Capitolo 4

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Era una bella mattina d'autunno, con il sole che tingeva il cortile di giallo e arancione. Una brezza tiepida faceva fluttuare gonne e riccioli scompigliati, portando un morbido profumo femminile verso i ragazzi sotto le arcate. Era una giornata perfetta per sedersi nel cortile con un buon libro o un buon amico.

Lucius aveva entrambe le cose. E voleva bruciare ogni cosa.

Dal suo posto sul davanzale di una finestra ad arco, poteva vedere chiaramente attraverso il cortile dove Charles Boot era aggrappato al ramo di un albero come una specie di animale non ammaestrato, con la camicia slacciata mentre si pavoneggiava e si vantava con Narcissa Black. Lei gli sorrise pudicamente e si fece scivolare i lunghi capelli sull'orecchio, con la punta delle dita che le danzavano sul collo arrossato.

Le piaceva.

E Lucius non riusciva a guardare oltre.

«Devi controllare tua sorella, Andromeda. Si renderà ridicola davanti a tutta la tua famiglia.»

Andromeda alzò lo sguardo dai suoi compiti di Trasfigurazione. I suoi occhi attraversarono il cortile e si posarono su Narcissa proprio mentre questa si lasciava sfuggire una risata che scintillava come musica nell'aria di ottobre.

«Come mai?»

«Flirtare così palesemente con Boot. Praticamente gli si sta buttando tra le braccia.» Lucius si leccò il dito e girò una pagina che non aveva intenzione di leggere.

«Rosier e Burke sono molto più appariscenti, secondo me...»

«Flirtare è una cosa. Charles Boot è un'altra.»

Continuò a tenere gli occhi sul suo libro mentre Andromeda si girava verso di lui.

«E cosa c'è di sbagliato in Charles?»

«È un Portiere di merda.»

«Non ti ha battuto la settimana scorsa?»

Gli occhi di Lucius si posarono su di lei. «Nel caso ti fosse sfuggito, gli abbiamo fatto 140 punti prima che il Cercatore Ravenclaw prendesse il Boccino!»

«Va bene.» Andromeda mise la penna d'oca nel libro come segnaposto e lo chiuse con un lieve sorriso. «Quindi non dovrebbe fraternizzare con i miseri giocatori di Quidditch. Quali altri reati vorresti muovere contro di lui?»

«È troppo vecchio per lei», disse Lucius. Voltò un'altra pagina.

«Ha sedici anni. Come te.»

La sua testa si girò verso di lei.

«Lei ha quattordici anni...»

«Quindici la prossima settimana.»

«È inappropriato.» Il suo tono si fece duro.

Andromeda sollevò un sopracciglio, come se fosse diventato trasparente come una lastra di vetro.

Lucius avrebbe voluto sogghignare contro di lei, scatenando un po' della rabbia che gli ribolliva dentro. Ma la loro amicizia era troppo fragile per farlo.

Gli era mancata negli ultimi due anni. Con Bellatrix diplomata, Andromeda era finalmente più a suo agio nel trascorrere del tempo con lui, meno soffocata dalla presenza della sorella.

Incanalò la tensione nella mascella.

«E che altro c'è su Charles Boot?»

Lucius guardò di nuovo verso l'albero, giusto in tempo per vedere Boot cogliere un fiore rosa da un ramo basso. Il sangue gli ribollì mentre guardava Boot che si voltava e si avvicinava a Narcissa con un sorriso. E poi osò toccarla, con le dita ruvide che le stringevano la mascella mentre le infilava il fiore dietro l'orecchio. Lei gli sorrise come se le avesse regalato un diamante invece di un fiore appassito.

Birth Right | Rights & Wrongs Saga [4] | TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora