Capitolo 1

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Narrator's

Con il suo classico smoking nero, Bang chan, era seduto a capo di un lungo tavolo di mogano.
Aveva le mani incrociate e i gomiti poggiati sulla superficie liscia mentre guardava dritto dinanzi a lui.
La sua espressione era leggermente tesa, la situazione non gli piaceva, ma purtroppo non aveva modo di sottrarsi a questo incontro.

Dall'altro lato del lungo tavolo si trovava Kim Do-yun, suo più grande rivale dall'alba dei tempi e questo era risaputo in tutta la corea ma anche oltre, la mafia giapponese e anche quella cinese sapevano delle rivalità tra le due gang e spesso questo divario aveva portato in vantaggio i loro nemici.

<<Bang chan, che piacere rivederti>> disse sorridendo l'uomo più anziano <<non posso dire altrettanto>> sputò acido il ragazzo sistemandosi meglio sullo schienale della sedia.
<<non ti ho chiesto di venire qui con lo scopo di litigare, anzi tutto il contrario sono qui per proporti un accordo>> <<accordo? di che tipo?>> chiese diffidente il più giovane assottigliando lo sguardo.
Dire che non si fidava di quell'uomo sarebbe stato un eufemismo.

<<Converrai con me quando dico che a causa del contrasto tra le nostre gang, abbiamo ricevuto parecchie sconfitte qui in corea da parte di altre mafie>> non capiva dove volesse andare apparare, ma annuì e continuò ad ascoltarlo trovandosi d'accordo con la sua osservazione.
<<e avrai sicuramente anche notato come nell'ultimo periodo la mafia giapponese ha provato più volte a spandere il suo dominio qui in corea>> il moro annuì di nuovo <<per quando mi dispiaccia dirlo la mafia giapponese è potente e con questo divario tra le nostre gang non saremo mai capaci di contrastarli appieno>>.

Ora iniziava a capire le intenzioni del vecchio.
Sorrise beffardo.
<<Sono abbastanza convinto che però la mafia giapponese sia a conoscenza della rivalità che c'è tra le nostre gang, quindi sarebbe poco credibile stringere un accordo di pace dall'oggi al domani>> osservò Bang chan alzando le sopracciglia.
<<Ho tenuto in conto anche questo, ed è qua che arriva la parte che potrebbe piacerti ancora meno>>
<<C'è poco che possa piacermi meno di dover stringere una pace con la tua gang>> <<fidati, ti piacerà ancora meno, eppure nonostante io ci abbia pensato giorno e notte non ho trovato un alternativa migliore di questa>> lo stava lasciando sulle spine, e lo odiava <<vai avanti>> lo incitò incrociando le braccia al petto <<dovrai sposare la mia primogenita>>.

Si ritrovò a sbarrare gli occhi per un istante, facendo poi uscire dalle sue labbra una flebile risata.
Lo trovava così ridicolo come piano.
Lui sposare la figlia del suo nemico giurato? Seriamente?
<<non pensare che a me faccia piacere lasciare la mia unica figlia nelle mani di un mafioso per giunta nemico da sempre della mia famiglia, eppure è l'unico modo per far passare il messaggio alla mafia giapponese che ora mai non ci sono più rivalità qui in corea e che quindi farebbe meglio a starsene a casa propria>>

Il problema di tutto questo piano è che aveva perfettamente senso.
Ma sarebbe stata davvero una grande scesa di qualità per lui scendere a patti con un nemico così storico.
Era combattuto, da un lato sapeva che il giappone era una minaccia notevole per la corea, allo stesso tempo però gli sembrava una proposta così assurda, prendere in sposa la figlia dell'assassino di suo padre.
Lui aveva avuto la sua vendetta su Kim in passato ma il rancore che serbava nel suoi confronti sembrava infinito.

<<so che non sei convinto, lo capisco, ma per noi potrebbe davvero essere la fine se dovessimo venirci a scontare con il Giappone in queste condizioni così precarie>>.

Il moro si alzò dalla sedia dopo aver riflettuto per un quarto d'ora buono in silenzio, aveva considerato la loro situazione e le impotenti che soluzioni ma nulla, quando si parla di mafia è sempre meglio prendere delle scelte più sicure a volte.
<<Accetto l'accordo>> annunciò allungando una mano nella direzione dell'uomo.
Kim Do-yun, strinse la mano del più giovane sorridendogli riuscendo però a guadagnarsi solo uno sguardo disgustato dal ragazzo
<<Che sia chiaro, lo faccio solo per affari, e per i miei uomini, sposare tua figlia non mi limiterà in nessun modo, e in nessun campo>> disse sperando di essere capito <<sarai libero di andare a letto con chi ti pare, e di frequentare chi vuoi se è quello che ti preoccupa, ma devi farlo con più totale discrezione, se dovesse mai uscire che esci con un altra donna mentre sei spostato con mia figlia non reggerebbe più il gioco e perderemo completamente la nostra credibilità>> <<era scontato che avrei fatto tutto con più totale segretezza>> rispose seccato dalle raccomandazioni dell'uomo.

Mafia - bang chanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora