Capitolo 2

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-Dopo che mi hai scagliato quella freccia di merda-

- Si sono stato uno stupido a fare questa cosa, mi dispiace per questo, ma io sono il dio dell' amore e non posso farci niente, io devo e posso fare quello che mi pare con l' amore.

-Hahahhah, fai quello che cazzo ti pare, ma adesso sanno tutti della mia omosessualità e non posso fare niente! Capisci?

-Si.

Cupido si avvicinò a Nico; aveva un profumo di vaniglia addosso,con una zazzera di capelli neri e dei jeans con una maglietta nera con scritto sopra una dedica a Bianca.<<Λευκό είστε πάντα στην καρδιά μουz>>

-Per questo sono qui, Nico...
- C-osa?
- Lo so, quando ci siamo visti la prima volta. Uhm non potevo parlarti in privato, c'era quel Jason!
-Non ho capito dove vuoi andare a parare-
-Voglio dire che mi piaci...

Nico guardó Cupido. Era stupito da quel commento. Il volto del angelo era di una sfumatura dorata, dura, difficile da capire e da guardare. Incominciò a baciarlo sul collo.
Nico arrossì di colpo, non sapeva cosa fare.

Un gemito uscì dalla bocca del mezzosangue.
-Meriti di meglio, una persona che si  prenda cura di te, che abbia la testa sulle spalle.
Gli sussurrò Cupido in un orecchio.
(Le mani ossute sparirono sotto il terreno)

Nico Di Angelo E I DONI DELL'EREDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora