetto e questo non te lo perdono. Hai avuto le tue valide ragioni, ma adesso stai esagerando", non so con quale forza gli risposi stizzita.
Si avvicinò giusto per arrivare a sfiorare il mio petto con il suo.
"La verità è che io ti seguirei ovunque decidessi di scappare solo per assicurarmi che tu stia bene", lo disse in un sussurro con la delicatezza più assoluta.
"Mi fermo"
"Allora vorrà dire che mi siederò accanto a te per tenerti compagnia mentre riposi"
Neanche il tempo di pensare a cosa rispondere che sentii le sue labbra avvolgere le mie ed un profumo di tabacco misto a menta farsi spazio timidamente.
Avrei quantificato il tempo passato inebriata da quel bacio, ma non mi resi conto materialmente di quanto fosse.
"Devo raccontarti un po' di cose Mirko"
Sorrise facendo intravedere due timide fossette sul suo volto e dopo una lunga chiacchierata tra le mura dello studio in cui eravamo presenti solo noi, iniziammo a scrivere una canzone."Sono contenta di aver risolto con te", dissi allungando il braccio verso di lui
"Mi dispiace aver sottovalutato certe cose, non sapevo avessi vissuto certi episodi in passato"
"Non fa niente davvero"
"Vedi come sei Vì, hai la forza di superare tutto, ma quando fai i conti con te stessa vuoi rinunciare già in partenza"
"Preferisco scendere da quel treno che va così di fretta, sai...non so come spiegartelo"
"Questo treno potrebbe non fermarsi quando vuoi tu, però. Immagina cosa ti perderesti in caso"Sospirai, aveva ragione.
Volevo salire su quel treno?Qualche ora dopo il pezzo era quasi pronto, doveva solo essere ultimato.
"Ma io direi davvero stupendo", disse alzandosi per spegnere la base
"Guarda che manca ancora il titolo, ci siamo impallati su questo"
"Nana pensaci tu allora"
"Come hai osato chiamarmi scusa?", dissi alzandomi dal tappeto sul quale eravamo sdraiati fino a pochi secondi prima
"Adesso ti becchi uno schiaffo", aggiunsi raggiungendolo
"Ci arrivi o prendo la sedia?", mi rispose sbeffeggiandomiLo tirai leggermente dalla maglia per baciarlo, giusto per stuzzicarlo insistetti di più nella zona vicino al collo appena sotto all'orecchio. Lo sentii sospirare più velocemente del solito, lo strinsi dalle spalle con un braccio mentre l'altro appoggiato dietro la nuca vagava tra i suoi capelli. Mi strinse facendo pressione nella zona più bassa della schiena tirando il più possibile giù la mia maglietta.
"Per questo ci arrivo però", gli dissi mentre riprendevo fiato
Aprii leggermente gli occhi e vidi che i suoi erano perfettamente socchiusi intenti a godersi ogni secondo di quel momento.
In quell'istante ogni domanda aveva trovato la sua risposta, ogni vocina nella mia testa aveva cessato di fare rumore perfino quella che ripeteva quella domanda insulsa fatta da Lisa.
Inevitabilmente il mio pensiero andò a lei e pensai divertita a cosa avesse potuto provare se fosse entrata ora nello studio e ci avesse trovati così, mi faceva uno strano effetto.
Non stavo affatto pensando a quello che stavo facendo mentre elaboravo quel pensiero, quel bacio si era trasformato in qualcosa di più e ora era lui ad avere le labbra sul mio collo, mentre le mie perlustravano la sua schiena.
"Viola se continuiamo così io non so come potrebbe finire.", disse staccandosi di poco
Ritornai in me e sorridendo gli passai un dito sulle labbra.
"Tregua?", chiesi guardandolo
I suoi occhi erano un misto di goduria e felicità, mi ci sarei persa se non avesse parlato interrompendo tutto.
"Per oggi amore"
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Suona per me
Fanfiction"Vuoi un amaro?" "Non bevo alcolici, mi spiace" "Ma da quale pianeta arrivi tu?" Viola e Mirko, due personalità totalmente differenti e una passione in comune: la musica, così potente da legarli indissolubilmente. Cosa succede quando due vite così l...